Beatrice Mautino alias Divagatrice è una divulgatrice scientifica che apprezzo e che quindi ho pensato di far conoscere anche a voi.
Chi è Beatrice Mautino
Beatrice Mautino – classe 1978 – è laureata in Biotecnologie Industriali, ha un dottorato in Neuroscienze all’Università di Torino e un master in Comunicazione della Scienza.
Dopo essersi occupata di ricerca per alcuni anni ha intrapreso il percorso di giornalista e divulgatrice scientifica (o “divagatrice scientifica” come ama definirsi).
Nella sua attività online si occupa di diffondere informazioni sui cosmetici visti attraverso gli occhi della scienza e con una buona dose di sano spirito critico.
Come dice Beatrice Mautino stessa in un’intervista su Metis Magazine:
Ho iniziato ad occuparmi di questi temi perché mi sono resa conto, sebbene ci fosse tanta comunicazione sui cosmetici, che questa comunicazione era soprattutto di tipo pubblicitaria, promozionale, mancava un po’ di informazione critica e indipendente.
Ho cercato qualcosa di simile in Italia ma non ho trovato niente e ho deciso di occuparmene io.
In più i cosmetici sono un argomento trasversale che interessa ben o male un po’ tutti e quindi mi interessava non solo da un punto di vista giornalistico ma anche da un punto di vista educativo.
Sapevo che mi avrebbe permesso di raggiungere persone giovani, soprattutto ragazze che con la scienza generalmente non vanno tanto d’accordo. Mi è sembrata una bella sfida.
Come Beatrice Mautino contribuisce ad una corretta divulgazione dei temi correlati alla cosmesi
Beatrice Mautino inizia la sua attività online nel 2016, come curatrice del blog La ceretta di Occam su Le Scienze.
Uno spazio dall’intento piuttosto chiaro: andare alle basi del mondo della cosmetica, ragionare sulle formulazioni e sfatare qualche mito. Niente recensioni di prodotti, tutorial o consigli medici solo informazioni scientificamente supportate.
Nel 2018 pubblica un libro edito da Chiarelettere ” Il trucco c’è e si vede“. Obiettivo: svelare ai consumatori, spesso ignari, gli inganni e le bugie del marketing cosmetico accompagnandoli con utili consigli per difendersi.
Parallemente Beatrice Mautino è diventata molto attiva sui social. Le sue acute stories su Instagram le hanno valso più di 53.000 follower mentre il suo canale YouTube ne conta più di 47.000; ogni suo video colleziona decine di migliaia di visualizzazioni.
Nel 2020 torna in libreria con un libro edito da Chiarelettere : La scienza nascosta dei cosmetici. Obiettivo: indirizzare a scelte più consapevoli in campo cosmetico.
Il trucco c’è e si vede , il libro di Beatrice Mautino che consiglio a tutte le appassionate di prodotti per la bellezza
Uscito nel 2018, Il trucco c’è e si vede è scritto mettendosi dalla parte di chi entra in un negozio e vuole acquistare cosmetici efficaci e non dannosi senza essere ingannato dalla pubblicità.
L’idea di scriverlo nasce nella corsia di un supermercato, di fronte ad un flacone di sapone per mani bio dichiarato “senza sapone”.
Da qui la constatazione che – nonostante la miriade di informazioni in etichetta – le sue curiosità sul prodotto rimangono senza risposta. Sarà migliore dei detergenti da sempre usati? Quali sono i vantaggi di un sapone privo di sapone? Cosa sono gli Sles e perchè li hanno tolti? E che cosa hanno messo al loro posto? I bollini sono davvero una garanzia di qualità?
Un esempio che, se ci pensate, è lo specchio di situazioni vissute da noi stessi. Siamo sommersi dalle informazioni sui cosmetici: televisione e riviste ci bombardano di pubblicità mentre su internet ci imbattiamo continuamente in articoli che mettono in allarme su prodotti e ingredienti.
Nessuno si sognerebbe di dire che si parla troppo poco di cosmetici eppure paradossalmente, di quello che ci spalmiamo addosso sappiamo solo ciò che il marketing vuole farci sapere, ovvero poco e, soprattutto, non sempre qualcosa che sia in grado di aiutarci a scegliere in maniera consapevole.
Nello scrivere Il trucco c’è e si vede Beatrice Mautino parte dalla consapevolezza del fatto che nel nostro Paese c’è una lacuna da colmare: la quasi completa assenza di informazione scientifica e critica sui cosmetici.
E quindi prova a raccontare quello che le etichette non dicono.
Tra le sue pagine si trovano sia risposte alle tante domande che ci facciamo sui prodotti che usiamo ogni giorno che trucchi efficaci per difendersi da truffe e false promesse.
Lo stile è quello del giornalismo scientifico:
- informazioni verificate e riverificate con tanto di riferimento alle fonti per approfondire.
- nessuna recensione prodotto o consiglio per gli acquisti: lo scopo è fornire i mezzi per scegliere con consapevolezza il prodotto giusto per sé al prezzo che si è disposti a spendere.
Scorrendo i capitoli de Il trucco c’è e si vede si trova
- sviscerata la questione degli ingredienti al centro delle polemiche per la loro sicurezza (parabeni, solfati, siliconi etc).
- si incontrano donne imprenditrici che hanno costruito il settore cosmetico e scienziate che hanno lavorato per sfatare miti e fare chiarezza.
- ci si addentra nelle leggi per capire il percorso che deve fare un cosmetico per essere messo in commercio.
- si dissezionano le pubblicità alla ricerca di schemi e trucchi del marketing per evitare di cascare nei loro tranelli o almeno di farlo consapevolmente.
Tante le leggende e i miti sfatati e le promesse della cosmetica smontate perché a volte l’unica cosa sensata da fare è arrendersi di fronte all’evidenza che per certe cose non si possa davvero fare niente.
Ho letto questo libro prendendolo a prestito in biblioteca ma mi sono ripromessa di acquistarlo per averlo da ri-consultare in libreria.
Motivo? Ritengo che sia un manuale che insegna a smettere di credere in maniera acritica a tutto ciò che ci viene raccontato e ad iniziare a fare/farsi delle domande da consumatore critico, consapevole ed esigente : Chi c’è dietro? Chi è la fonte? Chi paga?
Ed a pretendere delle risposte sia da chi fa pubblicità che dalle aziende produttrici: chiedere conto di ciò che affermano (Quali sono i dati dell’efficacia di ciò che si afferma? Sulla base di quali prove è efficace il prodotto?) ed ottenere risposte chiare è un nostro diritto.
Vi consiglio Il trucco c’è e si vede ? Certamente, è un libro da avere perchè dopo averlo letto guarderete i cosmetici con occhi diversi.
La scienza nascosta dei cosmetici
A Il trucco c’è e si vede, nel 2020 ha fatto seguito un altro libro di Beatrice Mautino: La scienza nascosta dei cosmetici , una nuova inchiesta sul mondo colorato dei cosmetici.
Il senso di questo libro non è convincervi delle mie idee, ma mostrarvi tutto quello che ho imparato di questo mondo e perché credo, oggi, di operare scelte più consapevoli di un tempo.
Spero che possa accadere anche a voi. Buona lettura.
Beatrice Mautino
Sempre scritta con l’intento di fornirci i mezzi per arrivare da sole e da soli a scegliere i cosmetici migliori per le nostre esigenze.
Per sapere veramente se un cosmetico fa bene o male dobbiamo:
- informarci, partendo da fonti attendibili e verificate.
- ascoltare/leggere con occhio critico i messaggi del marketing della paura e gli articoli allarmistici che generano psicosi.
- prendere con le molle quello che dicono i guru.
- pretendere trasparenza ovvero appurare cosa c’è davvero dentro il prodotto di una grande marca, da chi e come viene fatto.
Ed il libro La scienza nascosta dei cosmetici ci fornisce un po’ la “cassetta degli attrezzi per farlo” , cercando di metterci nella condizione di scegliere in modo consapevole.
Cerca infatti di rispondere a queste e tante altre domande:
- Quali sono i test per garantire la sicurezza di un prodotto?
- Quali sono le differenze fra le varie tinture sul mercato?
- Posso tingere i capelli quando sono incinta?
- Com’è possibile che ci sia il piombo nei rossetti?
- Davvero le creme solari penetrano nel sangue?
- Che cosa significa ecobio? E i siliconi?
Non l’ho ancora letto ma è mia intenzione farlo al più presto.
Ditemi un po’…voi conoscevate già Beatrice Mautino ? Vi piacciono i suoi libri ed i contenuti web in generale?
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Sara dice
A me lei non piace affatto. Ho seguito a fatica qualche suo video su YouTube e l’ho trovata presuntuosa e saccente, nei toni, e piuttosto ovvia nei contenuti. Magari il suo lavoro riuscirà comunque ad aprire gli occhi a qualcuno, l’idea di base è sicuramente positiva