I LEGO Eco friendly dovrebbero rimpiazzare i loro storici fratelli tradizionali entro il 2030 ma nel frattempo la nota azienda danese ha intrapreso diversi passi verso una maggiore sostenibilità, vi va di scoprirli assieme?
Vi parlo di LEGO Eco friendly perché se anche voi, da mamme attente ad uno stile di vita naturale, vi interrogate su se e quanto sia giusto passare ai vostri figli il vostro amore appassionato per i LEGO è giusto che sappiate che iniziano a profilarsi all’orizzonte aspetti che rendono la scelta di questo gioco coerente con quelle che fate negli altri ambiti della vostra vita.
LEGO Eco friendly nei materiali ? La strada da fare è ancora lunga.
Il nome LEGO ha origine dalle due parole danesi LEG GODT che significa “Giocare bene” e vuole richiamare sia il diritto dei bambini a divertirsi giocando che la qualità del gioco stesso.
Dalla loro nascita ad oggi i lego sono sempre stati di plastica ma la plastica utilizzata è cambiata nel corso del tempo: l’acetato di cellulosa che ha caratterizzato la produzione dal 1949 al 1963 è stato sostituito da un altro polimero,acrylonitrile butadiene styrene o più in breve ABS, più resistente nel tempo ed ai cambi di colore.
Ulteriori altri materiali plastici sono utilizzati per le parti minori: i componenti trasparenti sono in policarbonato e i pneumatici delle ruote in styrene butadiene styrene (SBS).
Le varie colorazioni sono ad oggi ottenute aggiungendo all’ABS tinte Macrolex®. I vecchi mattoncini Lego degli anni ’70 e ’80, in particolare rossi e gialli, contenevano cadmio una sostanza successivamente classificata come velenosa e tossica quindi progressivamente dismessa. Se vi dovesse capitare di averne ancora per casa è bene che sappiate che contengono livelli di cadmio superiori agli attuali limiti UE; la loro manipolazione comporta un minimo rischio di esposizione ma meglio evitare di metterli in bocca!
Ma il principale problema dei Lego tradizionali è il materiale plastico stesso di cui sono fatti, di derivazione petrolifera: solo nel 2014, per realizzare circa 66 miliardi di mattoncini, Lego ha impiegato ben 77 mila tonnellate cubiche di petrolio – una risorsa non rinnovabile e dal significativo impatto ambientale.
Per questo negli ultimi anni il gruppo Lego ha preso l’impegno di ricercare e implementare entro il 2030 l’uso di materiali più sostenibili per i propri prodotti (articolo de Il Post) ed entro il 2025 per il proprio packaging.

Un piccolo passo verso questo obiettivo è stato effettuato l’anno scorso quando è stata introdotta Plants from Plants, la nuova linea di foglie, cespugli ed alberi realizzati in polietilene per il 98% di derivazione vegetale. Questo nuovo materiale plastico, riciclabile ma non biodegradabile, viene realizzato utilizzando etanolo da canna da zucchero di origine sostenibile certificata da BFA (Bioplastic Feedstock Alliance del WWF).
Peccato che solo 1-2% dei prodotti Lego sia in polietilene e quindi la vera sfida della ricerca di materiali sostenibili sia ancora tutta da vincere.
Se volete provare set Lego che contengano elementi botanici della linea Plants from Plants di seguito trovate l’elenco dei kit che al momento ne fanno dichiaratamente uso.
Lego Eco friendly : gli altri passi fatti dall’azienda verso una maggiore sostenibilità
Oltre che per la notevole quantità di plastica annualmente prodotta, Lego è stata negli anni accusata per la sua scelta di partnership commerciale con un’azienda ambientalmente molto impattante : Shell.
La collaborazione tra Lego e Shell ha inizio negli anni ’70, quando le due aziende decisero di unire gli sforzi e i marchi per espandere i rispettivi mercati, sancendo un patto commerciale che prevedeva la pubblicità della Lego nei distributori Shell (pupazzetti “lego” regalati sulla benzina) e quella della Shell nei giochi Lego (sono “Shell” tutti i distributori di carburante delle città Lego); fra gli effetti collaterali non dichiarati di questa partnership il fatto che Lego avrebbe potuto produrre plastica (che è derivata dal petrolio) a buon mercato e Shell avrebbe potuto edulcorare la sua immagine pubblica associandola al più pedagogico dei giochi.
Nel 2014 però Greenpeace decise di far notare la partnership a tutto il mondo, sfruttando la notorietà di Lego per attaccare Shell tramite un commovente video rappresentativo degli effetti ambientali delle trivellazioni nel Polo Nord.
Attraverso una pagina facebook dedicata Greenpeace riuscì a raccogliere l’adesione di più di un milione di persone che chiesero a LEGO di non promuovere più il marchio Shell sui propri prodotti, sia a causa dei suoi crescenti progetti di trivellazione dell’immacolato territorio Artico alla ricerca del petrolio che dell’incidente del 2012 mai completamente chiarito (la nave da trasporto carburante Shell “Kulluk” andata alla deriva nel mar dell’Alaska).
Fu così che ad Ottobre 2014 LEGO pubblicò un comunicato con il quale si impegnava a
non rinnovare il contratto di co-promozione con Shell.
A differenza di quella di Shell, la politica aziendale LEGO prevede l’impegno a produrre più energia rinnovabile di quella necessaria, l’impegno a eliminare gradualmente il petrolio dai propri prodotti e – in collaborazione con i propri partner – a lasciare un mondo migliore alle generazioni future.
e da allora ad oggi i passi avanti nel migliorare la propria sostenibilità sia a livello di azienda che di prodotto sono documentati in report annuali (sotto un estratto del report 2018).
Nel 2018 ad esempio LEGO è riuscita a bilanciare il 100% dell’energia consumata dai propri stabilimenti produttivi ed uffici con investimenti in energia rinnovabile ovvero impianti eolici in Germania e UK ed ha voluto festeggiare questo importante evento con il lancio del set Vestas® Turbina Eolica che contiene anche pezzi in bioplastica.
Mattoncini da costruzione più eco friendly dei LEGO : le possibilità che offre il mercato
Mentre i LEGO Eco Friendly sono ancora un po’ lontani dall’essere realtà, altre aziende (purtroppo poche) si stanno muovendo nella ricerca di materiali più sostenibili dell’ABS per i propri mattoncini.
Bioblo
I blocchi Bioblo, indicati dai 3 anni, sono realizzati in uno speciale materiale (Fasal Wood) costituito per il 60% da segatura di legno proveniente da foreste sostenibili certificate PEFC e da plastica proveniente dal riciclo di tazze.
Hanno una speciale struttura a nido d’ape, ciascuno di essi misura 12×2,4×0,8 cm e sono privi di plastificanti, PVC, BPA.
La maggior possibilità di scelta di blocchi Bioblo l’ho trovata su Amazon.
Biobuddi
BioBuddi è un’azienda olandese che ha scelto di abbandonare la plastica derivata dal petrolio in favore del polietilene verde, un biomateriale realizzato usando gli scarti della lavorazione della canna da zucchero brevettato e certificato TÜV Rheinland nel 2017.
Sono confezionati in packaging di cartone certificato FSC ed anche gli adesivi applicati su alcuni blocchi sono realizzati a partire dagli scarti della lavorazione della canna da zucchero.
Come dimensioni sono l’equivalente dei Lego Duplo e sono con essi compatibili.
I blocchi Biobuddi sono in vendita da fine 2017 e la più amplia selezione di kit di questo marchio è disponibile su Amazon.
Mokulock
I blocchi MOKULOCK sono in 100% legno ricavato da alberi abbattuti per assottigliamento forestale nell’area montagnosa della provincia di Yamagata in Giappone.
Il loro processo produttivo, realizzato dall’azienda giapponese New Tech Shinsei, non prevede l’uso di alcun olio per la finitura superficiale, sostanza chimica, vernice o colla è valso loro la vincita del premio Eco-Excellence Awards™ 2019 di Natural Child World nella sezione giochi.
Purtroppo sembra che non siano compatibili con i Lego ma se desiderate provarli indovinate un po’ dove sono disponibili? Su Amazon ovviamente!
Qurkies
Altra alternativa eco friendly ai Lego Duplo è costituita da Qurkies , un progetto nato a marzo 2018 grazie al crowdfunding su Kickstarter che prevede la realizzazione di mattoncini in sughero utilizzando il materiale di scarto dell’industria che produce i tappi in sughero.
Hanno il vantaggio di essere compatibili con i Duplo ma ben più sostenibili dal momento che il sughero è un materiale ben più ecologico della plastica. Non mi sembra che siano ancora disponibili qui in Italia ma terrei d’occhio la loro pagina dei rivenditori per vedere se la situazione cambia.
Voi avete già acquistato qualche kit di Lego eco friendly e/o avete qualche altro brand di mattoncini sostenibile da segnalare?
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Fonti
- Il Post
- Plants from Plants – Independent
- Plants from Plants – informazioni fornite dall’azienda
- Lego – difficoltà nell’uso delle bioplastiche
- Greenpeace – fine della partnership Lego/Shell
I Qurkies sono disponibili sul nostro sito perlohas.com! 🌱 Siamo l’unico rivenditore in Italia 😊