Quando Chiara da piccola ha iniziato a girare per casa io e mio marito ci stupivamo del come sembrasse non avere paura di nulla, nemmeno delle stanze buie…pensavamo quindi ingenuamente che avremmo potuto evitare tutte le strategie sulla gestione della paura del buio nei bambini sentite raccontare dagli amici già genitori e invece, quando meno ce l’aspettavamo, è arrivata anche qua!
Da un giorno all’altro la frase “Mamma (o papà) buo, pua!” – traduzione “Mamma (o papà) c’è buio, ho paura!” – è entrata inesorabilmente nel nostro quotidiano.
Eppure non ci sembra di avergliela in un qualche modo scatenata, non consapevolmente almeno…
Paura del buio nei bambini: quando e perché si manifesta?
Mi sono documentata un po’ per capirci di più ed ho scoperto che a quanto pare la paura del buio nei bambini si manifesta generalmente tra i 2 e i 6 anni di età (e infatti Chiara ha iniziato a manifestarla proprio attorno ai due anni).
Fa parte del normale processo di crescita dei bambini: da neonati non hanno paura dell’oscurità perché erano abituati a stare al buio nella pancia della mamma ma quando i bambini iniziano a percepirsi come entità separata da lei iniziano ad accorgersi di essere vulnerabili, ad avere paura di perdere dei riferimenti o di essere abbandonati; la paura del buio diventa un grande contenitore nel quale far confluire tutti i loro timori. A terrorizzare i bambini, più che l’oscurità in sé, è quello che vi si può nascondere o ciò che la loro mente proietta al suo interno come ad esempio l’assenza del genitore.
Consigli per limitare la paura del buio nei bambini
Per aiutare i bambini a vincere la loro paura del buio possiamo mettere in opera diverse strategie:
- Non liquidare la loro paura come sciocca o ridicola: trattandosi di una paura incontrollabile e del tutto irrazionale questo non li aiuta affatto; frasi del tipo “sei grande e non devi avere più paura” non solo non li aiutano a superare il proprio timore ma nemmeno a riconoscerlo e gestirlo,
- Non inventarsi mai l’esistenza di personaggi spaventosi come l’uomo nero o il lupo solo per ottenere un comportamento composto durante il giorno, i modelli da fornire ai bambini devono sempre essere positivi,
- Raccontare le proprie esperienze: serve a fornire loro degli esempi che confermino che ciò che sentono coincide con quello che un tempo anche i genitori hanno sentito e questo non potrà che consolarli,
- Empatizzare con la loro paura e mostrare condivisione emotiva con frasi del tipo “lo vedo che hai tanta paura”,
- Tenere la porta della loro stanza aperta,
- Mettere nel lettino un pupazzo particolarmente amato dal bambino o un qualche indumento che abbia il nostro ‘odore’,
- Non costringerli a stare al buio ma fornire loro strumenti che possano essere di conforto come una luce notturna accanto al lettino,
- Accompagnarli non solo a letto ma anche nel mondo dei sogni tramite la lettura di una bella fiaba
E se questo non basta esistono anche giochi che li aiutino a tirar fuori le emozioni che provano (come esortarli a disegnare su un foglio di carta cosa fa loro paura per poi tagliare il foglio in tanti pezzi) oppure a esorcizzare le paure come fare i super-esploratori armati di torcia ☺
Le nostre strategie anti-paura del buio
Favole, favole e ancora favole
Della nostra passione per la lettura vi ho già parlato no?! Beh per rendere il passaggio nelle braccia di Morfeo dolce e tranquillo non lesiniamo le favole lette abbracciati sul letto.
Per il momento ci stiamo accontentando di libri tradizionali ma sto valutando l’acquisto di alcuni libri un po’ più specifici come Il coniglio che voleva addormentarsi (qualcuno di voi l’ha provato? Fa davvero crollare i bimbi addormentati, no perché sarebbe il mio sogno realizzato :P) oppure qualcosa proprio incentrato sull’affrontare la paura del buio, ma in modo positivo, come sembra essere il libro La magia del buio…se avete consigli da darmi fatevi avanti!
Luce notturna e torcia da esploratrice : Lumilove Barbapapà di Pabobo
Dato che Chiara non ne vuole più sapere di addormentarsi al buio la luce notturna è diventata una necessità, nonostante il mio istinto al risparmio energetico si ribelli fortemente all’idea di una luce che rimane accesa tutta notte!
Dopo un po’ di ricerca siamo riusciti però a trovare un prodotto che coniugasse i miei criteri di selezione basati sul risparmio energetico e la sicurezza d’uso con la necessità di rassicurazione di Chiara ovvero Lumilove di Pabobo.
Lumilove di Pabobo non è solo una semplice luce notturna ma un compagno luminoso di gioco, adatto ad accompagnare i bambini in tutte le loro avventure, sia alla luce del sole che al buio.
Si tratta infatti di una lampada LED da notte portatile ricaricabile: quando appoggiata sulla sua base si ricarica per induzione e, una volta staccata, ha un autonomia di ben 11 ore!
Niente bulbi ad incandescenza né batterie da sostituire, un sogno!
Se a questo aggiungiamo il fatto che la lampada non si surriscalda e che è in materiale privo di ftalati capirete come il sogno di poter far utilizzare ai bambini una luce notturna in piena sicurezza ed autonomia sia diventato realtà…pensate che si potrebbe addirittura tenerla tra le coperte 🙂
Noi non siamo ancora usciti dal tunnel paura del buio ma personalmente penso che siamo sulla strada giusta: cercare di insegnare a Chiara a capire la sua paura e proporle soluzioni per affrontarla anche in autonomia è il metodo per avviarla sulla strada della consapevolezza e dell’indipendenza…la paura del buio se ne andrà di conseguenza, al momento giusto per lei.
Voi cosa ne pensate?
Papà Sebastiano dice
Un buon consiglio è quello di evitare i vari: lupo cattivo, uomo nero ed orchi. Ad oggi sento ancora genitori e nonni che li usano come atto di puro terrore