Il bucato profumato , possibilmente a lungo , è probabilmente il sogno non solo di ogni massaia ma anche di ogni uomo o donna che si trovi ad accudire più o meno frequentemente la propria casa.
Sì perchè, giusto o sbagliato che sia, quasi tutti noi abbiamo la sensazione se non addirittura la convinzione di avere ottenuto un miglior pulito quando sentiamo il profumo non solo appena i capi sono usciti dalla lavatrice ma anche dopo ovvero nei cassetti, sulle lenzuola, indosso a noi appena mettiamo una maglietta fresca di bucato.
La realtà è che il “profumo di pulito” tanto acclamato anche nelle pubblicità ha un rovescio della medaglia che riguarda la salute nostra e della nostra famiglia ed è un aspetto di cui è importante essere consapevoli.
Bucato profumato : quali sono gli effetti collaterali sulla nostra salute ?
La prima e forse unica conseguenza dell’ottenere un bucato profumato a cui solitamente si pensa è il fatto che gli allergeni dei profumi utilizzati permangano sui tessuti ed entrino quindi a contatto con la pelle irritandola. Ma non è tutto qua.
Uno studio dell’Università di Washington, condotto dalla dottoressa Anne Steinemann, professore di ingegneria civile e ambientale ed esperta di inquinamento indoor documenta la correlazione diretta tra l’esposizione agli agenti profumanti di detersivi per il bucato, prodotti per la pulizia e profumatori d’ambienti e problemi di salute come emicrania, attacchi d’asma o problemi respiratori in generale, reazioni epidermiche etc….
Ulteriori studi come questo analizzando e comparando le VOC (sostanze volatili) emesse da 37 prodotti comuni nell’uso quotidiano (profumatori dì’ambienti, prodotti per il bucato e per la pulizia della casa), evidenziano come tra le ben 156 VOC rilevate, 42 siano classificate come tossiche o pericolose dalle leggi federali US e solo il 3% di queste sia riportato in etichetta: tra le VOC rilevate (nell’allegato 1 si trovano quelle specifiche dei prodotti per il bucato) le più comuni sono limonene, alpha-pinene, beta-pinene ed altri terpeni (invece assenti nei prodotti fragrance-free). Cosa ancora più inquietante, lo studio evidenza che le emissioni di inquinanti ambientali accusati di essere cancerogeni (HAP) non è inferiore se si vanno a considerare i prodotti classificati come “green o organic”.
Quindi noi pensiamo di respirare profumo di pulito e invece respiriamo aria potenzialmente cancerogena!

Entrando più nello specifico nel tema detersivi da bucato esiste un ulteriore studio condotto dalla dottoressa Anne Steinemann dell’Università di Washington: la dott.ssa e un gruppo di ricercatori hanno arruolato due volontariare, hanno completamente pulito le loro lavatrici e asciugatrici in modo da eliminare eventuali tracce precedenti e chiesto loro di esegui un ciclo di lavanderia completo usando tre tipologie di lavaggi:
- senza detersivo,
- con un detersivo liquido profumato,
- con un detersivo profumato+un marchio leader di foglietti profumati per asciugatrice.
Risultato? Le analisi successive ai lavaggi svolti con le metodologie 2 e 3 hanno trovato più di 25 inquinanti atmosferici “volatili”, tra cui gli acetaldeidi e benzene (quest’ultimo è accusato dalla American Cancer Society di causare leucemia e altri tumori del sangue).
Certo si tratta di uno studio non esaustivo e che per essere considerato valido dovrebbe essere esteso ad un numero maggiore di tester ma dopo averne letto i dati è difficile non fermarsi a riflettere.
Come ottenere un bucato profumato a lungo in sicurezza
Abitudine consolidata in molte famiglie è quella di utilizzare l’ammorbidente non solo per rendere i capi più confortevoli dopo il lavaggio ma anche per lasciarli profumati.
Peccato che gli ammorbidenti siano tra i detersivi più inquinanti sia per noi che per l’ambiente: essendo aggiunti a fine lavaggio tendono a rimanere nei tessuti (subiscono un minor risciacquo) e quindi sono tendenzialmente sconsigliati quando si hanno in casa bambini piccoli o persone dalla pelle sensibile. Inoltre, cosa che non tutti sanno, sarebbe bene non lavare l’intimo con l’ammorbidente perché in tal caso i suoi residui chimici vanno a contatto con zone di pelle ancor più delicate e vengono assorbiti più facilmente.
Nelle catene di prodotti di articoli per la casa e la persona a lato del reparto detersivi esistono vari marchi di profumatori per bucato ma, per i motivi che vi ho appena raccontato, io li guardo con un po’ di sospetto e abitualmente soprassiedo.

Se siete come me e preferite optare per soluzioni più sicure per la salute esistono indubbiamente alcune alternative e adesso le vedremo assieme.
Scegliere un detersivo senza profumo o fragrance free
Il primo step è quello di selezionare un detersivo privo di fragranza perchè la fragranza l’andremo ad aggiungere (in modo più sicuro ed efficace) dopo, con il doppio vantaggio di porterla scegliere e di poterne dosare la quantità secondo il nostro gusto personale e non secondo quello del produttore.
Già con questa scelta apparentemente banale ci togliamo dal problema della potenziale irritazione sulla pelle e dall’elevato inquinamento causato dai detersivi con profumi chimici.
Elenco qui, come supporto nella scelta, alcuni detersivi senza profumo disponibili sul mercato: Detersivo Bio2 Almacabio, Detersivo Pelli sensibili BioPuro, Bucato Zero Green Natural, Bucato concentrato Solara, Detersivo a mano e lavatrice Verdevero. I prezzi non sono proprio alla portata di tutte le tasche ma sono piuttosto convinta che qualche prodotto senza profumo sia presente anche nella grande distribuzione, aggiornerò questo paragrafo appena mi viene in mente altro.
Come ottenere un bucato profumato #1: inserire gli oli essenziali in lavatrice, nel detersivo senza profumo
Gli oli essenziali sono dei potenti alleati del bucato, se miscelati al detersivo o all’ammorbidente: grazie alla loro naturale azione antisettica e antibatterica, riducono il formarsi di cattivi odori sul nostro bucato, anche se questo dovesse restare steso per diversi giorni come spesso accade durante l’inverno o le mezze stagioni.
Non tutti gli oli essenziali sono indicati per essere utilizzati in lavatrice: ad esempio quelli estratti dalle resine sono controindicati in quanto a contatto con l’acqua potrebbero macchiare i vestiti; per ottenere un’azione profumante i più consigliati sono quelli estratti da fiori e foglie (geranio, lavanda, melissa) da associare a oli essenziali estratti da cortecce che fungono da note di base fissanti del profumo (cedro e sandalo).
Gli oli essenziali devono essere aggiunti al detersivo inodore o all’ammorbidente nella seguente dose: 20 gocce di olio essenziale in 50 ml di detersivo.
Alcuni spunti:
- una miscela di olio essenziale di alloro e olio essenziale di albero del tè è perfetta quando il meteo prevede giorni di pioggia e umidità perchè questi oli sfavoriranno il presentarsi del tipico e fastidioso odore di muffa che si impossessa del bucato quando resta diversi giorni steso.
- una miscela di oli essenziali di limone, eucalipto e melissa è perfetta se si è soggetti ad allergie e si vuole evitare il sedimentarsi di polvere e acari sul bucato steso.

Come ottenere un bucato profumato #2: aggiungere al detersivo polveri profumanti naturali prive di allergeni
Le polveri profumanti naturali sono, almeno per quanto mi riguarda, un prodotto novità e infatti le ho scoperte proprio mentre mi documentavo per creare questo articolo e l’unico produttore che mi sembra proporle è Verdevero che le ha denominate i FloReali.
Si tratta di prodotti che si propongono come alternativa salutare ed originale ai classici profumanti presenti in commercio: non solo sono stati sviluppati in collaborazione con uno dei due profumieri italiani migliori e quindi possono vantare una fragranza fresca e bilanciata ma sono anche pensati per essere delicati e sicuri sulla pelle, privi di allergeni e ingredienti dannosi.
Le profumazioni proposte sono Camì (profumo alla camomilla, il più “morbido” e neutro , adatto per i più piccini e per chi vuole profumare di buono), Iris, Lalla (lavanda), Lilly (ai fiori di lillà, un profumo distinto, ricco e raffinato), Mimì (profumo alla mimosa, evocativo di un’aria primaverile, caldo, rotondo e delicato) e Lotus (un profumo esotico, soffice e per niente invadente) novità di luglio 2018.
Il barattolo da 200g ha un prezzo che non è proprio economico ma promette di durare da 50 a 125 lavatrici (a seconda di quanta polvere si gradisca usare ad ogni lavaggio (da un minimo di un cucchiaino da the, circa 2g, ad un massimo di un cucchiaio da cucina, cirga 5g) e visto che la cosa mi incuriosiva ho optato per l’acquisto del kit prova che mi ha consentito di 3 minitaglie da 30g di Floreali assieme ad una minitaglia di detersivo, tante utili istruzioni d’uso ed un manualetto di consigli per la pulizia della casa ecologica.
Le polveri floreali possono anche essere infilate in un sacchettino e messe assieme al bucato in asciugatrice.
Come ottenere un bucato profumato #3: ammorbidente naturale fai da te con oli essenziali
Anche l’ammorbidente è fonte di profumi chimici non meglio identificati ma molto persistenti quindi una buona idea può essere quella di cimentarsi nella creazione di un ammorbidente 100% naturale.
Ecco una ricetta facile facile: versare in 100ml di aceto bianco 10 gocce di olio essenziale di menta o lavanda (oppure 5 gocce dell’uno e 5 gocce dell’altro), agitare e versare il tutto nella vaschetta della lavatrice destinata all’ammorbidente.

Come ottenere un bucato profumato #4: pannetti profumanti fai da te per l’asciugatrice
Esistono in commercio numerosi prodotti per profumare i panni in asciugatrice, che sono senz’altro pratici, ma anche dispendiosi e realizzati con additivi chimici che alla lunga possono risultare deleteri per la nostra salute e quella dei nostri abiti.
L’alternativa naturale e poco dispendiosa c’è, basta procurarsi poche gocce di olio essenziale ed un supporto su cui spargerle.
Come supporto l’ideale è utilizzare una superficie assorbente in cui le gocce di olio essenziale possano penetrare ma anche sufficientemente robusta da resistere al ciclo di asciugatura: senza inventarsi cose particolari il riciclo creativo pu essere un’ottima soluzione…vecchi scampoli di stoffa ritagliati da indumenti o lenzuola da buttare o spugnette da cucina tagliate a striscioline con l’aiuto della forbice possono essere dei validissimi supporti. Un’alternativa, se già usate le palline di lana in asciugatrice per ottenere un effetto ammorbidente (sfregando contro i capi, producono un attrito dolce e riducono l’elettricità statica favorendo un bucato morbido) è utilizzare queste stesse palline come supporto per l’olio essenziale prescelto.
Una volta scelto il supporto più adatto alle proprie esigenze è sufficiente distribuirvi sopra 3-4 gocce di un olio essenziale a scelta per ottenere l’effetto desiderato: l’essenza contenuta nell’olio, volatile per natura, si distribuirà nel cestello dell’asciugatrice sfruttando il calore prodotto da quest’ultima e – una volta terminato il ciclo – il supporto utilizzato potrà essere estratto e messo da parte per essere riutilizzato.
Premesso che tutti gli oli essenziali sono antisettici e quindi uniscono all’azione profumante anche una funzione disinfettante, sia per i panni che per il cestello, la scelta di quale olio adottare dipende dal gusto personale o dal risultato che si vuole ottenere:
- Canfora: oltre ad essere la versione naturale del classico e famoso antiparassitario da armadi, svolge anche un’azione energizzante e balsamica.
- Cedro: repellente per insetti e tarme, si distingue per il suo aroma caldo ed intenso, ideale nella stagione invernale.
- Geranio: è una profumazione che mette di buon umore e ha il vantaggio di essere un ottimo repellente per zanzare.
- Lavanda: la sua gradevole profumazione floreale unisce l’effetto rilassante ad un buon potere di disinfezione.
- Limone: ha un aroma che piace a tutti e funge anch’esso da energizzante.
- Mandarino: semplicemente fresco, lascia un profumo che non fa passare inosservati i vostri capi-
- Tea tree oil: ha un profumo particolare e intenso unito ad un grande potere battericida ed antimicotico, per cui è ideale per contrastare l’eventuale insorgenza di muffa sugli abiti.
- Ylang-ylang: è un profumo floreale che lascia una nota orientale, calda e soffice, sempre rilassante.
L’uso degli oli essenziali durante il ciclo di asciugatura garantisce panni sempre profumati ed anche un cestello dall’aroma gradevole e persistente ma non deve diventare un modo per mascherare il cattivo odore che a volte prende possesso del cestello: se questo accade è sempre opportuno controllare il filtro e far fare un check up ad un tecnico specializzato.
Come ottenere un bucato profumato #5: spray post lavatrice, foglietti o tronchetti profumati per cassetti
Ultimi trucchi che posso proporvi per un bucato naturalmente profumato sono:
- l’uso di foglietti profumati per cassetti come Carta d’Eritrea o Papier d’Armenie.
- l’uso di uno spray post lavatrice fai da te: sciogliere 15 gr di bicarbonato in 300 ml di acqua e aggiungervi 15 gocce dell’olio essenziale preferito. Oli essenziali consigliati: lavanda per domare ansia e nervosismo, menta canfora ed eucalipto per indossare “freschezza”, cedro arancio dolce o bergamotto per sentirsi coccolati e ispirare fiducia nel prossimo.
Infine, se il fai da te non fa per voi, ritengo dobbiate dare un’opportunità agli unici spray davvero naturali per tessuti e biancheria che io conosca: quelli di Bluaria.

Bluaria, marchio di cui vi ho già parlato approfonditamente in questo post, propone degli spray dall’innovativa formula naturale certificata AIAB priva di parabeni, fosfati, fenossietanolo, enzimi, EDTA, PEG, SLES, SLS e coloranti e sostanze di origine animale. Nichel, Cromo, Cobalto TESTED.
Tre le profumazioni disponibili:
- Nuvola : fragranza seducente in cui le note zuccherine del fico e i lievi accenti amarognoli di rabarbaro si fondono con gli accordi legnosi di sandalo. Su Gaia Natura e Macrolibrarsi.
- Rugiada : fresca fragranza di fiori e frutti d’acqua (Anguria, fiori di loto e ninfea si accordano con accenti di mughetto, gardenia, legni esotici e muschio). Su Gaia Natura e Macrolibrarsi.
- Zefiro : originalissima fragranza acquatica e lunare dal cuore fiorito di rosa rossa e fondo morbido di legno d’agar e ambra. Su Gaia Natura e Macrolibrarsi.
Da notare che, per l’acquisto su Gaia Natura , posso offrirvi il codice sconto goingnatural che vi permetterà di ottenere i prodotti Bluaria con uno sconto del 15% e spedizione gratuita se li inserite in un ordine di almeno 35€.
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Buongiorno, esperienza personale al fine di eliminare i detersivi, è l’utilizzo del percarbonato di sodio.
PS: bell articolo e complimenti per l’impegno nel dedicare il tempo a questa tematica che molta gente prende per scontato, senza riflettere. Molti sono attenti nel selezionare cibo Bio, senza sapere che ogni giorno vivono a stretto contatto con sostanze tossiche.
grazie per queste info utili, io lavo i panni con lisciva e acido citrico, che smacchiano e lavano perfettamente a 30° togliendo l’odore di sudore ma i panni diventano inodore e cercavo consigli per profumarli.
Chissà come mai tratta solo aziende che le rilasciano commissioni…
Buongiorno Franco, tratto le aziende che mi sento di consigliare o perchè ho provato direttamente o perchè ne condivido la filosofia produttiva.
A volte inserisco link affiliati e a volte no ma sempre con la massima trasparenza.
Le assicuro che se fossi solo interessata alle commissioni le aziende di cui sceglierei di parlare sarebbero ben più note e più alla portata di tutte le tasche e ne otterrei sicuramente maggiore guadagno. Ma non è questo l’intento del blog, che lei ci creda o no.