Il mio vicino Totoro (となりのトトロ Tonari no Totoro) è un celebre film d’animazione del 1988, scritto e diretto da Hayao Miyazaki. Vi va di scoprirlo assieme?
Il mio vicino Totoro ha indubbiamente contribuito a portare l’animazione giapponese all’attenzione mondiale e ad avviare il suo regista al successo.
Si tratta di uno dei primi titoli prodotti da Studio Ghibli, uno dei più godibili, adatti a tutta la famiglia e anche ai più piccoli.
La trama de Il mio vicino Totoro
La storia, ambientata negli anni ’50, racconta l’indimenticabile estate vissuta dalle sorelle Satsuki (11 anni) e Mei (4 anni) trasferitesi assieme al padre in un piccolo villaggio di campagna circondato da foreste, campi coltivati, fiumi e risaie.
Il trasferimento serve per vivere più vicini alla mamma, ricoverata in ospedale, mentre il padre – un professore – si divide tra la nuova abitazione in campagna e l’università dove insegna in città.
Ad aiutarlo nell’accudimento delle figlie la vicina di casa, una vecchia e simpatica governante che fa le veci di una nonna.
Le bambine, lasciate libere di vagare tra il giardino e i circostanti campi, iniziano una magica avventura che le porterà sia a conoscere alcuni esseri soprannaturali che a scoprire la meravigliosa natura circostante.
Il loro primo incontro è con i “nerini del buio” o “corrifuliggine”, dei misteriosi esserini che dimorano nelle case abbandonate e che solo i bambini possono vedere.
E mentre la sorella maggiore Satsuki si allontana da casa per frequentare la scuola, alla piccola Mei spettano gli incontri più incredibili.
Dopo aver esplorato la casa e i dintorni, s’imbatte in due spiritelli dalle lunghe orecchie.
Seguendo le loro tracce, giunge ad un grande albero di canfora ed entrando all’interno del suo tronco cavo cade in un buco, ritrovandosi in un’oasi di verde e tranquillità.
Si tratta della tana in cui sonnecchia il grande e gentile Totoro, lo spirito buono dei boschi.
È un personaggio che Mei ha già visto in un libro di fiabe, un troll – in giapponese tororu – ma la bambina ne storpia il nome in totoro.
Il suo aspetto è decisamente pittoresco: un peloso incrocio tra una talpa, un orso ed un procione.
All’inizio, quando Mei racconta del suo incontro, il padre e la sorella sono increduli, ma non si stupiscono di non riuscire a ritrovarlo: il padre spiega che è il custode della foresta e vederlo è un privilegio che non è concesso a tutti.
Totoro è uno spirito della natura, colui che porta il vento, la pioggia, la crescita, la maturazione.
Una sera, le due bambine vanno a prendere il padre alla fermata dell’autobus, sotto la pioggia. Lì incontrano Totoro, che aspetta un autobus molto speciale, il gattobus (nekobus).
Si tratta di un autobus peloso con muso di gatto e 12 zampe che si muove a grande velocità superando qualunque ostacolo, visibile solo a pochi.
Nell’attesa, Satsuki offre un ombrello a Totoro, che le regala dei semi da piantare nel giardino della casa.
Le bambine non riescono a farli attecchire finchè una notte non passa Totoro a far spuntare i germogli degli alberi e poi, volando come il vento, fa loro fare un viaggio o…un sogno?
Difficile dirlo ma la mattina i germogli sono spuntati veramente.
Un giorno Mei, triste perché la madre non può ancora tornare a casa e preoccupata per le sue condizioni di salute, decide di recarsi da lei per consegnarle una pannocchia di granturco.
Tuttavia, troppo piccola per affrontare da sola il viaggio sino all’ospedale, si perde, e così Satsuki disperata si rivolge a Totoro in cerca di aiuto.
Totoro chiama il gattobus, il quale in un attimo porta Satsuki dalla sorella.
Le due, una volta riunite, si recano insieme all’ospedale dalla madre che sta bene e parla sorridente con il marito in camera sua.
I due genitori non si accorgono delle due figlie che ridono felici sull’albero del parco dell’ospedale; alla madre pare di scorgerle ma crede di averlo immaginato e rimane poco dopo sorpresa alla vista della pannocchia di Mei sul davanzale della finestra.
Il successo de Il mio vicino Totoro
Acclamato dalla critica e dal pubblico, Il mio vicino Totoro
- ha vinto l’Animage Anime Grand Prix nel 1988.
- ha vinto il premio come miglior film al Mainichi Film Concours nel 1989.
- nel 2018 la rivista Empire lo ha collocato al 275° posto nella lista dei “500 migliori film della storia” e al 41º posto nell’elenco dei “100 migliori film del cinema mondiale” non in lingua inglese.
Anche Totoro, il simpatico animale protagonista, ha indubbiamente avuto un grande successo:
- si è piazzato al 24º posto nella lista IGN dei “25 migliori personaggi degli anime”.
- ha ispirato il nome di un asteroide della fascia principale, 10160 Totoro.
- è stato valutato da The Independent come uno dei migliori personaggi del cinema di animazione. «Totoro cattura l’innocenza e la magia dell’infanzia meglio di qualsiasi altra creazione di Miyazaki».
- è diventato parte del logo dello Studio Ghibli.
Il personaggio di Totoro è stato anche usato come mascotte dal comitato “Totoro Hometown Fund Campaign” per preservare aree di satoyama nella prefettura di Saitama.
La colonna sonora del film è stata composta da Joe Hisaishi e costituisce una delle sue opere più famose.
La canzone Tonari no Totoro, composta dallo stesso Miyazaki, è divenuta talmente celebre in Giappone da essere insegnata addirittura nelle scuole.
Il mio vicino Totoro in Italia
La prima ipotesi di distribuire in Italia Il mio vicino Totoro risale ai primi anni 2000, da parte della Buena Vista International.
Ma è solo nel 2009, con l’acquisizione dei diritti da parte della Lucky Red, che il film vede davvero la luce nelle sale. E’ il 18 settembre 2009, a ventun anni di distanza dalla prima proiezione giapponese.
In occasione del 30º anniversario dello Studio Ghibli, la Lucky Red ha riproposto nei cinema Il mio vicino Totoro il 12 e 13 dicembre 2015.
Acquistare Il mio vicino Totoro in italiano
L’edizione DVD italiana per il noleggio de Il mio vicino Totoro è stata resa disponibile nel dicembre 2009. Mentre quella per l’acquisto domestico è stata pubblicata a inizio gennaio 2010.
Qualche anno dopo, nel novembre 2013, è invece uscita la versione Blu-Ray sempre distribuita da Lucky Red.
Sono entrambe disponibili su Amazon ad un prezzo più che onesto (circa 6€). Contengono una doppia traccia audio in giapponese e in italiano, i sottotitoli in italiano e il trailer del film.
Esiste un’ulteriore edizione in DVD del film – Il mio vicino Totoro: Special Edition – anch’essa commercializzata dal 7 gennaio 2010. Al disco della versione semplice si aggiunge un secondo DVD con contenuti speciali, quali storyboard, video promozionali, trailer e spot.
Alcune curiosità su Il mio vicino Totoro
Quando Miyazaki concepì per la prima volta Il mio vicino Totoro, la protagonista era una sola, una bambina di 6 anni.
E’ solo poco prima di avviare la produzione che decise di dividerla in due sorelle, una più grande e una più piccola: Satsuki e Mei.
Sono i loro stessi nomi a testimoniare l’origine comune: “Mei” è la versione giapponese della parola inglese per maggio (May) mentre “Satsuki” è il termine in giapponese arcaico per lo stesso mese.
Il film tra l’altro è in parte autobiografico. Quando Miyazaki e i suoi fratelli erano piccoli, la loro madre ha sofferto di tubercolosi spinale, trascorrendo molto tempo in ospedale. Nel film, anche se non viene mai rivelato, la madre di Satsuki e Mei soffre di tubercolosi.
Il film è stato realizzato dal genio di Miyazaki completamente a mano, fotogramma per fotogramma.
Perchè Il mio vicino Totoro ci piace e lo consiglio
Il mio vicino Totoro è una fiaba moderna, un film dichiaratamente per bambini ma dal quale anche gli adulti possono e dovrebbero trarre insegnamenti.
Un’opera capace di far sorridere e commuovere.
In questo film è racchiusa l’intera poetica miyazakiana:
- l’amore per i bambini e la celebrazione dell’infanzia.
- l’amore per l’ambiente.
- il rimpianto per un passato in cui la società era più grabata e gentile verso il prossimo.
Il mio vicino Totoro & la celebrazione dell’infanzia e dell’innocenza
Uno degli aspetti che mi piace molto di questo film è la celebrazione che fa dell’infanzia, con l’innocenza e la meraviglia che la caratterizzano.
Il film ci riporta a noi bambini, quando anche il dettaglio più insignificante era una grande scoperta e un sentiero poco battuto l’inizio di un’avventura.
Pensiamo poi al personaggio fantastico di Totoro : un enorme peluche che dispensa morbidi abbracci quando sei triste e compare per assisterti nelle situazioni difficili.
Totoro rappresenta il mondo dell’infanzia, dove tutto è ancora possibile, dove l’immaginazione può placare la durezza della realtà.
Allo stesso tempo Totoro è lo spirito della natura, che quando ti avvolge regala un primordiale e assoluto senso di benessere.
Il mio vicino Totoro & la celebrazione della natura
Il mio vicino Totoro è anche una celebrazione della natura che accoglie adulti e piccini ed un invito alla difesa dell’equilibrio naturale e dell’ambiente.
Miyazaki ricrea con sapienza un paesaggio naturale che ricorda la bellezza mozzafiato della campagna assolata e riesce a trasmettere l’animismo che permea la natura nella concezione giapponese.
Tutto è bosco e natura accoglienti, in un equilibrio perfetto.
La natura è rappresentata come qualcosa da esplorare e apprezzare, non come un nemico di cui non ci si può fidare.
Anche i “nerini” che vengono dal buio sono visti come qualcosa di grazioso e innocente. E Totoro, seppure gigantesco, non è spaventoso ma al contrario caldo, accogliente e gentile, sempre pronto ad aiutare le piccole in difficoltà.
Non per niente la rivista ambientalista Ambio ha descritto l’influenza di Il mio vicino Totoro come:
una forza potente per concentrare i sentimenti positivi che i Giapponesi hanno nei confronti delle satoyama (ndr zone di confine tra le montagne ed i campi coltivati) e della vita tradizionale di campagna.
Insomma, ritengo che Il mio vicino Totoro sia un film di animazione perfetto per ricordarci gli strumenti di benessere e consolazione facilmente accessibili che tutti noi abbiamo a disposizione: l’immaginazione e la natura che ci circonda, da rispettare e amare come una creatura vivente.
Voi lo avete già guardato? Vi è piaciuto?
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