L’anno prossimo per me sarà il primo anno di Kakebo , una scelta che pondero da un po’ di tempo e che mi sembra bello condividire con voi perchè credo che possa essere un valido supporto per una vita all’insegna della maggior attenzione alla sostenibilità delle proprie scelte.
Il Kakebo è un semplice strumento al quale i giapponesi affidano le proprie finanze personali, una specie di agenda in cui registrare entrate ed uscite ma soprattutto un supporto per riflettere sulle proprie abitudini di spesa e di conseguenza migliorare la gestione delle finanze.
Ve ne parlo volutamente in questo periodo, a cavallo tra Natale e Capodanno, perchè è quello in cui molti di noi fanno buoni propositi per l’anno nuovo e tirano le somme su quanto portato a termine dei propositi dell’anno precedente. Risultato? Ci si rende magari conto che per carenza di metodo, autodisciplina e volontà si è concluso poco rispetto a quanto preventivato.
Il Kakebo fornisce un metodo strutturato per tenere traccia del modo in cui spendiamo il nostro denaro quindi se tra i vostri obiettivi per l’anno nuovo avete quello di migliorare la gestione delle vostre finanze io lo prenderei assolutamente in considerazione.
Vi va di capire perchè?
Cosa significa la parola Kakebo ? E in cosa consiste il Kakebo ?
I tre caratteri kanji che compongono la parola Kakebo (家計簿) significano letteralmente «libro dei conti di casa».
Il Kakebo è infatti una sorta di agenda che favorisce una visione di insieme delle proprie risorse economiche che difficilmente si riesce ad ottenere in altro modo, soprattutto nell’odierno mondo dei pagamenti per via elettronica che rendono la moneta molto più immateriale che in passato.
Il Kakebo guida infatti a mappare le entrate, categorizzare le uscite e fare dei bilanci settimanali/mensili…un’attività di controllo e riflessione che alcuni dicono consenta di spendere fino al 35% in meno in un anno!
Breve storia del Kakebo
Non tutti sanno che il Kakebo ha più di 100 anni di storia ed è legato alla figura di una donna rivoluzionaria: Hani Motoko.
Come mai rivoluzionaria? Nata in Giappone nel 1873 da una ex famiglia di samurai, Hani fu l’unica bambina del suo anno scolastico e fece parte della prima generazione di donne che ebbe accesso all’istruzione superiore. Divenne la prima giornalista giapponese, creò la prima rivista femminile del Giappone e fondò la Jiyu Gakuen ovvero una scuola femminile privata che promuoveva la libertà, l’identità, l’indipendenza e l’autocoscienza della donna.
Sulle pagine della propria rivista Fujin no Tomo (La compagna della donna), un periodico dedicato all’economia domestica, incoraggiava le lettrici a prendere nota di entrate, spese e risparmi, promuovendo il controllo quotidiano del flusso economico della famiglia e nel 1904 decise di lanciare sul mercato il primo Kakebo.
Fu subito un grande successo, che culminò nel periodo di tremende ristrettezza economiche dovute alla guerra, quando l’idea che il Kakebo potesse consentire importanti risparmi ne favorì una diffusione generalizzata, in tutte le classi sociali.
Ad oggi in Giappone tutti usano il Kakebo, anche i bambini, che ne possiedono uno adatto a loro perchè in famiglia e nelle scuole si impara fin da piccoli a tenere nota delle entrate e delle spese.
Ed anche a noi questa consuetudine non suona così strana perchè almeno fino agli anni ’60-’70 anche le nostre nonne / bisnonne tenevano un quadernino su cui annotavano le entrate e le uscite per gestire la contabilità domestica.
Naturale quindi che l’uso di questo semplice ed utile strumento abbia trovato terreno fertile anche in Italia quando, indicativamente dal 2014, Vallardi ha iniziato a pubblicare l’edizione in italiano.
Perchè scegliere di usare il Kakebo
La nostra è l’era delle carte di credito, dei pagamenti tramite cellulare, degli acquisti con un semplice click, dello stipendio che arriva direttamente sul conto corrente…tutti fattori che tendono a far perdere (almeno per me è così) la percezione del reale flusso di denaro nel portafogli.
Se una volta avevamo il denaro contante e il vederlo calare nel portafoglio era già di per sè un modo per monitorare le uscite ora, con le molteplici modalità di pagamento elettronico, non è più così e tenere traccia del dettaglio delle proprie spese con il solo estratto conto è limitante.
La mia impressione, con il passare del tempo, è un po’ quella di stare perdendo la mia capacità di risparmiare e mi ritrovo nella riflessione del sociologo Francesco Mattioli [1], anche se cerco continuamente di sfuggire al meccanismo che descrive:
Che la gente abbia perso, oggi, la capacità di risparmiare dipende soprattutto dal fatto che gran parte delle spese non sono “di sopravvivenza», ma sono, piuttosto, «di status». Questa non è solo la società dei consumi, ma anche la «cultura» dei consumi: un modo di essere che incide direttamente sulla condizione psicosociale dell’individuo.
Siccome quel che ci fa paura è, oggi, essere ignorati, essere considerati “indietro”, insomma, sentire il nostro io deprezzato, l’esibire consumi di status che ci distinguano, o che ci confermino “in”, è fondamentale per il nostro equilibrio psichico e sociale. Questo, che si tratti di telefonini, scarpe, prosciutti o automobili.
Ecco che in questo contesto io sto iniziando a sentire l’esigenza di uno strumento come il kakebo per monitorare con metodo le mie spese, verificare se faccio acquisti superflui o di “status” e magari riuscire anche a risparmiare di più.
Chi lo utilizza da tempo individua nell’uso del Kakebo 5 indubbi vantaggi:
- Ordine : fornisce un unico posto in cui riordinare le spese in modo semplice e sistematico.
- Controllo : guida alla classificazione delle spese quotidiane in funzione della necessità e quindi rende in un primo step capaci di capire come si spende ed in un secondo step in gradi di controllare le spese.
- Autodisciplina : annotare a mano, nero su bianco, tutte le spese effettuate, innesca una sorta di condizionamento psicologico che a lungo andare fa desistere dagli acquisti inutili, incentivando l’autodisciplina.
- Risparmio : aiutando ad individuare le voci più critiche di spesa ed incentivando l’autodisciplina tende a far ottenere un risparmio che può arrivare fino al 20-30%.
- Serenità : una gestione controllata delle spese ed il risparmio che ne consegue danno maggior sicurezza e fiducia nelle proprie capacità, oltre a favorire una riduzione dello stress e la tranquillità dell’anima.
Alla luce di queste riflessioni non stupisce il fatto che i giapponesi considerino il Kakebo come uno strumento che favorisce la pace dell’anima e libera energie mentali oltre che come un aiuto per conoscere se stessi, per verificare quali siano, secondo la propria visione del mondo, le «cose importanti».
Inoltre, come spiega Viviana Federici di Martorana [1], pedagogista esperta di scrittura:
Quello che colpisce è l’invito alla riflessione, pratica ormai sconosciuta, che conduce a fare scelte ponderate. Compilare a mano uno schema prevede l’uso della penna: l’atto scrittorio invita al pensiero, partendo proprio dalla gestione dello spazio-foglio e dalla sua compilazione, che richiede un tempo che può diventare rito quotidiano.
Alcune edizioni del Kakebo poi riportano anche utili consigli, di una saggezza tutta orientale, per evitare acquisti inutili (ad esempio, Aspettare un mese prima di comprare una cosa che ci piace: se davvero è necessaria, anche dopo un mese continueremo a sentirne l’esigenza diversamente avremo tenuto in tasca i nostri soldi) oppure flow chart per innescare riflessioni.
Come si usa il Kakebo & trucchi per ottenerne il massimo
Come già accennato prima, il kakebo permette di monitorare giorno per giorno la contabilità domestica e di fare analisi settimanali / mensili /annuali sul come si spende il proprio denaro.
Il presupposto per raggiungere questo risultato è l’utilizzo continuato e strutturato, adesso vediamo come.
Inizio del mese e calcolo del budget mensile con Kakebo
Le prime cose da fare all’inizio del mese sono:
- Elenco delle entrate
- Elenco delle uscite fisse ovvero delle spese che ricorrono mese per mese (ad es. affitto o rata di mutuo, tariffa forfettaria telefono fisso e/o mobile, abbonamento ai mezzi pubblici, quota palestra, rate varie etc). Per le uscite fisse ma con importo dipendendente dal consumo (ad es. acqua, luce, gas) si può inserire una stima considerando una media della spesa nei mesi precedenti.
- Definizione dell’obiettivo di risparmio: questo passo è facoltativo nel senso che si può scegliere in anticipo la somma da mettere da parte e cercare di dimenticarsi della sua esistenza facendo il possibile per non consumarla con le spese settimanali oppure si può semplicemente calcolare il risparmio a consuntivo.
La disponibilità di denaro per il mese sarà quindi data da Entrate – Uscite fisse – Obiettivo di risparmio.
Stimolante e quindi a mio parere da applicare il fatto di darsi degli obiettivi mensili e di annotare, ripromettendosi di seguirli, i piccoli accorgimenti che si intendono applicare per abbandonare eccessi o altre cattive abitudini di consumo.
Il diario delle spese con Kakebo
Il cuore della buona riuscita dell’uso del Kakebo è la costanza nel registrare quotidianamente le spese effettuate, suddividendole nelle 4 categorie:
- Sopravvivenza (ovvero spese di prima necessità).
- Optional.
- Cultura e tempo libero.
- Extra e imprevisti.
Rientrano nella sopravvivenza (o spese di prima necessità) tutte le uscite abituali ed indispensabili per la conduzione deiila vita individuale e di famiglia:
- Supermercato: generi alimentari, prodotti per la pulizia e la cura del corpo e della casa etc.
- Altri alimentari: spesa al mercato rionale, panettiere, pescheria, fruttivendolo etc.
- Farmacia: medicinali, integratori, prodotti specifici etc.
- Figli: alimenti per bambini, pannolini, materiale scolastico, abbigliamento etc.
- Trasporti: biglietti dei mezzi pubblici, pedaggi, carburante etc.
- Animali domestici: cibo, spese veterinarie, toelettatura etc.
- Ricariche del cellulare (se non si ha un abbonamento fisso).
Rientrano negli Optional i costi delle attività e degli acquisti che sono legati al tempo libero e gli sfizi:
- Shopping (adulti): abbigliamento, scarpe, accessori, abbigliamento sportivo etc.
- Cosmetica: trucchi, creme, smalti per le unghie, profumi etc.
- Tabacco o sigaretta elettronica.
- Taxi.
- Ristoranti e take away: pranzi o cene fuori, pizze, focacce, hamburger, kebab e stuzzichini vari.
- Bar: caffè, cocktail, aperitivi.
- Pasticceria.
- Discoteca e attività ricreative in genere.
Rientrano nella voce Cultura tutte le attività e gli oggetti che non servono al mero intrattenimento ma che portano ad un arricchimento intellettuale:
- Libri e giornali.
- Musica: CD, canzoni e video.
- Film: DVD, cinema, streaming etc.
- Spettacoli: concerti, teatro, festival etc.
Rientrano negli Extra le spese episodiche e straordinarie, gli oggetti e servizi di lunga durata e/o gli imprevisti:
- Regali: anniversari, festività, compleanni.
- Spese mediche: visite ed esami, etc.
- Baby sitter: se non rientra nei costi fissi.
- Riparazioni: elettricista, idraulico, meccanico, imbianchino etc.
- Elettronica: computer, cellulare, televisione, fotocamera, impianto stereo etc.
- Arredamento e casalinghi: mobili, elettrodomestici, utensili per la cucina, biancheria per la casa, attrezzi, ecc.
- Viaggi di piacere: trasporto, alloggio, vitto etc. (se si viaggia spesso questa voce potrebbe essere spostata tra gli Optional).
Credo che il bello di questa fase sarà quello di avere un chiaro e aggiornato panorama di quanto rimane del budget personale mensile (cosa che già di per sè aiuta a contenere le spese inutili) e la possibilità di analizzare le categorie su cui si spende di più decidendo eventualmente di intervenirvi con le forbici.
Il bilancio di fine mese con Kakebo
Nel Kakebo quello del fine mese è il momento della verità in cui si capisce quanto e se si è riusciti a risparmiare e si riflette sul raggiungimento (o non raggiungimento) degli obiettivi che ci si era posti. Fondamentale il confronto tra il budget iniziale che si era ipotizzto e il saldo delle spese settimanali oltre che il il calcolo delle spese mensili per categoria che è la base per i grafici di bilancio annuale e la definizione di obiettivi di lungo termine nell’anno successivo al primo.
Consigli per un’efficace tenuta del Kakebo
Il Kakebo è uno strumento efficace se utilizzato con precisione e regolarità altrimenti credo che rischi di trasformrsi in uno strumento praticamente inutile.
Per questo motivo ho pensato di raccogliere qui una serie di consigli utili per mantenerlo vivo nel corso del tempo e per non fare eccessiva fatica nel compilarlo:
- Stabilire un momento della giornata fisso in cui registrare le spese giornaliere, l’ideale può essere a mio parere la sera prima di andare a dormire o al massimo la mattina successiva mentre si fa colazione. NON pensare di registrare in un colpo tutte le spese della settimana perchè la memoria è labile e le ricevute si perdono in giro (almeno per me è così).
- Decidete come trattare il saldo della carta di credito e fatelo sempre allo stesso modo, mese per mese. La maggior parte di noi ha una carta di credito a saldo mensile, saldo che avviene in una data solitamente posta all’inizio del mese successivo. Si può quindi decidere di metterli tra le spese fisse del mese successivo (come se fosse una rata) o come spesa extra nel giorno del saldo stesso…qualunque scelta è buona, l’importante è essere coerenti nel corso dei mesi in modo tale da poter tirare delle somme lineari a fine anno.
- Trattate i pagamenti fatti con il bancomat e con un’eventuale carta di debito come se fossero spese fatte in contanti ovvero registrateli nel diario settimanale nel giorno stesso in cui avete sostenuto la spesa.
- Fate attenzione a come suddividete le settimane “a cavallo” dei mesi: perchè il sistema di calcolo si mantenga regolare è meglio considerare le settimane “a cavallo” dei mesi o interamente in quello che precede o interamente in quello che segue. In questo modo si contabilizzano le uscite su settimane complete e si può eventualmente dedicare un po’ del tempo libero della domenica per riprendere il passo con qualche registrazione rimasta indietro.
Guida alla scelta del Kakebo
Se desiderate far entrare il Kakebo nella vostra vita le opzioni che potete percorrere sono davvero tante e fondamentalmente tutte abbastanza economiche:
- acquistare una delle varie edizioni cartacee (solitamente scontate del 10-15% e quindi ad un prezzo che si aggira attorno ai 10€.
- percorrere la strada del fai da te ad costo quasi nullo cercando un valido template di Kakebo excel o Kakebo pdf online.
Qui cerco di riepilogarvi le varie soluzioni a vostra disposizione e di aiutarvi nella scelta.
Kakebo cartacei già pronti
Il libro dei conti o Kakebo di Motoko Hani è da alcuni anni disponibile in versione cartacea anche in italiano; l’edizione più fedele all’originale è quella edita da Vallardi che ha il pregio di essere ben organizzata e spaziosa: A caratterizzarla il fatto di essere annuale e quindi con tutte le date già inserite, cosa che alcuni ritengono un difetto ma che io ad esempio trovo comodo.
Kakebo – Il Libro dei Conti di Casa – 2020
Il metodo giapponese per imparare a risparmiare
Vallardi
€ 12,90
|
Varie le edizioni “perpetue” ovvero con mesi/date da compilare e quindi iniziabili in qualunque momento dell’anno senza sprecare pagine.
Kakebo – L’Agenda dei Conti di Casa per Risparmiare
Giunti Demetra
€ 12,00
|
|
Kakebo – Quaderno dei Conti di Casa per gestire senza stress le spese
Ultra
€ 12,90
|
Tra queste spicca per originalità la versione di Kakebo perpetuo proposta da Altraeconomia che, oltre ai classici concetti di risparmio, aggiunge un focus su ecologia e stili di vita sostenibili. Il suo obiettivo non è solo quello di aiutare a risparmiare ma anche di far riflettere sulle abitudini di acquisto e guidare a scegliere uno stile di vita quotidiano più sobrio ed ecologico, “risparmiando” non solo denaro ma anche l’acqua, l’aria, le risorse naturali, il tempo. A differenziarlo da altri la presenza, in apertura di ogni mese, di un saggio scritto da esperti di economia sociale e solidale in cui si affronta in ottica green un tema legato all’economia domestica (ad es. consumi etici, gestione del denaro, cibo buono pulito e giusto, turismo responsabile).
L’Eco Kakebo – Come risparmiare in modo ecologico e solidale
Altreconomia
€ 12,90
|
Sono stati addirittura creati Kakebo studiati per contesti specifici:
- Kakebo da viaggio : pensato per gestire al meglio le spese di viaggio e godersi le vacanze, ha un formato piccolo e leggero e tanti contenuti extra (check list per fare i bagagli in base al tipo di viaggio, visual dictionary per cavarsela anche nei paesi di cui non si sa la lingua, pagine speciali per il follow up).
- Kakebo Bebè : declinato per le famiglie in cui è appena arrivato un bebé vuole aiutare a controllare e a gestire le spese in modo funzionale e senza sprechi – obiettivo: non spendere una fortuna pur senza far mancare nulla al neonato. Contiene categorie di spesa specifiche per il bambino (pannolini, salviette igieniche, latte, pappe, abbigliamento etc) , consigli pratici per pianificare/contenere le spese e lista degli acquisti indispensabili.
Kakebo fai da te
Sono stata indecisa sul se procedere con una soluzione fai da te di Kakebo o se acquistarlo già pronto ed alla fine ho optato per la comodità ma se dovessi ripensarci per l’anno prossimo so già cosa farei: investirei su un buon raccoglitore ad anelli fatto per durare e stamperei uno dei template che ho già trovato.
A livello di raccoglitore ad anelli la soluzione che mi sembra ottimale è quella del Clipbook Filofax formato A5: colorato, resistente, ha il vantaggio di un’apertura piatta completa e di poter essere ripiegato su se stesso. E’ possibile anche acquistare un elastico per chiuderlo.
Per quanto riguarda la perforatrice invece possiedo già una Rapesco a 6 fori e non la cambierei per nulla al mondo pertanto mi sento di consigliarla anche a voi se vi serve.
Kakebo pdf : ecco i migliori e dove trovarli
Ho scandagliato il web alla ricerca di Kakebo pdf in italiano e a mio parere i migliori sono quelli che vi elenco qui:
- Blog Nuove Abitudini : a questo link propone un template minimal nei toni del bianco-grigio che comprende piano mensile entrate/uscite, riepilogo settimanale spese per categoria, riepilogo di fine mese, grafici con andamento spese per categoria.
- Blog Quasi Organizzata : a questo link propone un template nei toni del bianco-rosa comprensivo di piano mensile entrate/uscite, riepilogo settimanale spese e riepilogo di fine mese.
- Blog Scuolainsoffitta : a questo link propone un template semplificato con riepilogo spese per categoria trimestrale.
- Confartigianato Imprese di Varese : a questo link propone un template un po’ più serioso dei precedenti, nei toni del grigio e del verde.
Potete stamparne uno solo oppure fare un mix. Ad esempio io sceglierei quello di Quasi Organizzata per il colore ma gli aggiungerei il template dei grafici con andamento spese per categoria di Nuove Abitudini.
Kakebo excel : ecco come farlo
Personalmente non sono molto attratta dai template Kakebo excel perchè se è vero che da una parte semplificano notevolmente il lavoro di calcolo dall’altra è innegabile che allontanano dall’uso di carta e biro e dall’atto di riflessione che questo comporta.
Ho provato a cercare qualche template di Kakebo excel già fatto dato che qualcuno di voi me l’ha chiesto ma in italiano non ho trovato nulla; nel caso vogliate provare a farvelo da soli credo però potranno esservi utili le indicazioni riportate in questo articolo.
Con questi spunti direi di aver esaurito tutto quello che mi sembra possa essere utile per chi si approccia all’uso del Kakebo per la prima volta e deve decidere come applicarlo.
Se avete altri spunti o suggerimenti non esitate a postarli nei commenti e li utilizzerò per integrare l’articolo.
Buon Kakebo a tutti!
Questo post contiene link affiliati. Se ti è stato utile e desideri contribuire al mantenimento di questo blog, puoi effettuare acquisti tramite il mio link. A te non costa nulla di più ed io ricevo una piccola commissione sulla tua spesa. |
Fonti:
- Foto di Motoko Hani – qui
- Storia del Kakebo – Kakebo Vallardi + La Stampa.
- Citazioni [1] – La Stampa.
- Flow Chart “To save or to spend” –
Nadia dice
Adoro il Kakebo 😍 io ne ho acquistato uno tempo fa molto particolare, prodotta qui in Italia. Una versione che ti da consigli sul risparmio ecosostenibile. Se vi interessa la versione in questione è quella del brand Konobooks.