La medicina estetica può ridare luce al volto delle persone, le terapie dietologiche, l’omeopatia, l’omotossicologia e l’agopuntura sono invece in grado di restituire salute e slancio al nostro corpo, il tutto, però affiancato alla medicina tradizionale che non va mai abbandonata. Nel parliamo con la Dottoressa Rossella Burzi
Ringiovanire si può, basta seguire gli insegnamenti della natura e l’esperienza di una figura professionale in grado di guidarci. La Dott.ssa Rossella Burzi, laureata a pieni voti in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Bologna, può essere la figura che forse in molti stanno cercando. Laureata a pieni voti all’ateneo felsineo, specialista in Medicina nucleare, con una tesi di laurea sulla Radioterapia oncologica, la dottoressa Burzi, come spiegherà poi nella sua intervista, ha abbracciato però nella sua carriera una disciplina differente, specializzandosi in Agopuntura, Omeopatia e Omotossicologia, oltre ad aver conseguito un master di secondo livello in Medicina estetica e wellness all’Università di Palermo. La dottoressa Burzi è anche medico legale e consulente tecnico del tribunale di Bologna, una garanzia in più per tutti coloro che avessero dei dubbi nell’avvicinarsi alla Medicina olistica e alla Medicina estetica. Da anni collabora col Poliambulatorio 3C Salute di via Largo Gerra a Reggio.
I trattamenti omeopatici e tantomeno l’agopuntura, non hanno effetti collaterali e completano la medicina tradizionale
Dottoressa Burzi, lei si è laureata a pieni voti in medicina e chirurgia presso l’Università degli Studi di Bologna facendo una tesi sperimentale in Radioterapia Oncologica, una materia particolarmente difficile e purtroppo attualissima. Come mai ha successivamente reindirizzato i suoi studi verso la medicina olistica?
“Sono nata come medico in terapia oncologica al vecchio ospedale Malpighi di Bologna e feci allora una tesi sperimentale sul carcinoma del polmone, una tesi pubblicata che fu considerata il miglior lavoro scientifico dell’anno. Durante il mio percorso in Medicina nucleare, materia molto interessante, ho però pensato che avevo bisogno, per carattere, di qualcosa di diverso, che mi desse una visione della vita più ampia e più serena. Ho infatti sempre considerato che il lavoro fosse molto importante, ma non l’ho mai ritenuto la cosa più importante della mia vita: chi lavora divertendosi, ha la possibilità di ottenere molte più soddisfazione e di dare molto di più agli altri. Oggi ciò che faccio mi piace moltissimo e metto grande passione nella mia professione. Insomma, non ho ancora deciso cosa fare da grande”.
Quali sono i vantaggi e l’efficacia tangibile dei trattamenti omeopatici rispetto alla medicina tradizionale, visto che purtroppo tanta gente è ancora molto scettica su questo tipo di specialità?
“Unisco l’omeopatia, con l’omotossicologia e l’agopuntura: medicine non convenzionali che non hanno assolutamente nessun tipo di effetto collaterale e che si possono complementare l’una all’altra. L’omeopatia ha il vantaggio che usa piccolissime dosi di farmaci che non vanno assolutamente a creare effetti collaterali sul paziente; la cosa più bella è però un’altra: l’omeopatia cerca di curare il problema alla fonte, non il sintomo. Mi spiego: se ho la febbre a 38 prendo un antipiretico, l’abbasso, ma non ne curo la causa; il trattamento omeopatico cerca invece di riportare l’uomo alle origini, individuando quindi la causa della malattia. Stesso discorso vale per l’agopuntura. Con questo non voglio dire che l’omeopatia sia la panacea di tutti i mali: se mi trovo di fronte a una broncopolmonite uso ad esempio gli antibiotici; io resto infatti legata alla medicina tradizionale che resta fondamentale, ma la integro con l’omeopatia”.
Questo è fondamentale specificarlo anche perché purtroppo diversi fatti di cronaca raccontano che ci sono persone che hanno cercato di curare patologie gravissime con la sola omeopatia, arrivando addirittura a perdere la vita…
“Certo. Tra l’altro una persona come me che è nata in radioterapia oncologica, non può disconoscere la medicina tradizionale che, ribadisco, resta fondamentale, ma può essere completata dall’omeopatia. Molti trattamenti omeopatici, infatti, possono essere decisivi a livello preventivo per rinforzare in modo naturale le nostre difese immunitarie, prevenendo la malattia”.
L’agopuntura cura svariate patologie stimolando la produzione di sostanze antinfiammatorie
Lei è anche agopunturista: quali sono le peculiarità e i benefici di questa tecnica antichissima che arriva dall’oriente?
“L’agopuntura ha circa 5000 anni di storia: esistono circa 7000 punti di agopuntura, ma in Italia chiaramente non vengono utilizzati tutti. Oggi è una branca specialistica e ha avuto da sempre grande successo perché si possono curare varie patologie senza abuso di farmaci. L’Italia è il paese che ha un consumo e un abuso di farmaci più alto al mondo e in medicina nucleare mi hanno sempre insegnato di non usare sostanze che creino più effetti dannosi rispetto alla stessa malattia. Insomma, è fondamentale mantenere l’equilibrio e l’obiettivo dell’agopuntura e di tutta la medicina olistica è proprio questo. L’agopuntura cura moltissime patologie perché blocca la progressione della malattia. Ci sono due tipi di spiegazioni: una più interiore, di tipo orientale, che riprende tutta la filosofia dello Yin e dello Yang; e un’altra, più occidentale, per la quale si è visto che stimolando alcuni punti si ha la produzione naturale di sostanze molto importanti da parte del nostro organismo, sostanze che, se trattate con la sollecitazione di specifici punti, possono essere prodotte dove il medico ritiene più opportuno, tanto da andare a togliere l’infiammazione di un organo o di un apparato”.
Quali sono le patologie nelle quali l’agopuntura ha una maggiore efficacia?
“Tutte le patologie legate alla rachide in toto, quindi tutte le forme di dolore come artrosi cervicali, lombari, dolori alle ginocchia, problemi alle anche; con l’agopuntura si possono curare anche forme di ansia: io sono riuscita a togliere completamente gli psicofarmaci a persone che ormai ne abusavano. L’agopuntura deve però essere praticata da un medico che deve essere in grado di fare diagnosi, di capire la patologia e gli eventuali effetti collaterali dei farmaci”.
Quanto tempo occorre perché l’agopuntura inizi a fare effetto e perché qualcuno si senta veramente bene?
“L’agopuntura è uguale a qualsiasi altra terapia fisica, quindi servono mediamente una decina di sedute per raggiungere determinati obiettivi, ma c’è chi sta bene anche dopo la prima seduta”.
Recenti statistiche hanno classificato l’Italia tra le nazioni a livello mondiale che praticano maggiormente l’agopuntura. Secondo lei il cittadino reggiano o comunque emiliano, nello specifico, si sta avvicinando a questo tipo di pratica?
“I pazienti che tratto si dichiarano contenti. È chiaro che molto spesso si ha a che fare con pazienti che hanno patologie croniche da anni, per le quali hanno provato di tutto; in questi casi anche l’agopuntura rischia di non avere risultati. E’ altrettanto vero che, praticando l’agopuntura dal 1988, ho avuto tanti riscontri importanti anche in casi difficili”.
C’è una patologia tra tutte nella quale l’agopuntura è praticamente infallibile o quasi?
“Le varie forme di cefalee, i problemi legati alle mestruazioni. Ce ne sono tantissime. Direi che le cefalee e le artrosi siano le più curabili, ma anche in forme di ansia o di insonnia ci sono risultati davvero importanti”.
Terapie dietologiche: di cosa si tratta e cosa occorre perché siano efficaci
Cambiamo argomento. Lei è anche una dietologa: è vero che la dieta mediterranea è la migliore in assoluto? Qual è il suo metodo perché i suoi pazienti possano raggiungere gli obiettivi sperati?
“Ogni risultato va raggiunto con sacrificio e impegno. La dieta mediterranea è realmente la migliore. Noi viviamo in un paese nel quale c’è davvero tutto, anche se non sempre siamo in grado di sfruttare le innumerevoli risorse della nostra terra. E’ infatti inutile che cerchiamo altri prodotti rispetto ai nostri tradizionali perché spesso non abbiamo gli enzimi adatti per digerirli. Ai miei pazienti faccio sempre questo esempio: perché le popolazioni arabe non possono bere alcool? Il motivo è che non hanno l’alcool deidrogenasi, quindi non potendo digerirlo, diventa molto pericoloso per la salute. Ognuno di noi nasce con un corredo enzimatico già predeterminato, che deriva essenzialmente dai nostri genitori: nello specifico, la flora batterica intestinale la ereditiamo dalla mamma”.
Lei non applica schemi dietetici, ma personalizza la terapia, vero?
“Assolutamente sì. Per far dimagrire le persone non applico schemi dietetici, ma propongo precise terapie dietologhe, fatte su misura, basate sulle analisi cliniche del paziente e sulle patologie dello stesso, oltre agli specifici gusti alimentari o alle esigenze lavorative delle persone. A mio avviso tutto deve essere fatto in funzione dell’età e delle caratteristiche del paziente; infatti, con una terapia dietologia adeguata si possono anche curare o quantomeno si può coadiuvare la cura di varie patologie; vi sono infatti colleghi di altre specialità, come cardiologi, ginecologi, ecc …, che mi inviano i loro pazienti allo scopo di completare il percorso di cura a livello alimentare. Ho quindi la presunzione di sapere insegnare a mangiare. Inoltre, il paziente non va abbandonato, altrimenti da solo non ce la fa e io lo seguo con visite di controllo periodiche in modo da raggiungere risultati concreti da mantenere nel tempo”.
Il problema delle diete è quello di iniziare con grande entusiasmo, per poi crollare strada facendo…
“Qui al Poliambulatorio 3C Salute abbiamo creato un pacchetto, tutt’altro che caro, nel quale sono inseriti anche i controlli successivi, in modo che il paziente venga seguito per vari mesi, anche per un anno se serve”.
Di diete ce ne sono tantissime, dalla ketogenica alla Dukan, dalla Fast a quella del dottor Lemme che fa mangiare carboidrati al mattino entro le 9. Sono mode del momento oppure alcune di essere potrebbero essere seguite con risultati importanti?
“A mio avviso sono mode del momento. Basti pensare alla dieta Dukan che fa ingerire grandi quantità di proteine animali creando grossi problemi a livello renale. Nessuna di queste, infatti, insegna a mangiare correttamente e soprattutto nessuna tiene conto delle patologie più diffuse, come ad esempio il colon irritabile, che in Italia è diffusissimo a causa del nostro modo abituale di mangiare oppure la steatosi epatica, il cosiddetto “fegato grasso”, frutto di un errato modo di affrontare la vita, o a causa dell’alimentazione o di uno smodato uso di farmaci. Anche la steatosi, che non arriva da un momento all’altro, si cura con risultati concreti attraverso una terapia dietologica ben precisa, combinata con farmaci omeopatici efficacissimi che aiutano moltissimo il fegato”.
Dieta, omeopatia e agopuntura, un connubio strepitoso per il nostro benessere
Quindi alimentazione più omeopatia…
“Non è indispensabile, ma è ovvio che i due percorsi, se utilizzati assieme, sono maggiormente efficaci rispetto a percorsi singoli o solo dietologici o solo omeopatici”.
Per dimagrire serve anche l’esercizio fisico, ma per farlo con costanza serve fatica. L’elettrostimolazione muscolare può essere una scorciatoia per ottenere gli stessi risultati dell’esercizio fisico, facendo meno fatica?
“Sì e no, nel senso che l’elettrostimolazione muscolare è una forma di fisioterapia indubbiamente efficace, ma a mio avviso dev’essere seguita da uno specialista, così come l’attività fisica che deve essere studiata sulla persona. Ad esempio, un obeso dovrebbe evitare la corsa, perché affatica schiena e ginocchia, creando più danno che utile: ogni sport va quindi adattato alla persona. E’ chiaro che l’attività fisica fa sempre bene, non ci sono dubbi, serve per tonificare, non per dimagrire, soprattutto senza un corretto regime alimentare”.
Un concetto invece fondamentale è quello dell’eliminazione delle tossine, esogene o endogene che siano: in un’ottica pandemica, visto che purtroppo la stiamo vivendo, quant’è importante l’attività detox?
“È fondamentale! L’eliminazione delle tossine è indispensabile. Nessuna terapia omeopatica od omotossicologica può avere effetto senza un drenaggio adeguato. Per la pandemia in atto ci sono immunostimmolatori omeopatici o naturali che aiutano a rafforzare le difese immunitarie dell’organismo che possono essere di aiuto”.
Perché scegliere la medicina estetica per sentirsi di nuovo giovani
Lei è specializzata anche in medicina estetica: ci spiega che differenza c’è fra medicina estetica e chirurgia estetica?
“Questa è una domanda importante perché molte persone non conoscono la differenza. La medicina estetica è una specializzazione medica, eseguibile quindi solo da un medico, non traumatica e non invasiva: corregge alcuni difetti ed è un anti-età; in pratica, io porto una persona ad essere com’era qualche anno prima, senza stravolgerla con interventi invasivi. La chirurgia estetica può infatti cambiare anche radicalmente una persona e viene eseguita attraverso interventi chirurgici come, ad esempio, l’inserimento di protesi mammaria o le rinoplastiche. In quest’ultimo caso, invece, la medicina estetica usa dei filler naturali che non comportano interventi per correggere il naso. La chirurgia estetica prevede la presenza di un anestesia, una fase post operatoria, rischi di rigetti e via dicendo, situazioni estranee alla medicina estetica che, a sua volta, si divide in due aree d’intervento: quella del viso e quella del corpo”.
Quindi, se una donna magari volesse avere un seno più prorompente deve rivolgersi a un chirurgo estetico, mentre se vuole fare correzioni estetiche minori, può consultare un medico estetico, senza fare interventi?
“Esatto. La medicina estetica non può dare un seno più prorompente, nel qual caso serve la chirurgia, mentre se si vuole correggere le labbra in modo elegante, dare un equilibrio al volto, magari un po’ di volume alle guance o togliere le rughe sotto gli occhi, curare inestetismi della pelle, come i problemi di acne e via dicendo, la medicina estetica permette di raggiungere risultati eccellenti, in modo naturale. Le donne che soffrono di cellulite, che è una lipodistrofia cutanea quindi una malattia circolatoria, si curano con la medicina estetica e non con la chirurgia”.
Ci saranno anche enormi differenze di prezzo, visto che la chirurgia estetica costa migliaia di euro. Quanto costa la medicina estetica?
“Assolutamente sì, la chirurgia estetica ha bisogno di una sala operatoria, di un anestesista e di un chirurgo. La medicina estetica non ha bisogno di nulla: io uso la surgery solo perché utilizzo tutto materiale sterilizzato e monouso, per una maggiore sicurezza del paziente. I costi della medicina estetica sono nell’ordine di centinaia di euro”.
Ci spiega qualcosa di più specifico: ho letto di terapia botulinica, di biostimolazione, peeling al viso e via dicendo…
“Io cerco di spiegare sempre ai miei pazienti che la medicina estetica è comunque medicina; quindi personalmente, se oggi devo fare un trattamento che dà soddisfazioni nell’immediato, ma nel tempo crea problemi, io non lo faccio. Abitualmente eseguo una prima visita gratuita al paziente, poi decido assieme allo stesso come procedere. Per fare alcuni esempi il peeling al viso si può fare sempre, il massimo dell’effetto collaterale è un po’ di rossore o un po’ di desquamazione, come quando si prende il sole d’estate senza protezione: serve per la cura delle acne, per togliere le cicatrici post acneiche, per fare un po’ di anti-age e anche per le ipercromie cutanee. La biostimolazione consiste invece nell’inoculare particolari molecole nel tessuto connettivo sottocutaneo, che stimolano il turnover cellulare rallentando il processo di invecchiamento e migliorando il trofismo cutaneo”.
I trattamenti anti-invecchiamento e l’efficacia dell’acido ialuronico
Come si tolgono invece le rughe?
“In Italia, per il riempimento rughe, vengono usati solo filler riassorbibili, mentre il collagene è già stato eliminato da tantissimo tempo dato che creava problemi allergici anche gravi e a distanza di tempo. Oggi si usano quindi solo filler di acido ialuronico assorbibile; esistono al mondo, quindi in commercio, anche materiali non riassorbibili, ma sono proibiti per legge. Io, tra l’altro, essendo anche consulente tecnico del Tribunale di Bologna, sono particolarmente attenta a rispettare le leggi, quindi uso solo materiale riassorbibile. È chiaro che si sentono in giro prezzi di vario tipo, che variano in base alle caratteristiche di ogni prodotto e ai tempi di assorbimento degli stessi: a volte c’è chi spende 200 euro invece di 300, tanto per fare un esempio, vedendosi poi costretto a ripetere il trattamento dopo un periodo di tempo inferiore, perchè il prodotto è stato riassorbito prima, quindi arrivando a spendere alla fine una cifra maggiore. I filler di acido ialuronico possono essere usati quindi per rimodellare labbra, naso, contorni del viso, togliere le rughe nasogeniene e della marionetta (quelle tra la rima labiale e il mento ndr) e tutto ciò al quale si vuole ridare volume; insomma: si riporta la persona a com’era una volta o le si correggono magari inestetismi sempre avuti (es rinofiller)”.
Quindi lei fa un’opera d’arte senza proporre le labbra a canotto, per intenderci. Lei utilizza anche il botulino?
“Di certo non faccio le labbra a canotto o le guance ad arancia, ma riporto la persona a piacersi e a sentirsi più giovane guardandosi allo specchio. Venendo al botulino, in Italia si usa la tossina botulinica di tipo A, mentre il botox americano è proibito per legge. Usata con perizia la tossina botulinica aiuta a togliere le rughe e si deve usare per legge sono nel terzo superiore del volto, in medicina estetica.”
Abbiamo parlato di acido ialuronico utilizzato anche dagli ortopedici per le ricostruzioni cartilaginee delle ginocchia. Anche lei fa infiltrazioni di questo tipo o lascia questa specialità agli ortopedici?
“Tratto l’acido ialuronico da anni e con grande facilità e tra l’altro sono abituata a trattare patologie di tipo articolare o artrosico anche attraverso l’agopuntura. Quindi si, eseguo anche infiltrazioni intra-articolari di acido ialuronico. però, il prodotto usato nelle aree intra-articolari è diverso da quello utilizzato in medicina estetica. Inoltre eseguo questi trattamenti soprattutto su richiesta di colleghi fisiatri od ortopedici”.
Insomma, di branche di intervento ce ne sono davvero tante. Chiudiamo quindi dando una speranza e un sorriso anche alle persone anziane che hanno ancora voglia di tornare a piacersi a livello estetico, un consiglio su come rimanere in salute il più possibile grazie all’omeopatia…
“Ridare slancio e voglia di vivere a un anziano è una cosa fantastica. Io tratto anche anziani con l’agopuntura, con l’omeopatia, ma anche con la medicina estetica. Chiaramente, si fa quello che si riesce: se una persona si è trascurata per tanti anni…
Con l’agopuntura e l’omeopatia però possiamo davvero aiutare tantissimo le persone anziane, che nell’ultimo periodo sono state relegate in casa e che oggi hanno certamente voglia di vivere ancora e possibilmente a lungo”.
A cura di Lorenzo Chierici
Ufficio Stampa 3C Salute
Articolo tratto dal sito www.3CSalute.it
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