Settembre è arrivato e ormai mancano davvero pochi giorni al fatidico suono della campanella. Quest’anno non è ancora il mio turno ma l’anno prossimo sarà anche per noi l’inizio di una nuova avventura, si perché Chiara farà il suo ingresso all’asilo! Non è il mio turno ma sono circondata da amiche che invece stanno affrontando questo passo (o quello successivo dell’inizio delle elementari) e che sono immerse fino al collo nelle inevitabili spese che ciò sta comportando…perfetto quindi il tema lanciato questo mese dal progetto #mammealnaturale, a cui partecipo già da diversi mesi : un rientro a scuola a costo zero è possibile?
Rientro a scuola : ma servono davvero tutte queste cose?
È questo il primo pensiero che mi salta alla mente quando in tv vedo passare gli spot a tema scuola…tante, tantissime linee di prodotto (dalle cartelle agli astucci, dai quaderni agli zaini tutti immancabilmente marcati con l’ultimo personaggio dei cartoni animati o supereroe di turno). Per non parlare dell’infinita gamma di merendine, snack, bevande zuccherate & co a fare loro da corredo.
Certo, se abbiamo una lista fornita dalla scuola che ci dice di dotare i nostri piccoli di un certo numero di cambi o grembiuli e determinati articoli di cancelleria sarà difficile riuscire ad arrivare a soluzioni davvero a costo zero ma qualche opzione per risparmiare (e al contempo ridurre il nostro impatto ambientale) è comunque a nostra disposizione.
Rientro a scuola a costo zero (o quasi): risparmiare sui capi di abbigliamento
Personalmente sono del parere che a scuola si debba andare comodi, con vestiti pratici, resistenti in una parola tali da non farci venire i capelli bianchi se, andando a ritirare i nostri bimbi dall’asilo, scopriamo che si sono rovinati: evitare brillantini, griffes o personaggi di moda permette di risparmiare almeno il 30% sui capi di abbigliamento nuovi; e se proprio ci riesce difficile resistere alle richieste dei nostri bambini…organizziamoci per andare a fare gli acquisti senza di loro!
Questo è un primo step per muoversi in modo un po’ economico ma per ridurre il nostro impatto ambientale in realtà dobbiamo spingerci un po’ più in là e magari decidere di fare un salto in uno dei tanti negozi di vestiti usati che stanno fiorendo un po’ ovunque: non è difficile trovare capi d’abbigliamento prossimi ad essere nuovi alla metà del prezzo di listino.
Ancora meglio se, qualche amico con figli un po’ più grandi dei nostri, si offre di prestarci i suoi abiti dismessi!
Rientro a scuola a costo zero (o quasi) : risparmiare sulla cancelleria
Le richieste dipendono da scuola a scuola ma mi pare di capire che, già a partire dalla scuola materna, possa essere richiesto di portare materiale vario di cancelleria come pennarelli, risme di carta, colla etc… Anche in questo caso spendere zero sarà impossibile ma nulla ci impedisce di risparmiare un po’:
- evitando ancora una volta griffes e personaggi alla moda;
- facendo gli acquisti in un centro commerciale anziché nella cartoleria sotto casa, magari muovendosi con un po’ di anticipo per approfittare di qualche offerta e facendo coincidere gli acquisti di articoli scolastici con una spesa che avremmo comunque dovuto fare;
- organizzandosi con gli altri genitori della classe per fare un acquisto di gruppo per spuntare un prezzo migliore per poi dividere la spesa.
Se poi ve la cavate bene con ago e filo (ahimè non è il mio caso) potete ad esempio risparmiare la spesa per l’acquisto di un astuccio lanciandovi nel fai da te con una di queste 20 idee per creare un astuccio…non è nemmeno necessario spendere per il tessuto se avete già in casa qualche ritaglio colorato o tessuto di recupero!
Rientro a scuola a costo zero (o quasi) : risparmiare sul set sacco porta-cambio, asciugamano, occorrente nanna
Anche questo è il regno delle mamme che se la cavano bene con filo ed ago ed hanno ritagli/tessuti di recupero a cui dare una seconda vita…le opzioni sono praticamente infinite ma se cercate qualche ispirazione vi consiglio questa bella bacheca pinterest che mostra le opere fatte da altre mamme 🙂 La rete poi è anche piena di tutorial gratuiti, ve ne lascio un paio che sembrano semplici anche per una frana come me : come fare una sacca di stoffa e consigli su come fare un sacco a pelo per il riposino pomeridiano.
Ma anche per chi, come me, non ha né le capacità né il tempo l’opzione costo zero è dietro l’angolo: chi la detto che dobbiamo comprare qualcosa di nuovo proprio per l’asilo invece di utilizzare quello che abbiamo già in casa?
Rientro a scuola a costo zero (o quasi): puntare su una merenda salutare ed economica
Non è così in tutte le scuole ma in alcuni casi la merenda è a carico della famiglia; ricorrere a merendine e succhi di frutta/the zuccherati è sicuramente l’opzione apparentemente più semplice per la mamma che lavora ma, a parte l’esborso economico giornaliero che comporta, non è molto sano per i nostri bambini.
Altrettanto semplice ma economico, salutare e dal minimo impatto ambientale è far portare ai nostri piccoli un frutto e sostituire la bottiglietta usa e getta con una borraccia piena d’acqua! 😉 Se poi nel weekend ci avanza un po’ di tempo possiamo anche pensare di fare una torta o dei muffin per i primi giorni della settimana.
Rientro a scuola a costo zero (o quasi): risparmiare sulla retta e sulle spese per l’istruzione
Sembrerà un consiglio banale ma le leggi sono in continuo movimento e con loro le spese che possono essere messe in detrazione nella dichiarazione dei redditi: fondamentale quindi, ogni anno, confrontarsi con il proprio commercialista per essere sicuri di approfittare di tutto ciò che ci spetta…è vero che gli importi che rientrano sono una minima percentuale della spesa sostenuta ma…meglio di niente, no?
Ah e ovviamente non dimenticarsi di presentare l’ISEE per tagliare la retta di asilo e nido alla fonte proporzionandola al reddito familiare!
Questi, nel mio piccolo, gli spunti per affrontare il rientro a scuola a costo quasi zero…attendo le dritte delle mamme più navigate di me per arricchire il mio contributo! 😉
Alessia dice
Grazie della citazione Daniela 🙂
Daniela Ferrari dice
Non c’è di che! 😉