Proseguo oggi, come promesso, la serie degli articoli dedicati alla cura della bellezza in gravidanza andando a completare il tema della cura del corpo in gravidanza con gli argomenti che sono rimasti indietro dalla scorsa puntata 🙂
Come specificato in precedenza tengo nuovamente a puntualizzare che non sono un medico quindi quanto riporto in questi articoli è frutto dei consigli da me ricevuti dal ginecologo e di un insieme di articoli trovati online su questo stesso tema; per ogni dubbio serio il consiglio principale è sempre quello di rivolgersi al proprio medico curante!!
Cura del corpo in gravidanza : lotta alle vene varicose
Le variazioni ormonali dei nove mesi indeboliscono le pareti dei capillari e la pressione esercitata dal pancione sui vasi sanguigni ostacola la circolazione di ritorno. Ecco allora che sulle gambe possono comparire piccole venuzze superficiali e che si possono avvertire con una certa costanza sensazioni di pesantezza, dolori, crampi, prurito ed edema.
Come evitare quindi questi fastidiosi sintomi?!
Il primo e più efficace “sport” per favorire la circolazione è la camminata poiché facilita il lavoro della pompa plantare, che rimanda il sangue verso l’alto; a tale scopo anche l’uso di collant riposanti viene sicuramente in aiuto assieme ad alcuni consigli di buonsenso quali evitare i tacchi e la stazione eretta per tempi prolungati.
Dal punto di vista cosmetico è possibile eseguire docciature fredde e massaggiare tutti i giorni le gambe con sostanze capillaro-protettrici in grado di migliorare il microcircolo e proteggere i capillari (ippocastano, escina, estratti di mirtillo, uva, antociani, ribes). Le creme vanno applicate con movimenti dal basso verso l’alto e se si vuole potenziare l’azione dei principi attivi con l’effetto vasocostrittore del freddo, basta applicare la crema dopo averla messa in frigorifero 🙂
Sono concessi anche i trattamenti estetici che riattivano la circolazione sanguigna e linfatica manualmente (linfodrenaggio) o con apparecchiature (effetto endermology o vacum o pressomassaggio); inutile dire però che se il fenomeno è molto accentuato la visita angiologica con ecocolordoppler è d’obbligo!
E cosa invece è meglio non fare?! In primo luogo esporre le gambe al calore: le gambe vanno protette dai raggi diretti del sole e rinfrescate spesso con acqua fredda; se i capillari sono già presenti, vanno evitati i metodi depilatori a strappo, in special modo la ceretta a caldo.
Cura del corpo in gravidanza: depilazione
Fortuna vuole che durante la gravidanza i peli, grazie all’elevato livello di estrogeni, crescano più lentamente del solito ciononostante il problema depilazione rimane…anche perché con l’ingrandirsi del pancione depilarsi da sole potrebbe trasformarsi in una “mission impossibile”!
Durante l’attesa il metodo da preferire è il rasoio poiché taglia solo il pelo e non interagisce con la cute. Le creme depilatorie, dal momento che agiscono solo a livello superficiale, non arrecano danni al bambino tuttavia nel corso dei nove mesi meno sostanze chimiche applichiamo meglio è perché la pelle è particolarmente sensibile e potrebbe irritarsi.
La ceretta può essere fatta ma solo con il metodo a freddo, questo per via della situazione vascolare poco favorevole che fa sì che sia meglio evitare di stressare ulteriormente capillari e vene con il calore della ceretta; l’ideale sarebbe preferire la cera orientale, a base di zucchero e limone, per non aggredire la pelle con sostanze chimiche. Anche le strisce depilatorie fai-da-te vanno benissimo.
Via libera anche ai depilatori elettrici che estirpano i peli senza traumatizzare i capillari; semaforo rosso invece a prodotti schiarenti, elettrocoagulazione, laser, luce pulsata.
Qualunque sia il metodo che sceglierete è buona regola, subito prima e subito dopo la depilazione, passare sulla pelle un disinfettante (ad esempio a base di clorexidina): il rasoio potrebbe infatti provocare qualche lesione sulla cute che è bene disinfettare mentre con i sistemi a strappo il follicolo resta dilatato e questo facilita l’ingresso di batteri che potrebbero causare lo sviluppo di piccole pustole.
Cura del corpo in gravidanza : esposizione al sole
Durante la gravidanza gli ormoni in circolo possono provocare una maggiore sollecitazione dei melanociti ovvero delle cellule che producono il pigmento dell’abbronzatura ed è quindi facile che si sviluppino macchie più scure (soprattutto sul viso, fronte, lati del naso e mento) denominate cloasma gravidico. Nel periodo dell’attesa è quindi a maggior ragione importante stare attente a proteggere adeguatamente la pelle dal sole, che stimola ulteriormente la produzione di melanina.
Quali accorgimenti prendere quindi?
Innanzitutto quelli validi per tutti ovvero applicare la protezione 30/60 minuti prima dell’esposizione e riapplicata dopo il bagno o la doccia, evitare di esporsi nelle ore più calde e reidratare sempre con una crema dopo-sole.
Per la protezione quotidiana del viso è sufficiente una crema da giorno arricchita da filtri UV ma se si prevede di stare più tempo all’aperto è meglio applicare una crema solare ad alto schermo. Dal punto di vista della formulazione sono preferibili i solari che contengano una minor percentuale di filtri chimici a vantaggio di schermi fisici (come l’ossido di zinco o il biossido di titanio) che creano una barriera fisica che impedisce la penetrazione dei raggi solari nella pelle: tali prodotti sono sicuri in gravidanza perché non vengono assorbiti dalla pelle e fortunatamente sono molto meno pastosi rispetto al passato; sono invece controindicate le creme con idrochinone, una sostanza dalle spiccate proprietà depigmentanti ma non esente da effetti collaterali (dal 2005 è diventato un farmaco ed è vietato utilizzarlo nei cosmetici).
Se nonostante le precauzioni dovesse formarsi qualche macchia, non potendo accedere a trattamenti medici depigmentanti (sconsigliati durante l’attesa), l’unica opzione è applicare creme con molecole lievemente schiarenti (come l’acido cogico o acido fitico) e antiradicali liberi tipo la vitamina C, che rallenta l’ossidazione cutanea potenziando l’attività schiarente; ottimi anche gli estratti di boldo cileno e di mandarino giapponese, che attenuano la produzione di melanina ed uniformano il colorito.
Cura del corpo in gravidanza : unghie in primo piano!
Una buona notizia per le patite della cura delle unghie: lo smalto si può applicare durante tutti i nove mesi, a patto di seguire la buona norma, valida per tutti i cosmetici, di acquistare solo prodotti di marche note e non provenienti da Paesi al di fuori dell’Unione Europea perché potrebbero contenere resine o metalli pesanti da noi banditi da tempo.
Sappiate però che è bene rimuovere lo smalto da mani e piedi prima di partorire, perché in caso di cesareo il medico ha bisogno di vedere il colore delle unghie, indicatore dello stato di salute della futura mamma.
Dopo i primi tre mesi via libera al relax con una manicure nel proprio centro estetico preferito; uniche attenzioni da prestare: controllare che gli strumenti siano stati appena sterilizzati, chiedere all’estetista di non tagliare le pellicine per prevenire infezioni di batteri/germi e, in caso di applicazione di smalti e gel a base di cianoacrilati, è bene indossare una mascherina sul naso e fare la manicure in una zona ben ventilata.
Con questo ultimo tema mi pare di avere (finalmente!) esaurito gli aspetti relativi alla cura del corpo in gravidanza ; inutile dire che, come sempre, ogni vostro eventuale commento e/o suggerimento sarà molto gradito 🙂
Non mi resta ora che lasciarvi e rimandarvi alla prossima ed ultima puntata dedicata alla cura del viso in gravidanza! A prestissimo 😉
Twinkle Nature dice
I tuoi post sono piacevolissimi da leggere…esponi tanti problemi in un modo pacato e tranquillo! Un bacione! <3