Adottare uno svezzamento biologico è una scelta che coinvolge un numero sempre più crescente di famiglie ma non è per niente facile orientarsi tra i messaggi fuorvianti del mercato e le indicazioni di pediatra, famigliari e conoscenti…vediamo assieme come cavarsela!!
Sembra ieri la nascita di Chiara e invece, anche se il latte continua ad essere il suo alimento preferito, siamo già da tempo in fase di svezzamento! In tutta onestà non me la sono sentita di seguire l’autosvezzamento ed ho optato per uno svezzamento tradizionale indirizzandomi, ove possibile, sull’utilizzo di alimenti biologici e quindi di fatto stiamo seguendo uno svezzamento biologico. Per me si è trattato di una scelta facile e naturale ma non altrettanto facile e naturale è stato riuscire ad identificare i prodotti giusti, il punto vendita con il miglior rapporto assortimento/ qualità/prezzo e magari anche vicino a casa!
Anche se l’argomento non è ancora dei più diffusi, di grande supporto mi è stato come sempre internet (ho trovato su alcuni blog non solo articoli interessanti ma anche ricette utili), alcuni libri cartacei e una dose quasi infinita di pazienza nello “spulciare” i siti e le liste ingredienti dei marchi in commercio per individuare quali fossero quelli più aderenti alle linee guida che mi sono posta e quindi, come spesso accade, mi sono detta: perché non condividere con voi questa fatica?!
Con questo post cercherò quindi di fare un po’ di chiarezza su cosa sia lo svezzamento biologico e sul perchè valga la pena sceglierglielo, vi darò qualche spunto di libri interessanti da leggere e di “strumenti del mestiere” (pochissimi) che può essere è utile non farsi mancare.
Svezzamento biologico (e non): da quando si inizia?
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sostiene l’allattamento esclusivo dalla nascita fino ai 6 mesi pertanto indica i 6 mesi come periodo idoneo ad iniziare l’alimentazione complementare (perchè è così che si dovrebbe chiamare, non svezzamento). esclusivamente di latte materno fino al 6° mese di vita. Un ulteriore modo per confermare che se il latte della mamma è sufficiente, è il miglior nutrimento per un bimbo.
Nonostante ciò, a seconda del pediatra, può venire consigliato di iniziare lo svezzamento tra il 4° e il 6° mese.
Svezzamento biologico: perchè sceglierlo?
Gli ultimi studi in materia di alimentazione e salute confermano che la salute di un adulto dipende da come è stato alimentato da piccolo e in particolare che è possibile stabilire un rapporto tra il sistema di alimentazione adottato nei primi anni di vita ed il metabolismo e quindi lo stato di salute in età adulta! Ovvio quindi che la qualità dell’alimentazione durante lo svezzamento sia di grande importanza per difendere non solo la salute del nostro neonato ma anche quella dell’adulto che diventerà!
L’alimentazione inizia quindi ad essere considerata come uno dei principali fattori di prevenzione ed è per questo che, fin dalla gravidanza, il consiglio che noi mamme riceviamo è quello di orientarsi verso il consumo di alimenti di qualità biologica e di adottare una sana alimentazione.
Lo stesso consiglio si ripete poi quando il pediatra ci consegna il piano dello svezzamento per il nostro piccolo, magari non lo chiama direttamente così ma quello che di fatto ci sta consigliando è uno svezzamento biologico…e come dargli torto? Se pensiamo all’organismo in pieno sviluppo del neonato, non viene spontaneo anche a noi stessi pensare che il meglio per lui sia un’alimentazione basata sul consumo di alimenti integri, vitali e bio-compatibili, non trattati chimicamente, senza additivi e OGM, in una parola biologici?
A ben vedere poi optare per uno svezzamento biologico non significa solamente abituare i nostri piccoli a preferire alimenti naturali/poco artefatti e biologici ma al contempo ri-educare noi stessi…cosa volere di più?!
Il significato che io ho dato a svezzamento biologico
Per quanto riguarda il nostro cammino attraverso lo svezzamento biologico le scelte che ho fatto sono state le seguenti:
- Frutta e verdura di stagione dagli alberi da frutto/orto dei nonni o biologica: sì, ebbene sì, sono una delle privilegiate che ha i nonni di entrambe le parti appassionati di orticoltura e con qualche albero da frutto quindi non è stato difficile per me reperire frutta e verdura che non fossero state sottoposte a trattamenti ed utilizzarle per preparare la merenda e il brodo vegetale. Se voi non avete la stessa fortuna non temete perché trovare frutta e verdura biologica nei supermercati non è più un miraggio ed ora esistono anche numerosi servizi di consegna a domicilio. Durante i viaggi o le merende fuori abbiamo utilizzato puree di verdura ed omogeneizzati di frutta biologici con grande attenzione a sceglierne di senza zuccheri.
- Farine biologiche: anche in questo caso non penso che troverete grosse difficoltà perché ormai molti supermercati hanno linee di farine biologiche per svezzamento (mi vengono in mente Coop ed Esselunga ma anche i discount come Eurospin e Todis). Se preferite rivolgervi ai marchi più noti e storici qui da noi sono andati per la maggiore Holle perché ha una impareggiabile gamma di tipi di cereali con e senza glutine e Hipp perché molto facilmente reperibili un po’ ovunque.
- Liofilizzati: se li trovate biologici fatemi un fischio perché io proprio non ne ho trovati 🙁
- Legumi decorticati biologici: i legumi decorticati sono quelli più indicati per le prime pappe, sono reperibili sicuramente nei negozi biologici ma anche alcuni supermercati tradizionali ne hanno una bella selezione (nella mia zona ad esempio li trovavo nei Conad).
- Omogeneizzati di carne e pesce biologici: contrariamente ai liofilizzati la scelta di omogeneizzati di carne e pesce biologici è invece piuttosto ampia: si va dagli onnipresenti Hipp, a quelli Sunval, Humana, Alce Nero Baby per arrivare a quelli delle catene di supermercati come Coop ed Esselunga o discount come Eurospin e Todis. Anche qui, come nel caso degli omogeneizzati di frutta, una bella letta all’etichetta non ve la leva nessuno se volete evitare prodotti senza sale aggiunto 🙁
- Yogurt biologico: qui la scelta è ancora più ampia e non è disponibile solo nei negozi biologici ma anche in quelli tradizionali.
- Parmigiano Reggiano Biologico: vabbè so che mi odierete ma anche qui gioco in casa perché sono nata nella “culla del parmigiano” e trovarne di biologico non è stato particolarmente difficile però ho visto che anche al supermercato tradizionale sono disponibili diversi marchi che lo propongono quindi anche per voi non dovrebbe essere un problema.
- Olio extra vergine di oliva biologico.
Sul lato pratico ho evitato, se non durante i viaggi o le merende fuori casa, gli omogeneizzati di frutta preferendo offrire a Chiara della frutta fresca grattugiata ed ho sempre preparato in casa il brodo vegetale per poi congelare le porzioni in eccesso rispetto all’utilizzo immediato. Il biscottino? Nella nostra casa non è proprio entrato! Sicuramente avrei potuto fare di più ma essendo tornata al lavoro proprio all’inizio dello svezzamento non ce l’ho fatta 🙁
Svezzamento biologico: alcuni libri che mi sento di consigliare
Personalmente non sono stata una grande acquirente di ricettari sullo svezzamento biologico per bambini (la rete è talmente ricca di blog ben fatti e con ricette semplici che non ne ho sentito il bisogno), ho invece letto con piacere – ricavandone anche utili insegnamenti – alcuni saggi sull’argomento come:
- Il mio bambino non mi mangia, un libro per fare pace col fatto che i bambini sanno autoregolarsi a tavola e che se non mangiano nelle quantità che noi riteniamo adatte a loro non dobbiamo farci problemi nè fare loro imposizioni di alcun tipo;
- La questione cibo: un manuale per aprire gli occhi sul mondo del cibo per neonati per supportare i genitori nella scelta quotidiana di cosa mettere nel carrello della spesa. Risponde a domande come:Quanta carne si trova in un omogeneizzato di carne? I liofilizzati sono indispensabili nello svezzamento? E il biscottino per la prima infanzia?
- Svezzamento secondo natura: un vademecum per riuscire ad orientare lo svezzamento senza cadere nei condizionamenti dell’industria alimentare e della pubblicità, orientandosi all’utilizzo di alimenti freschi e biologici che sono sia più benefici per il bambino che a minor impatto ambientale.
Svezzamento biologico : gli “strumenti del mestiere”
Non sono una mamma da cuocipappa dalle mille ricette e penso che per sposare la scelta dello svezzamento biologico quest’ultimo non sia assolutamente indispensabile, sono quindi stata molto basic nel procurarmi gli “attrezzi” da svezzamento:
- un buon grattugiamela in vetro (ho preferito evitare quelli in plastica anche se più facilmente reperibili)
- un passaverdure (che avevo poi già)
- un buon set pappa ecologico
- dei piccoli contenitori per congelare brodo e verdure (per gli inizi, quando più che pasti Chiara faceva assaggi)
- dei grandi contenitori per congelare il brodo quando lei è cresciuta
Da quando ho fatto lo svezzamento io ad oggi ho poi notato che sono usciti in commercio (o forse c’erano già ma io non li avevo notati) dei dispenser riutilizzabili per frullati, pappa, succhi e quant’altro vi possa venire in mente; ecco, io non li ho provati, ma sono un oggetto su cui farei un investimento perchè permettono di portare con sè e offrire al bambino anche quando si è fuori casa la frutta o i frullati appena preparati da noi e di riuscire ad offrirglieli in un modo facilmente fruibile.
In più sono privi di BPA e riutilizzabili…cosa volere di più?
Ecco, con questo direi di aver esaurito i miei suggerimenti spiccioli in tema di svezzamento biologico; nel corso del post sono sparsi qua e là link ad altri articoli che ho scritto sull’argomento ma se avete dubbi o domande non esistate a chiedere!
Questo post contiene link affiliati. Se ti è stato utile e desideri contribuire al mantenimento di questo blog, puoi effettuare acquisti tramite il mio link : a te non costa nulla di più ed io ricevo una piccola commissione sulla tua spesa. |
Maura Gancitano dice
Ciao! Anche a me piacerebbe trattare questo argomento, dato che sto per iniziare lo svezzamento del mio secondo bimbo e anche in questo caso non userò omogeneizzati e cibo industriale in genere. Leggerò con attenzione i tuoi post. Se ti va potremmo anche affrontarne qualche argomento insieme sui nostri rispettivi blog. Buona giornata, Maura
goingnatural dice
Più che volentieri Maura!
Non ho tenuto conto del tempo…Enea adesso quanti mesi ha?!
Daniela
Maura Gancitano dice
Tra una decina di giorni ne compie 6! 🙂