Devi cambiara auto? Io l’ho fatto: ho scelto una Fiat Qubo Natural Power e sono felice, ora ti spiego il perchè…
Molte volte non ci si pensa e si insegue l’auto all’ultimo grido, la vettura di design, quella sportiva per giovani single, o quella più capiente per famiglie, il tutto indipendentemente da ciò che le stesse quattro ruote consumano per potersi muovere: benzina o diesel che sia, basta che vada, che vada bene, magari forte e che non dia problemi.
E l’inquinamento? Non ci riguarda… “tanto inquinano tutti”, come se in questo pianeta ognuno di noi non ci stesse vivendo oggi.
Se prima di acquistare un’auto ragionassimo su ciò che respiriamo ogni giorno e soprattutto su ciò che facciamo respirare ai nostri figli, capiremmo subito che è giunta l’ora di svoltare, di cambiare pagina, di correre rapidamente ai ripari per tutelare il nostro mondo, la nostra natura, noi stessi e il nostro futuro.
E’ tardi? Forse, ma qualcosa possiamo farlo, qualcosa va fatto!
Di recente ho dovuto cambiare auto, ho dovuto rottamare il mio adorato Hunday Tucson, un’auto per me fantastica, che mi ha accompagnato in tantissimi viaggi di lavoro, in vacanze splendide, ospitando tutta la mia famiglia, dai miei genitori e mia moglie e mia figlia. Mi è dispiaciuto lasciare la mia vecchia auto dopo 13 anni di onorato servizio, ma l’ho dovuto fare e in quel momento mi sono fatto una domanda.
Perché devo continuare come ho fatto fino ad oggi, spendendo fior di quattrini dal benzinaio (circa 100 euro ogni due settimane per fare 350 chilometri col mio adorato Tucson) e perché devo continuare a danneggiare il pianeta, noi stessi e il nostro futuro?
Alla ricerca di un auto ecologica : ecco le soluzioni che ho considerato
A quel punto mi sono messo alla ricerca di una soluzione ecosostenibile e che facesse tornare il sorriso al mio conto in banca, un aspetto, quest’ultimo, tutt’altro che trascurabile.
Il primo step è stato quello del mondo Hybrid, dove ho visto auto splendide, poi ho pensato: ma siamo già pronti per tutto questo? Se faccio centinaia di chilometri, sono sicuro di trovare la possibilità di caricare l’auto? E se ci sono problemi, quanto mi costano le riparazioni? I meccanici di oggi sono già pronti a questo cambiamento, che indubbiamente rappresenterà il futuro (anche se, a mio modesto avviso, non così imminente)
In forza di questi ragionamenti, ho abbandonato, almeno per ora, l’idea dell’Hybrid, pur proseguendo nel mio preciso obiettivo di contribuire a “salvare il pianeta e… il mio portafogli”, e mi sono imbattuto nella galassia Fca, Fiat per noi nostalgici, trovando varie soluzioni, ovviamente in relazione al budget di cui disponevo, idee che mi hanno portato dal valutare l’acquisto del Renegate Gpl o di un’auto della gamma della nuova 500 (davvero splendida a metano, che coniuga l’esigenza di chi desideri un suv e di chi abbia voglia di un’auto da città), per poi valutare li Doblò (per gli amanti dello spazio) e infine il Qubo e la nuova splendida Panda cross.
Fiat Qubo Natural Power : la scelta giusta
Alla fine ho scelto Fiat e ho optato per una Fiat Qubo Natural Power acquistata da uno dei più quotati rivenditori della nostra città e vi confesso che non avrei potuto fare scelta migliore: è un’auto compatta, ma nel contempo estremamente spaziosa, sufficientemente brillante in città e affidabile nei viaggi lunghi. L’ho presa full optional per non farmi mancare nulla, quindi cerchi in lega, vetri oscurati, navigatore satellitare, collegamento Bluetooth dei miei cellulari e di quelli o di mia moglie, tutti assieme, un caricatore usb e via dicendo.
E poi il colore: ero indeciso, lo confesso, pensavo al blu, al verde o al rosso, visto che un’auto del genere dev’essere colorata, altrimenti perde ogni suo fascino, poi l’ho presa di quell’azzurro scuro della pubblicità ed è stato subito amore: più la guardo e più mi piace. Sono veramente pazzo di lei e pensate… mia moglie non è neppure gelosa.
Poi, quando sono andato a fare il mio primo pieno ho avuto un mancamento… “Scusi, quant’è? 12 euro di pieno. Mi sta prendendo in giro, vero?”.
E l’omino del distributore, mettendosi a ridere, mi ha risposto: “No no, ho fatto il pieno e credo che lei possa percorrere dai 250 ai 300 chilometri, mentre di benzina, visto che la sua accensione resta a benzina, basta che lei metta dai 5 ai 7 euro al mese e non avrà problemi.
Insomma. sono passato dallo spendere 200 euro minimo al mese a 30-35 euro al mese di tutto: 165 euro in più al mese da tenermi in tasca e in un anno sono la bellezza di circa 1800 euro che certamente troverò il modo di spendere in altro modo, magari in vacanza…
Senza contare tutti i benefici del ridotto impatto ambientale di un auto a metano…
I benefici ambientali della scelta di un auto a metano
Scegliere un’auto a metano, oltre agli indubbi vantaggi economici che vi ho appena raccontato anche tanti vantaggi ambientali.
La combustione del metano genera il 20% in meno di CO2 rispetto alla benzina, è esente da particolato (PM10) e “black carbon” (PM2,5), piombo e idrocarburi policiclici aromatici, con concentrazioni di ossidi di azoto (NOx) inferiori del 72% rispetto a una vettura a benzina e del 95% rispetto ad una a gasolio. In pratica, un’auto a metano è già molto oltre i limiti di emissione Euro 6.
In più, l’impronta ecologica del metano è nettamente inferiore a quella della benzina: il metano viene estratto, inserito nei metanodotti e arriva tanto nelle case quanto ai distributori mentre la benzina, dopo l’estrazione, necessita di raffinazione, trasporto su camion, stoccaggio in cisterne e potenziale inquinamento locale da sversamento (basta pensare al selciato accanto alle pompe nei distributori).
A riprova di questo è l’Ecomobiliste, un’analisi di tutti i modelli di auto esistenti sul mercato e una classifica che premia i meno inquinanti, redatta annualmente dall’Automobile Club Svizzero: è dal 2013 che il podio di questa classifica viene occupato da auto a metano: l’edizione 2018 ad esempio vede le prime 3 posizioni occupate da auto a metano mentre le auto a propulsione ibrida si guadagnano un misero quarto posto!
Mica male eh?!
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