Se siete alla ricerca di un’alternativa naturale e plastic free alle spugne tradizionali, la spugna di luffa può essere quello che fa per voi. Scopriamo quindi insieme cos’è, i suoi usi ed i vantaggi che si hanno utilizzandola.
Da cosa si ricava e come si produce la spugna di luffa
La luffa si ricava dalla Luffa cilidrica o Luffa aegptica , una pianta dai frutti simili a cetrioli o zucche allungate che appena maturati sono commestibili ma, se si lasciano essiccare, danno vita alla nostra preziosa spugna vegetale.
La pianta di luffa ha origini orientali e il suo nome deriva dall’arabo “Louff” che indica proprio il nome della pianta dalla quale si ricava; da tempo viene coltivata anche in Italia, soprattutto in Sicilia e Sardegna, regioni dal clima più caldo (maggiori dettagli su wikipedia).
Per produrre spugne di luffa bisogna far essiccare i suoi frutti; in questo modo si verifica il processo di decomposizione della polpa e la sua trasformazione in tessuto fibroso.
Una volta eliminata la pelle del frutto, si ottiene una spugna leggermente abrasiva dalla forma cilindrica che può essere utilizzata:
- così com’è per esfoliare la pelle sotto la doccia migliorando la circolazione.
- per ricavare dei dischetti rotondi da destinare alla pulizia del viso, al posto dei classici dischetti di cotone o delle spugnette.
- per ricavare dei pad rettangolari da trasformare in spugne per il lavaggio delle stoviglie.
Caratteristiche e vantaggi della spugna di luffa
Come risulta evidente dal processo di produzione, la spugna di luffa è un prodotto vegetale, naturale al 100% , biodegradabile e ipoallergenico.
La caratteristica principale della spugna di luffa è la sua delicata azione abrasiva che la rende indicata per:
- esfoliare la pelle di corpo e viso delicatamente, migliorando il microcircolo, eliminando le cellule morte e permettendo alla cute di rigenerarsi.
- detergere efficacemente stoviglie e superfici anche dallo sporco più secco ed incrostato.
In poche parole le spugne di luffa costituiscono un alternativa naturale e meno ambientalmente impattante alle spugne tradizionali di plastica.
Gli utilizzi della spugna di luffa sulla pelle
La spugna di luffa può essere utilizzata sia sul corpo che sul viso: è ideale anche per le pelli delicate, perché è ipoallergenica e naturale al 100% e può svolgere varie funzioni:
- esfoliare delicatamente.
- preparare la pelle alla depilazione e rimuovere peli incarniti.
I modelli di spugna di luffa più indicati per l’uso sul corpo sono quelli di forma cilindrica dotati di coordino o inserite su un manico. Su Macrolibrarsi è a mio parere presente la miglior selezione, con informazioni di dettaglio sia sull’origine delle spugne che sulla loro dimensione.
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Esfoliazione delicata della pelle
Per utilizzare la spugna di luffa con questa finalità si consiglia di:
- Spazzolate la pelle a secco con la spugna, entrare sotto la doccia e bagnare la pelle.
- Inumidire la spugna e aggiungere un detergente esfoliante.
- Massaggiare tutto il corpo con movimenti circolari e risciacquare con acqua tiepida.
- Applicare una crema idratante per evitare che la pelle si secchi dopo l’esfoliazione.
Massaggiare il corpo con la spugna di luffa migliora la microcircolazione sanguigna e rende la pelle più liscia e morbida.
Pre e post depilazione
La spugna di luffa può essere utilizzata anche per preparare la pelle alla depilazione e/o per rimuovere i peli incarniti.
Prima della depilazione può essere passata, a secco o inumidita, sulle zone da depilare; così facendo i peli si dispongono correttamente e quelli incarniti si liberano dalla pelle che li intrappola, pronti per essere estirpati.
Mezz’ora dopo la depilazione la spugna di luffa può essere utilizzata per evitare che i peli si infilino sotto la pelle, restando incastrati.
Gli utilizzi della spugna di luffa su stoviglie e superfici
Grazie al suo potere abrasivo, la spugna di luffa risulta indicata anche per la pulizia delle varie superfici di casa e per il lavaggio delle stoviglie particolarmente sporche.
A questo scopo possono essere utilizzate sia delle spugne di luffa usurate in precedenza utilizzate per viso e corpo che spugne nuove appositamente pensate, tipicamente dalla forma rettangolare.
A questo proposito la mia scelta privilegiata va verso le spugne Tea Natura reperibili su Macrolibrarsi.
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Manutenzione e fine vita della spugna di luffa
Affinché la spugna di luffa si conservi bene, una volta utilizzata deve essere risciacquata con acqua, strizzata e lasciata asciugare, meglio se appesa ad un cordino in modo tale da non avere superfici d’appoggio potenzialmente più soggette alla formazione di muffa.
Può essere lavata anche in lavatrice: non si rovina ed è subito pronta all’uso.
Ed una volta che la spugna di luffa è usurata che si fa?
Le spugne utilizzate per viso e corpo, prima di essere gettate via, possono essere riutilizzate per il lavaggio delle stoviglie.
Mentre quelle destinate alle stoviglie, una volta a fine vita, possono essere conferite nella compostiera.
Cosa ve ne pare? Avete mai pensato di utilizzare questo tipo di spugna?
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