L’alimentazione è sicuramente il grande tema del 2015. E visto che anche qui ogni tanto parliamo di alimentazione sana e sostenibile mi fa piacere condividere oggi con voi una riflessione. Alimentazione sostenibile significa operare per evitare lo spreco alimentare , sia quello evidente che quello mascherato dai nostri gesti quotidiani ma vi siete mai interrogati su quali siano le dimensioni globali dello spreco alimentare ?!
Le dimensioni dello spreco alimentare sono impressionanti
Lo sapevate che un terzo del cibo prodotto nel mondo viene perduto o sprecato? Io non lo sapevo e sono rimasta basita! E a dirlo non è il mio vicino di casa che, per quanto possa volergli bene, spesso mi fornisce informazioni di dubbia attendibilità bensì i dati forniti dalla FAO, dal World Resources Institute e dall’UE (fonte ricerca Segrè and Falasconi, 2011).
Tradotto in soldoni significa che in Europa, nel 2014, abbiamo sprecato 89 milioni di tonnellate di alimenti e che se proseguiremo con i trend attuali lo spreco alimentare europeo del 2020 arriverà a ben 126 milioni di tonnellate di cibo…vi rendete conto?!
Lo spreco alimentare domestico in Italia
Intuitivamente immaginavo che fosse così ma anche le ricerche lo dimostrano: gran parte dello spreco alimentare avviene tra le mura domestiche.
Un’indagine condotta a Settembre 2013 da Gfk Eurisko per conto di WWF Italia su un campione di 800 famiglie ha permesso di quantificare le dimensioni di questo spreco nel nostro Paese e di dare un quadro più preciso dei comportamenti degli italiani rispetto allo spreco alimentare in ambito domestico. Sulla base dei dati rilevati si è stimato che ogni anno in media una famiglia italiana butta 49 kg di cibo e quindi complessivamente in un anno in Italia vengono sprecati 1,19 milioni di tonnellate di alimenti corrispondenti a circa 7,65 miliardi di euro ovvero 316 € per famiglia.
Grazie a questa indagine è stato possibile “pesare” lo spreco annuale per le diverse tipologie di alimenti evidenziando il fatto che a farla da padroni negli sprechi sono gli alimenti meno cari (verdura, frutta, pane e pasta) mentre le quantità sprecate degli alimenti più costosi (carne, formaggi, pesce, surgelati e salumi) sono nettamente inferiori.
I quantitativi mi sembrano molto alti ma la loro composizione mi torna: quante volte mi ritrovo a buttare le foglie di insalata che si sono appassite nel frigo, il limone che ha fatto la muffa o i residui di un boccetto di latte aperto da troppi giorni?!
Ridurre lo spreco alimentare : 10 regole per riuscirci
Non so se valga la stessa cosa anche per voi ma questi numeri mi lasciano tutt’altro che indifferente quindi ho pensato che fosse utile condividere con voi alcuni consigli che, partendo da un diverso approccio alle attività che facciamo già tutti i giorni, possono davvero aiutarci ad iniziare la nostra personale battaglia allo spreco alimentare!
Una cosa che ho sperimentato sulla mia pelle è che se compro troppi alimenti in anticipo va poi a finire che li dimentico in dispensa o sul fondo del frigorifero quindi per evitare inutili sprechi compro solo l’essenziale , evito le allettanti offerte tipo 3×2 (a meno che riguardino alimenti che sono certa consumeremo in breve tempo); è vero, questo significa fare spese mediamente più piccole e frequenti, ma con un minimo di impegno riesco ad organizzarmi per farlo in orari di scarsa affluenza (pausa pranzo o domenica) e in punti vendita a breve distanza dal lavoro o da casa quindi limitando sia l’impatto sul mio tempo che sull’ambiente.
Altro errore in cui sono incorsa le prime volte che ho avuto ospiti in casa è stato ovviamente quello di esagerare con le porzioni per poi ritrovarmi, a fine serata, con il frigorifero pieno di avanzi da riutilizzare o da congelare per evitare che andassero a male prima che fossimo pronti a consumarli. Non dico che adesso non mi capiti proprio più (non sono così brava ahimè) ma indubbiamente ho imparato a ridurre un po’ le dosi, mal che vada a fine pasto offro un po’ di frutta in più 😉
Una cosa in cui devo invece sicuramente ancora migliorare (ma lo faremo assieme con uno dei prossimi post) è organizzare il cibo in frigorifero per la sua migliore e più corretta conservazione e tenere monitorata la sua permanenza in frigorifero per evitare che vada a male prima dell’uso…se nel frattempo avete consigli al riguardo sono bene accetti!
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