Ah…la gravidanza!! E il successivo puerperio…
Mi chiedo se esista un altro periodo, nella vita della donna, in grado di generare altrettanti dubbi ed incertezze…un periodo in cui anche decidere come lavare il corredino nuovo di fiamma dei nostri piccolini richiede accurate consultazioni con persone più esperte o approfondite ricerche online ed anche la mamma meno green della terra è disposta ad abbandonare le sue abitudini per prendere in considerazione tutte le opzioni di lavaggio ecologico del corredino neonato !
Sì perché durante i primi mesi di vita la pelle del neonato è particolarmente delicata e quindi anche il lavaggio del suo corredino richiede alcuni accorgimenti speciali.
Corredino neonato: cosa lavare
Innanzi tutto è bene specificare che prima dell’uso bisognerebbe lavare tutto ciò che compone il nostro corredino neonato: non solo i body e le tutine ma anche peluche, completi di lenzuola e qualsiasi capo vada a contatto con la pelle o possa essere succhiato dal bebè. Il lavaggio dei prodotti nuovi è importante sia per eliminare eventuali tracce di prodotti usati per la fabbricazione e/o per la bella presentazione all’interno della confezione regalo che per rimuovere la polvere/sporcizia accumulata durante la giacenza in negozio.
Come lavare il corredino neonato
Durante i primi sei mesi è raccomandabile lavare le cose del bebè separatamente da quelle del resto della famiglia per evitare il contatto con sporcizia o tracce di agenti esterni. A quale temperatura effettuare il lavaggio? Nella maggior parte dei casi sono sono efficaci anche le basse temperature; l’acqua ad elevate temperature è necessaria solo se si debbano disinfettare i pannolini, le lenzuola o in caso di lavaggio di capi bianchi..
Tipo di detersivo I prodotti tradizionali normalmente usati per lavare i panni degli adulti possono risultare aggressivi per la pelle dei più piccoli e diventare fonte di irritazioni ed allergie. Almeno nei primi sei mesi è quindi importante scegliere detersivi adatti…cioè?! Direte voi…il consiglio che si riceve abitualmente è di orientarsi su quelli neutri e specifici per la biancheria dei neonati, la mia personale opinione è invece che sia più sicuro utilizzare il sapone da bucato (contiene meno additivi del detersivo) oppure orientarsi verso detersivi biologici o privi di fosfati. Altrettanto importante è non eccedere con le dosi ed effettuare un accurato risciacquo per evitare che ne rimangano residui nei tessuti.
Ammorbidente L’uso dell’ammorbidente è sconsigliato per i capi del neonato, visto che tracce di prodotto chimico rimangono sul tessuto anche dopo il risciacquo (l’ammorbidente deposita sugli indumenti una pellicola che, fissandosi sulle trame dei tessuti, può provocare dermatiti e allergie) e il suo profumo potrebbe infastidire o disorientare i più piccoli. Come garantirsi allora un bucato morbido anche in presenza di acqua molto calcarea? Esistono diverse alternative naturali:
- il bicarbonato: un cucchiaio colmo nella vaschetta del detersivo della lavatrice renderà ogni bucato morbido, pulito, disinfettato e privo di cattivi odori;
- l’aceto bianco, da preferire a quello rosso perché che ha un odore meno intenso;
- l’acido citrico che si limita a neutralizzare le cariche negative dei tessuti restituendo morbidezza e inoltre facilita l’eliminazione dei residui di sapone ed è inodore; esistono due versioni di acido citrico anidro puro (ritenuto più efficace) o monoidrato (più blando).
Aceto bianco ed acido citrico vanno versati nella vaschetta dell’ammorbidente e si usano in soluzione al 10%: 100ml a lavaggio. Se siete in difficoltà nel reperire l’acido citrico sappiate che è in vendita anche su Amazon ai seguenti link : acido citrico anidro , acido citrico monoidrato.
Smacchiatori inutile dire che le cose di uso quotidiano saranno da smacchiare frequentemente per questo è importante prestare molta attenzione al prodotto che utilizziamo. Gli smacchiatori tradizionali sono composti da agenti chimici spesso aggressivi che potrebbero irritare la pelle del bebè ma una soluzione più naturale c’è: nella mia, anche se breve esperienza, posso confermare che nella maggior parte dei casi strofinare sulla macchia (preferibilmente fresca) sapone di Marsiglia naturale usando una buona dose del buon vecchio olio di gomito sarà sufficiente a eliminarla 🙂
Altra risposta naturale ed ecologica al problema macchie è rappresentata dal percarbonato di sodio, una polvere bianca con proprietà smacchianti, sbiancanti e igienizzanti nonché anticalcare già a basse temperature. Nel caso di lavaggio in lavatrice basta aggiungerne un cucchiaio nella vaschetta del detersivo (sia per capi bianchi che colorati); la stessa quantità, diluita in acqua tiepida, può essere usata per mettere in ammollo di indumenti particolarmente sporchi (NB i capi colorati non devono stare in ammollo con percarbonato oltre i 60 minuti) oppure inserita nella vaschetta della lavatrice dedicata al prelavaggio. Le macchie più ostinate possono essere trattate direttamente con un po’ di polvere. Anche in questo caso, se siete in difficoltà nel reperirlo, potete trovare una buona scelta di marchi anche bio su Amazon.
Disinfettanti / Igienizzanti Numerose ricerche scientifiche imputano ad un eccesso di pulizia la costante crescita tra i bambini di fenomeni allergici e dermatiti: non entrando in contatto con germi e batteri i nostri piccoli rischiano di non sviluppare i necessari anticorpi. Va da sé quindi che, in situazioni normali, non è necessario igienizzare i capi del bebè: un lavaggio accurato è più che sufficiente per garantirgli la giusta igiene, meglio piuttosto concentrare la propria attenzione sul risciacquo, che deve assicurare l’eliminazione di ogni traccia di detersivo.
Stendere Magari non ci si pensa ma anche in questa fase possiamo intervenire, con alcuni semplici accorgimenti, per evitare che i tessuti dei più piccoli assorbano troppe sostanze chimiche:
- ritirare il bucato non appena è asciutto affinché non si depositi polvere dannosa per la cute;
- evitare, soprattutto nelle città, di lasciare il bucato all’aria aperta dalle 7.00 alle 10.00 del mattino e dalle 16.30 alle 20.00, ovvero in quelle fasce orarie in cui si registra una maggior presenza di gas di scarico e polveri nocive.
Stirare Fortunatamente, almeno per me che non amo farlo (!), non tutti i capi del corredino hanno bisogno di essere stirati ma per quelli che necessitano di questa operazione sono da evitare inoltre i prodotti per la stiratura che, non andando risciacquati, rimangono sul tessuto.
Che altro dire…i miei suggerimenti ecologici sono finiti ma rimango in attesa dei vostri…fatemi sapere 😉
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[…] La pelle dei bambini, si sa, è particolarmente delicata quindi perchè non coccolarla con capi di abbigliamento sicuri e privi di sostanze allergizzanti? Partendo dai capi più a stretto contatto con la pelle non è difficile reperire sul mercato body in lana e seta biologica, body in cotone biologico certificato o per lo meno body in cotone certificato Oeko Tex 100 e, nel caso in cui la stagione sia fredda, è meglio munirsi anche di cuffietta in cotone biologico; c’è chi li usa e chi no (io sono stata tra questi ultimi) ma se vi interessa esistono anche guanti antigraffio in cotone biologico! Se le vostre finanze ve lo permettono potete anche spaziare verso tutine in cotone biologico oppure optare per tutine in cotone certificato Oeko Tex 100. Non dimenticate che è bene lavare preventivamente tutto il corredino, trovate molte indicazioni al riguardo nel mio precedente post guida al lavaggio ecologico del corredino. […]