La Fashion Revolution Week inizia oggi e durerà fino al 30 Aprile…avete intenzione di parteciparvi anche voi?
Il 24 aprile 2013 nel crollo del polo produttivo tessile di Rana Plaza a Dhaka, in Bangladesh, hanno perso la vita 1133 operai e oltre 2500 persone sono rimaste ferite; questa settimana – come ogni anno da allora in occasione dell’anniversario della strage – torna la Fashion Revolution Week , una settimana di eventi, incontri e campagne social che hanno l’obiettivo di promuovere un’industria della moda più sostenibile.
Fashion Revolution : il movimento per una moda più etica
Fashion Revolution è un movimento nato in UK, su iniziativa di Carry Somers e Orsola De Castro, pioniere del fair trade, per ricordare l’anniversario della strage di Rana Plaza e con l’obbiettivo far luce sui costi umani e ambientali nascosti della moda.
Carry Somers, Fashion Revolution co-fondatrice :
Quando tutto nell’industria della moda è focalizzato sul profitto, i diritti umani, l’ambiente e i diritti dei lavoratori vengono persi. Questo deve finire, abbiamo deciso di mobilitare le persone in tutto il mondo per farsi delle domande. Scopri. Fai qualcosa. L’acquisto è l’ultimo click nel lungo viaggio che coinvolge migliaia di persone: la forza lavoro invisibile dietro ai vestiti che indossiamo. Non sappiamo più chi sono le persone che fanno i nostri vestiti, quindi è facile far finta di non vedere e come risultato milioni di persone stanno soffrendo, perfino morendo.
La moda è la seconda industria più inquinante al mondo dopo quella petrolifera, ma un cambiamento è possibile.
Proprio a questo scopo Fashion Revolution invita tutto il fashion system a reimmaginare un futuro costruito su solide basi etiche: più rispetto per i diritti umani e per le risorse della terra e più trasparenza in tutta la filiera produttiva per rendere il consumatore più consapevole delle sue scelte di stile.
Da oggi (24) al 30 aprile torna la campagna internazionale Fashion Revolution Week che per una settimana, in 92 Paesi del mondo, punta l’attenzione sulla moda sostenibile chiamando a raccolta tutti coloro che vogliono rendere più trasparente ed etico questo settore.
Fashion Revolution Week Italia 2017
In Italia la Fashion Revolution Week è coordinata e fortemente voluta dalla stilista Marina Spadafora (ideatrice della linea equo solidale Auteurs du Monde), e sostenuta da Altromercato (la maggiore organizzazione del Commercio Equo e Solidale attiva nel nostro paese) e ActionAid (organizzazione che lavora in Italia e nel mondo per contrastare le cause della povertà e dell’esclusione sociale).
Fashion Revolution Day vuole essere il primo passo per la presa di coscienza di ciò che significa acquistare un capo d’abbigliamento, verso un futuro più etico e sostenibile per l’industria della moda, nel rispetto delle persone e dell’ambiente – commenta Marina Spadafora – Scegliere cosa acquistiamo può creare il mondo che vogliamo: ognuno di noi ha il potere di cambiare le cose per il meglio e ogni momento è buono per iniziare a farlo.
Tra le testimonial di Fashion Revolution Week di quest’anno le attrici Amanda Sandrelli e Stefania Rocca, la scrittrice Chiara Gamberale, la chef Cristina Bowerman, la conduttrice Tv Eleonora Daniele e il musicista Alex Braga.
I testimonial degli anni scorsi non sono stati da meno: tra questi il maestro Bernardo Bertolucci, il creativo Elio Fiorucci, il musicista Saturnino Celani, l’artista/attice Domiziana Giordano, l’attore e regista Giampiero Judica, il tenore Noah Stewart, il filmmaker Jordan Stone.
Quella che inizia oggi sarà una settimana di campagne social e ricca di eventi sparsi un po’ per tutta Italia : qui trovate un elenco complessivo e qui nello specifico gli eventi promossi dalle Botteghe Altromercato in collaborazione con Auteurs du Monde.
Momento clou della settimana è un evento (su invito) presso NonostanteMarras (giovedì 27 aprile a Milano alle 18.30) dove Lella Costa presenterà un inedito monologo per riflettere sul delicato ruolo dell’industria della moda nella rete economico-sociale globale.
Faranno da cornice all’evento diverse realtà virtuose nel campo della moda etica e dell’innovazione, impegnate con modi e mezzi diversi a catalizzare cambiamento nell’industria: Auteurs du Monde, Cangiari, Lablaco, Le Club Eco, Teeshare e Wråd.
Come partecipare attivamente a Fashion Revolution Week
Fashion Revolution Week non è solo personaggi dello spettacolo ed eventi VIP : per tutta la settimana, sui social network sarà attiva una campagna di sensibilizzazione dal titolo “Chi ha fatto i miei vestiti?” / “Who made my clothes?”
Partecipare è molto semplice e possiamo farlo tutti: basterà indossare gli abiti al contrario, con l’etichetta bene in vista, fotografarsi e condividere le foto attraverso i social media taggando il corrispondente marchio di moda ed identificandole con l’hashtag #WhoMadeMyClothes .
Pensate che sia una cosa inutile, una goccia nel mare perché nessuno vi risponderà? Beh vi sbagliate: il comunicato stampa che riepiloga gli esiti della Fashion Revolution Week 2016 dice che più di 1000 brand l’anno scorso hanno risposto alla domanda #WhoMadeMyClothes e che tra questi 300 erano brand globali…alcuni esempi? Fat Face, Boden, American Apparel, Marimekko, Massimo Dutti, Warehouse e Zara.
Io ho deciso di provare e voi?
#WhoMadeMyClothes #FashRev
[…] Organic Socks of Sweden è un brand svedese che propone una bella gamma di calze in cotone biologico e di intimo da uomo allegri e colorati, l’argomento perfetto di cui parlare oggi che siamo nel pieno della Fashion Revolution Week. […]