Il dentifricio nero al carbone attivo è un’alternativa naturale ed economica rispetto ai metodi dentistici per avere denti bianchi e un sorriso smagliante, l’avete mai provato?
Il sorriso è il primo biglietto da visita che esibiamo nelle relazioni sociali ed è inutile negare che, proprio per questo motivo, denti ingialliti o macchiati possono farci sentire a disagio e insicuri nei rapporti con gli altri.
Non a caso negli anni hanno sempre più preso piede metodi di sbancamento dentale: sedute dal dentista, mascherine sbiancanti, strisce adesive, gel che si attivano alla luce led blu, persino metodi casalinghi a base di bicarbonato.
Gli effetti collaterali dei più diffusi metodi di sbiancamento dentale
Le soluzioni che ho appena citato hanno un comune denominatore da non sottovalutare: l’aggressività sullo smalto.
I rimedi a base di agenti chimici infatti a lungo andare possono:
- assottigliare lo smalto scoprendo progressivamente il colore giallo-marroncino della dentina (un vero e proprio boomerang dall’effetto contrario a quello ricercato!).
- causare una sensibilizzazione al caldo e al freddo, non sempre reversibile.
- i gel che applicati tramite mascherine o strisce, se non ben dosati, possono causare lesioni e irritazioni alla polpa gengivale, andando ad intaccare il collagene presente nel connettivo radicale.
Anche i dentifrici whitening che si troviamo solitamente in commercio sono sono sempre sicuri: possono infatti essere addizionati con bicarbonato o altre sostanze corrosive.
Inutile quindi dire che sarebbe preferibile optare per metodi di sbiancamento dentale più delicati, naturali e rispettosi dello smalto e del naturale PH del cavo orale.
Cos’è il carbone vegetale attivo e a cosa serve
Il carbone vegetale attivo è il prodotto del processo di combustione del legno, solitamente di tre specie (salice, pioppo, betulla), reso attivo allo scopo di ottenere una polvere nera naturale dotata di una porosità tale da conferirle un importante potere “assorbente”.
Proprio in virtù di questa qualità, fin dall’antichità il carbone vegetale attivo è stato utilizzato sia come rimedio antiveleno che per depurare l’organismo dalle sostanza tossiche, causa principale delle problematiche legate al sistema digestivo.
Più recente ma non meno efficace è l’estensione dell’uso del carbone vegetale attivo per impieghi estetici tra cui nel campo dell’igiene orale.
Funzioni del carbone vegetale attivo nell’igiene orale
Alcune ricerche in ambito dentistico e farmaceutico hanno riscontrato nell’uso orale del carbone vegetale attivo un efficace potere sbiancante: sebbene usandolo i denti diventino per qualche minuto completamente neri, dopo il risciacquo risultano liberi delle macchie e dall’antiestetico giallino frutto del consumo eccessivo di the, caffè e sigarette.
Il potere sbiancante del dentifricio nero al carbone attivo è visibile già dai primi utilizzi e garantisce risultati ottimali in quattro settimane arrivando nel complesso a sbiancare i denti fino a 14 toni. Il principio è lo stesso di quello depurativo: la porosità del carbone “assorbe” non solo sostanze intossicanti e veleni ma attira anche le tossine della bocca, rimuovendone le macchie.
Altre ricerche evidenziano l’utilità del carbone vegetale attivo nel ricambio fisiologico del ph delle mucose orali, utile per prevenire le carie ed eliminare i batteri nocivi prodotti da carie e gengiviti.
Dentifricio nero al carbone attivo : la soluzione ideale per uno sbiancamento dentale delicato e sicuro
Il dentifricio nero al carbone attivo si presenta come una pasta o una polvere di colore nero, nuance conferita appunto dalla presenza di carbone vegetale attivo.
Il carbone attivo, come accennato prima, è un ingrediente particolarmente prezioso per via del suo incredibile potere sbiancante e del fatto che, non agendo per reazione chimica, sbianca i denti grazie ad una leggera azione meccanica (non abrasiva) che rimuove macchie e patina gialla donando nuovamente ai denti il loro colore naturale.
Ecco quindi che il dentifricio nero al carbone attivo è la soluzione più naturale, veloce e non aggressiva per sbiancare i denti, proteggerli e mantenere il loro tono di bianco senza dover ricorrere a periodici trattamenti d’urto.
Sottolineo per un attimo le capacità che gli ho appena attribuito “donare nuovamente ai denti il loro colore naturale” e “mantenere il loro tono di bianco” perchè è ovvio che da un dentifricio, per quanto valido, non possiamo aspettarci di ricavare una dentatura dal bianco ottico come quella che viene sfoggiata in alcune pubblicità: i nostri denti non sono naturalmente color bianco-gesso quindi rimuovere le macchie e la patina gialla ci consentirà di tornare al nostro colore di origine, diverso da persona a persona, e comunque dal tono più naturale del bianco che siamo abituati a vedere nelle pubblicità.
Il dentifricio nero al carbone attivo è quindi un’opzione sbiancante:
- duratura: mentre con i gel in commercio (mascherine o strisce poco cambia) il trattamento va ripetuto ogni sei mesi o anche più spesso nel caso si fumi, il dentifricio al carbone mantiene il bianco in modo duraturo proprio perché pensato per un facile e veloce utilizzo quotidiano.
- economica: il suo costo medio si aggira intorno agli 8 euro (può essere lievemente più basso o un po’ più alto in base alla percentuale di carbone attivo contenuta).
- sicura: non abrasiva, non sensibilizzante su denti e gengive (se il dentifricio è addizionato con calcio può addirittura avere un effetto rinforzante).
- veloce: nessuna fila dal dentista, nessuna notte passata con scomode mascherine, nessun paio d’ore con le strisce sbiancanti…soltanto il gesto quotidiano della pulizia dentale.
Come scegliere bene il proprio dentifricio nero al carbone attivo
Il dentifricio nero al carbone attivo in polvere è la prima soluzione che è stata presentata sul mercato ed è ampiamente disponibile sia online che nelle erboristerie, tuttavia il suo utilizzo non è dei più comodi e sembra (almeno a leggere dalle recensioni online, io non l’ho provato) che tenda a risultare irritante o fastidioso sulle gengive se lo si sfrega troppo energicamente.
Se vi incuriosce e desiderate provarlo i consigli che mi sentirei di darvi per la scelta sono quelli di orientarvi su produttori europei e controllare che la lista degli ingredienti sia quanto più breve possibile e priva di “filler” sostitutivi del carbone (quelli tipicamente utilizzati sono bentonite, sodium chloride, calcium carbonate) nonchè di additivi sintetici, conservanti, coloranti o aromi artificiali. Qui vi riporto alcuni esempi che mi sembrano rispettare questi requisiti.
Per ovviare alla scarsa comodità e praticità del dentifricio nero al carbone attivo in polvere negli ultimi anni sono state tante le aziende che hanno lanciato la proposta di dentifricio nero al carbone attivo in pasta e, grazie a questo fatto, anche la reperibilità di questo tipo di prodotto è notevolmente migliorata: non solo erboristerie e farmacie, ma anche molti supermercati ne sono forniti.
I vari dentrici neri al carbone attivo in commercio si differenziano per la lista degli ingredienti e la percentuale di carbone vegetale presente. Ecco quindi che anche in questo caso i consigli sul come controllarne la formulazione non possono mancare:
- accertare la presenza del carbone: alcuni produttori poco onesti lo sostituiscono con comuni coloranti neri che non apportano alcun beneficio ai denti.
- accertare la presenza del carbone “giusto” ovvero derivante da legno di pioppo o salice, da bambù, da noci di cocco e non da petrolati.
- un plus è la presenza nella formulazione di calcio, importantissimo per rafforzare e rimineralizzare i denti (ad ogni lavaggio, deposita sulle arcate micro-particelle che vanno a creare uno strato protettivo che limita l’azione corrosiva di cibi e bevande acide).
- evitare formulazioni con SLES (che alla lunga producono secchezza orale) e fluoro (che in determinate quantità può essere alla lunga tossico).
- considerare anche il fattore gusto: formulazioni che contengano anche oli o essenze aromatiche, soprattutto alla menta, aggiungono anche una piacevole azione rinfrescante.
Facilmente reperibile è sicuramente il dentifricio nero al carbone attivo di Colgate: l’ho visto sl supermercato, ha il vantaggio di un prezzo accessibile ma onestamente non mi entusiasma per via della presenza nella formulazione di una percentuale di carbone attivo sicuramente irrisoria vista la bassissima posizione nell’INCI.
In famiglia siamo assolutamente entusiasti invece del dentifricio nero Ecodenta che contiene carbone nero e la sostanza attiva estratta dal the verde conosciuta come TeavigoTM (Epigallocatechin Gallate), una componente polifenolica con importanti qualità antiossidanti e che previene la formazione della placca ed ha effetto antibatterico. La formulazione di Ecodenta Extra Nero non contiene ingredienti dannosi, non è in alcun modo aggressiva su denti o gengive ed ha un sapore dato dagli oli essenziali abbastanza gradevole da soddisfare anche i difficili gusti di mio marito; anche la sensazione di freschezza dopo il lavaggio è piacevolmente di lunga durata e l’effetto sbiancante è apprezzabile.
Altri prodotti che ho trovato su Amazon e che hanno formulazioni che soddisfano i miei stringenti requisiti sono questi e non mancherò di dare loro un’opportunità in futuro; se li avee già provati lasciatemi un parere nei commenti così da essere di aiuto a me e ad altri nella scelta! 🙂
Consigli per utilizzare al meglio il dentifricio nero al carbone attivo e potenziarne l’efficacia
Il dentifricio nero al carbone attivo, come avrete capito, è un buono sbiancante perfetto sia come rimedio che come agente di prevenzione e se usato con alcuni accorgimenti risulta ancora più efficace.
Per il trattamento d’urto nel primo mese di utilizzo è consigliabile spazzolare i denti con la pasta nera almeno due volte al giorno; a regime invece, per mantenere i risultati ottenuti è sufficiente lavarsi i denti come sempre, alternando i lavaggi tra dentifricio al carbone e dentifricio tradizionale.
Il modo d’uso del dentifricio nero al carbone attivo non differisce di molto da quello tradizionale: una volta prelevata la pasta si procede a lavare i denti con i consueti movimenti circolare e verticali, insistendo soprattutto sulla parte di arcata visibile; la durata dello spazzolamento deve essere di almeno due o tre minuti, al termine dei quali sarà necessario sciacquare abbondantemente. Un altro metodo ugualmente efficace è quello di spazzolare per un minuto e poi lasciare agire il dentifricio per il tempo rimanente, non superando i cinque minuti.
Utile sottolineare che anche alcuni fattori del nostro stile di vita hanno grossa influenza sul colore dei nostri denti e che tenerli sotto controllo riduce la necessità di ricorrere a rimedi sbiancanti per i denti:
- un consumo eccessivo di bevande a base di teina, caffeina, o zucchero, cibi estremamente pigmentati, fumo e vino rosso sono acerrimi nemici del bianco.
- terapie a base di antibiotici, cure di ferro o soluzioni antibatteriche con un’altra percentuale di clorexidina possono causare ingiallimento dei denti; in questi casi il dentifricio nero è un valido alleato ma una soluzione definitiva si ha solo al termine della cura.
- un’accurata igiene orale, comprendente non solo dentifricio nero al carbone attivo ma anche collutorio e filo interdentale, è essenziale per poter sfoggiare sempre un sorriso luminoso.
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