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Brodo vegetale per svezzamento: come conservarlo per evitare sprechi

Pubblicato il 27 Agosto 2015 da Daniela Ferrari · Ultima modifica: 17 Gennaio 2021

brodo vegetale per svezzamento

La sezione del blog dedicata allo svezzamento biologico, nonostante tutti i miei buoni propositi, langue da un po’, ci pensavo proprio domenica sera mentre inscatolavo il brodo appena fatto per congelarlo e – visto che recentemente mi sono trovata a rispondere ai dubbi di mia sorella sul come fare queste operazioni – mi sono detta: perché non scrivere un post di consigli sul come preparare e conservare il brodo vegetale per svezzamento?

Lo confesso subito: per quanto riguarda la preparazione del brodo vegetale per svezzamento non sono mai stata, nemmeno dal primo giorno, una integralista del “solo fresco, tutti i giorni” ; non perché io non creda nei benefici di questa strada ma semplicemente perché sono stata realista: non fa per me pulire e tagliare a cubetti verdura per preparare brodo fresco ogni giorno.

La mia scelta è quindi stata quella di preparare una base genuina, fatta in casa, con verdure di stagione provenienti principalmente dagli orti dei nonni e farne in abbondanza durante il weekend per poi congelarne una parte in singole porzioni da far utilizzare ai nonni all’ora di pranzo e da utilizzare io stessa per la cena una volta rientrata dal lavoro.

Il freezer è stato ed è tuttora per me un validissimo alleato, un ancora di salvezza per garantire la costante presenza in casa di una base sana per la pappa ed ottimizzare lo scarsissimo tempo a mia disposizione dovuto al fatto che sono una mamma lavoratrice a tempo pieno; il brodo conservato correttamente in congelatore infatti mantiene i suoi valori nutritivi intatti molto più a lungo di quanto accada al brodo conservato in frigo.

Brodo vegetale per svezzamento : quando si inizia a prepararlo?

Premesso che ciascuno è libero di fare come meglio crede e che è doveroso affidarsi alle indicazioni fornite dal proprio pediatra in generale le linee guida dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) raccomandano ad oggi di iniziare lo svezzamento dal 6° mese.
Si inizia introducendo la frutta (grattugiata o omogeneizzata) a merenda, per poi sostituire il pranzo a base di latte con il primo brodo vegetale per svezzamento e, ad un mese di distanza, si inizia a sostituire anche la cena con la pappa a base di brodo vegetale.

Brodo vegetale per svezzamento : cosa ha di speciale rispetto al brodo di tutti i giorni?

La differenza fondamentale è l’assenza di sale: i nostri piccoli avranno tutto il tempo di abituarsi ed arrivare ad abusare del sale quindi meglio tenerglielo lontano il più a lungo possibile.
La seconda differenza fondamentale è il numero e il tipo di verdure utilizzate: si inizia con 2 massimo 3 verdure di base (carota, zucchina e patata o sedano) e se ne aggiunge una alla volta, ogni 3-4 giorni; dal solo brodo filtrato si passa poi alla progressiva aggiunta di verdure passate col passaverdure per rendere la pappa più completa.
Il web è pieno di tabelle di consigli sulla sequenza corretta di introduzione delle verdure nel brodo vegetale per svezzamento in base al loro grado allergizzante quindi non mi soffermo su questo ma se ne avete bisogno potete consultare QUI.

Brodo vegetale per svezzamento : come scegliere le verdure perché sia più sano

Le verdure da utilizzare per la preparazione del brodo vegetale per svezzamento dovrebbero essere:

  • freschissime (lo sapete che più le verdure stanno in frigo, più perdono vitamine?),
  • di stagione (gli ortaggi coltivati in serra contengono più nitrati),
  • preferibilmente bio o per lo meno a lotta integrata (i neonati ed i bambini sono particolarmente sensibili agli effetti nocivi dei prodotti chimici di sintesi e le verdure da coltivazione biologica/lotta integrata contengono indubbiamente meno residui chimici).

Perché è meglio evitare di far assumere molti nitrati ai neonati in svezzamento?
I nitrati di per sé non sono tossici ma nell’organismo possono trasformarsi in nitriti che, attraverso una serie di reazioni in ambiente acido diventano nitrosammine (cancerogene) oppure possono legarsi all’emoglobina al posto dell’ossigeno, ostacolando così l’ossigenazione del sangue.

Per limitare la presenza di nitrati nel brodo vegetale per svezzamento è bene evitare di utilizzare per le prime pappe le verdure a foglia (ad es. spinaci, bietole, lattuga) perché tendono ad accumulare maggiormente i nitrati presenti nei fertilizzanti e – quando si inizia ad introdurle – evitare di utilizzare le foglie più esterne; è bene inoltre evitare se possibile di utilizzare ortaggi coltivati in serra che ne contengono un quantitativo maggiore.

Brodo vegetale per svezzamento : come prepararlo

Come vi accennavo all’inizio io normalmente preparo un quantitativo di brodo che mi permetta di stare tranquilla per circa una settimana e lo faccio con le debite proporzioni su quella che è la ricetta base per fare 3-4 porzioni:

  • 1,2 L di acqua oligominerale adatta all’infanzia (trovate tutte le caratteristiche che dovrebbe avere in questo mio post sull’acqua per neonati)
  • 2 piccole patate
  • 2 piccole carote
  • 1 pezzetto di sedano

Il procedimento per preparare il brodo vegetale per svezzamento è molto semplice:

  • Lavare bene e pulire le verdure per poi tagliarle a pezzetti (parte del lavoro più impegnativa in termini di tempo); soprattutto all’inizio quando si utilizza solo il brodo filtrato senza verdure passate è bene tagliare le verdure in piccoli pezzi in modo che cedano maggiormente all’acqua di cottura le vitamine ed i sali minerali in esse contenute.
  • Cottura con pentola a pressione: versare l’acqua nella pentola a pressione, aggiungere le verdure e chiudere il coperchio; dal fischio abbassare la fiamma e continuare la cottura per 20 minuti.
  • Cottura in pentola normale: versare l’acqua in una pentola normale, aggiungere le verdure e far bollire il tutto a fuoco basso per circa 1 ora.

Brodo vegetale per svezzamento : come conservarlo in frigorifero

L’ho fatto poche volte perché tendenzialmente preferisco congelarlo ma quando mi è capitato ho lasciato che raffreddasse poi l’ho travasato in una bottiglia di vetro assieme ad un po’ di passato dopodiché, ad ogni uso scuotevo la bottiglia ed utilizzavo la quantità che mi serviva; lo svantaggio di questa soluzione è che il brodo dura solo 2 max 3 giorni.

brodo vegetale per svezzamento congelamento

Brodo vegetale per svezzamento : come congelarlo e come conservare le verdure passate

Come vi anticipavo questa è la soluzione che ho applicato allo sfinimento sia perché più adatta alle mie esigenze che perché mi ha consentito minori sprechi.
Ora che Chiara è grande il problema dello spreco è relativo: ormai so qual è la quantità di minestra che mangia quindi quando il brodo è raffreddato verso in un vasetto con tappo (fantastici per quest’uso sono per me i vasetti Via dell’Avent) la quantità di brodo desiderata, aggiungo qualche cucchiaio di passato, chiudo et voilà il gioco è fatto…basta etichettare il vasetto con data e contenuto e il lavoro è finito.

Ma all’inizio, quando Chiara più che mangiare la pappa si limitava ad assaggiarla, questa soluzione non è stata la migliore perché era praticamente impossibile indovinare la quantità che avrebbe mangiato ed a ogni pasto ribollivo dalla rabbia per lo spreco di brodo, verdura, farina etc, etc…

Come ho risolto? Molto semplice: anziché fare vasetti dalla quantità di brodo e verdura prestabilita mettevo sia il brodo che la verdura in contenitori da cubetti di ghiaccio ed una volta solidificati li riponevo in sacchetti che poi chiudevo accuratamente.
Così ogni volta, a seconda del suo appetito/stato di salute/difficoltà a fare la p*p*, potevo decidere la quantità di brodo/verdura da usare limitando al minimo lo spreco di cibo ☺
Non solo, avendo letto che se i bambini da piccoli assaggiano la verdura separatamente è molto più probabile che piaccia loro da grandi, passavo separatamente i vari tipi di verdura e conservavo i cubetti in sacchetti separati così di giorno in giorno potevo anche offrirle l’alternanza di sapori ☺

brodo vegetale per svezzamento congelare passato

Se i normali contenitori per cubetti di ghiaccio che ho utilizzato io non vi convincono perché aperti superiormente, potete acquistare a prezzo abbastanza contenuto (circa 6€) degli appositi set con coperchietto di chiusura tipo quelli Clevamama o Baby Yummy.

Brodo vegetale per svezzamento : quanto a lungo si conserva e come scongelarlo

Il brodo vegetale congelato può essere conservato fino a circa 3 mesi, oltre questo periodo scade, ecco perché è importante riporlo indicando la data di congelazione.

Il metodo migliore per scongelare il brodo vegetale non è quello di farlo scongelare a temperatura ambiente, il motivo è presto detto: così facendo la zona superficiale si scongela prima di quella interna e prima che l’intero blocco sia completamente sciolto si sarà formata una discreta carica batterica!

Le soluzioni alternative più sicure sono quattro:

  • Spostare il contenitore dal freezer al frigo e lasciarlo scongelare per qualche ora,
  • Scaldare il brodo nel forno a microonde,
  • Scaldare il brodo a bagno maria,
  • Scongelare il brodo direttamente in cottura, mettendo il blocco di brodo congelato in un pentolino e facendolo sciogliere a fiamma bassa (metodo da me più utilizzato).

Da tenere bene a mente che il brodo scongelato non può essere nuovamente congelato, deve essere consumato entro un giorno.

Spero che questi miei consigli di preparazione, gestione e limitazione dello spreco del brodo vegetale per svezzamento vi siano stati utili, se ne avete altri da aggiungere non esitate…i commenti sono a vostra disposizione proprio per questo scopo! ☺

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Questo post nasce da una vera conversazione e collaborazione con Findus su own your conversation
Photocredit : immagine pentola brodo Morguefile
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Archiviato in:Neonato (0-3 anni), Puericoltura, Svezzamento Naturale Contrassegnato con: post sponsorizzato

Daniela Ferrari

Daniela è l'ideatrice di Going Natural, dove racconta la sua transizione verso una vita più sostenibile ed ecologica attraverso articoli sulla gravidanza, la cura naturale dei bambini e recensioni dei prodotti naturali/biologici che usa sia per sè e i suoi familiari che per la cura della casa.

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Commenti

  1. Rino dice

    Aprile 13, 2016 alle 7:54 pm

    Questo mese parte la migliore occasione per fare una spesa intelligente comprando i migliori prodotti sul mercato. Se sei lungimirante e guardi affondo puoi anche arrivare a fare la spesa a costi azzerati.

    Rispondi
  2. corrado C dice

    Aprile 20, 2016 alle 8:51 pm

    Vuoi comprare il Natura Bio – Olio Extravergine di Oliva Biologico? vai su

    Rispondi
  3. Claudia dice

    Novembre 30, 2017 alle 5:59 pm

    Ciao, molto interessante il tuo articolo, specie per chi come me sta cominciando ora a preparare le prime pappe. Il problema è che temo di sbagliare qualcosa perché facendo bollire l’acqua per un’ora, da un litro si riduce a 160 ml circa…Quindi non ho modo di conservarlo…sapresti dirmi dove sbaglio? Forse devo ridurre i tempi o lasciare su il coperchio?

    Rispondi
    • Daniela Ferrari dice

      Novembre 30, 2017 alle 10:01 pm

      Ciao Claudia, io l’ho sempre preparato lasciando su il coperchio altrimenti evaporava troppo. Prova così.

      Rispondi

Trackback

  1. Svezzamento biologico...aiuto da dove inizio?! ha detto:
    Gennaio 13, 2021 alle 11:35 pm

    […] preferendo offrire a Chiara della frutta fresca grattugiata ed ho sempre preparato in casa il brodo vegetale per poi congelare le porzioni in eccesso rispetto all’utilizzo immediato. Il biscottino? […]

    Rispondi

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