A volte le cose ci giungono sotto gli occhi senza che le stiamo effettivamente cercando ed è questo il caso che vi racconto oggi nel parlarvi della visita alla fiera Trame Sane – Piccola Fiera del tessile ecosostenibile che si è tenuta nella mia città sabato 6 e domenica 7 Ottobre.
Perché dico così? Beh perché questa fiera si teneva sì nella mia città ma io non ne sapevo nulla fino al 6 Ottobre sera quando, in un momento di tempo libero, mi sono messa a sfogliare la rivista Terra Nuova di Ottobre.
Il mio occhio è caduto sul trafiletto pubblicitario di un negozio che vendeva tessile biologico (Rétro Ecowear) e mi sono detta “aspetta che vado a vedere un po’ dei prodotti che hanno sul loro sito”; accendo il computer, accedo ad internet ed alla loro pagina web e…paf! Sull’homepage c’è scritto che domenica 7 Ottobre saranno presenti alla fiera Trame Sane di Reggio Emilia…
Che dire…destino che ci andassi?! Forse sì perché senza questa fortuita serie di coincidenze mi sarei persa questa piccola fiera che si teneva a pochi chilometri da casa!!
Trame Sane è alla sua II edizione ed è un evento che è stato organizzato dal Gas Tessile delle Provincie di Modena e Reggio Emilia e dalla Circoscrizione Sud del Comune di Reggio.
È stata un’occasione per conoscere realtà che, controcorrente, producono moda critica, etica, solidale e sostenibile e per scoprire un mondo pieno di impegno e passione in grado di suggerire percorsi per il miglioramento della vita.
Come diceva il comunicato stampa che annunciava l’evento:
“Prestiamo sempre maggiore è attenzione a ciò che mettiamo nel piatto, ma ignoriamo cosa ci mettiamo addosso. Abbiamo imparato termini come”cibo spazzatura”, ma vestiamo spesso con veleni . Approfondire l’argomento della filiera tessile ecosostenibile, non significa solo conoscere chi sceglie di lavorare con fibre naturali, ma preoccuparsi di quale impatto ambientale le produzioni commerciali comportino; vuol dire prendere coscienza che l’interfaccia dell’apparentemente conveniente low cost sia la delocalizzazione, lo sfruttamento e il lavoro minorile; quanto, l’illusione di poter rinnovare il nostro guardaroba ad ogni stagione, ci possa condizionare in seguito con una valanga di rifiuti tessili da smaltire. […]
Compito dei G.A.S lo sviluppo di una rete critica in grado di incidere sui consumi, attraverso iniziative come appunto TRAME SANE.”
TRAME SANE prevedeva, accanto alla fiera-mercato del tessile, un ricco programma: laboratori, atelier , lezioni di tessitura per bambini-ragazzi e adulti, narrazioni a tema proposte nell’ambito di BibliotecheDays, mostre sul quartiere, esempi pratici per il riuso del tessile come la pratica del baratto o dell’usato di qualità-vintage, angolo del far da sé e knit cafè in collaborazione con REMIDA, punti ristoro gestiti dai negozianti del quartiere e stand del Podere Erba Buona con torte, tisane ecc.
Le motivazioni e i dettagli del programma sono stati illustrati in un incontro-aperitivo alle ore 18 di sabato 6 ottobre mentre domenica 7 si è tenuto un dibattito con alcuni dei produttori partecipanti alla fiera.
Essendomi accorta così tardi di questo evento non ho partecipato a nessuna di queste iniziative collaterali ma mi sono limitata ad una fugace visita all’area espositiva dei produttori tessili domenica pomeriggio.
Ho concluso il mio giro in fiera con alcuni “piccoli acquisti” e li chiamo piccoli acquisti perché piccolo era il prezzo che ho pagato, trattandosi delle ultime taglie/modelli rimasti delle collezioni precedenti dei marchi che vi elenco ora: una felpa verde a marchio Equi(x)eden, una maglia color panna a maniche lunghe-collo alto a marchio Ekrù (entrambi i capi per la modica cifra di 10€ l’uno) ed un paio di calzini in bambù di Le calze Natura (5,50€, questi ultimi gli unici non in offerta in quanto capi continuativi).
Che dire?! Sono tornata a casa molto soddisfatta, non solo per gli acquisti, ma per il fatto che ho potuto vedere e toccare con mano tante realtà artigianali ed etiche che non conoscevo 🙂
E spero che iniziative del genere si ripetano spesso!
Francesca dice
Dovrebbero fare molta più pubblicità a questi tipi di eventi e portarli in tutta Italia 🙂
goingnatural dice
Sono pienamente d’accordo! Però le cose dal punto di vista della diffusione di questi eventi si stanno un po’ muovendo perchè è vero che ancora non sono in tutta Italia ma il fatto che vengano fatti in una cittadina come Reggio Emilia dimostra che non sono più cose ristrette solo alle grandi città…
Quanto al fatto che siano scarsamente pubblicizzati non posso che concordare…basti pensare che ce n’era uno nella mia città ed io non lo sapevo!
Lidia Gentile dice
Mi piace che ci sia ecosostenibilità anche per i tessuti!!Quoto che dovrebbero fare piu’ pubblicità!
goingnatural dice
assolutamente d’accordo!