Uno dei primi articoli che ho letto sulla cosmesi ecobio riguardava la detersione della pelle e, mutuando il nome da un noto sistema della pulizia della pelle sviluppato da una casa cosmetica americana, suggeriva un metodo alternativo, ecologico ed economico per effettuare la pulizia quotidiana della pelle: le tre Biofasi .
L’articolo a cui mi riferisco, e che sto liberamente rielaborando nello scrivere questo post, si trova nel sito SaiCosaTiSpalmi (più precisamente qui) .
Per me che, pur appassionata di creme & co non sono mai stata un campione di costanza nella pulizia e cura della mia pelle, il metodo delle tre biofasi è diventato il punto di partenza per avvicinarmi alla cura delle pelle ecobio e si è trasformato inaspettatamente in un piacevole rituale che apre e chiude la mia giornata tipo.
Ma veniamo a noi…in cosa consiste il metodo delle 3 biofasi?
Il metodo delle tre biofasi prevede che la pulizia della pelle, effettuata rigorosamente con prodotti ecobio, venga fatta in tre fasi: la prima consiste nell’uso di un olio vegetale, la seconda di una saponetta bio e la terza di un tonico acidificante.
Tre biofasi – 1° fase: olio vegetale
Gli oli hanno la capacità di inglobare le molecole di sporcizia (trucco compreso) incluse nella pelle e di staccarle dalla pelle dolcemente; inoltre apportano sostanze benefiche come vitamina E ed acidi grassi. Li si applica versandoli sulle mani, strofinando le mani tra loro e massaggiando il viso con movimenti circolari; nel caso in cui dobbiate rimuovere del trucco aiutatevi con un dischetto di cotone inumidito su cui aggiungerete qualche goccia d’olio.
Gli oli vegetali disponibili in commercio sono tra i più svariati, sia come tipologia che come prezzo; tra gli oli non alimentari abbiamo: olio di mandorle dolci, olio di jojoba, olio di avocado, olio di rosa mosqueta, olio di germe di grano, olio di ricino, oli tropicali, olio di cocco mentre tra gli oli alimentari (tendenzialmente più economici dei precedenti) abbiamo olio di oliva, olys, olio di semi di girasole, olio di semi di mais, olio di soia, olio di riso, olio di vinaccioli. Qualunque sia la vostra scelta sarebbe preferibile se l’olio fosse spremuto a freddo e biologico.
Fondamentalmente si può usare qualsiasi olio dal momento che serve solo che sia unto ; gli olii costosi e dalle proprietà cosmetiche pregiati sono sprecati dal momento che poi vengono lavati completamente via. Se l’olio è più leggero e meno denso si lava via più facilmente.
Tre biofasi – 2° fase: saponetta bio
Un buon sapone, con ingredienti di qualità e adeguatamente stagionato è sempre un detergente molto efficace.
Tuttavia non si consiglia di usarlo da solo per la pulizia della pelle perché il sapone, per detergere, scioglie tutte le impurità e materia grasse (come il sebo) presenti sulla pelle e quindi va ad eliminare il film protettivo idrolipidico che la nostra pelle produce per proteggersi dalle aggressioni esterne; questo è il motivo per cui, dopo aver lavato la pelle con il sapone ed esserci asciugati, a volte sentiamo la pelle “tirare”.
Stendendo invece uno strato d’olio sulla pelle prima di usare il sapone, questo agisce come protettivo ed evita che la saponetta risulti troppo sgrassante.
Tre biofasi – 3° fase: tonico acidificante
Dato che il sapone ha un ph basico mentre la pelle ha un ph acido l’uso del tonico acidificante, dopo la saponetta, è indispensabile per riportare l’equilibrio. Lo si può applicare imbevendo un dischetto di cotone e tamponando il viso oppure applicando le mani bagnate di tonico sul viso ed alzandole ripetutamente.
Per quanto riguarda me le mie tre Biofasi sono, al momento, così composte:
Fase 1: olio di mandorle dolci I Provenzali
Fase 2: sapone di marsiglia puro Almacabio (per igiene personale e bucato)
Fase 3: acqua floreale alla lavanda Sanoflore
E le vostre?!
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