La navigazione internet da casa e da mobile sono una realtà quotidiana per ciascuno di noi, quello a cui nessuno di noi pensa è che indirettamente ogni click che facciamo è nocivo per l’ambiente poichè aumenta le emissioni di CO2 nell’aria.
La percezione che abbiamo del web è che si tratti di qualcosa di immateriale ma se solo ci pensiamo un attimo è tutt’altro che così: non solo il web affonda le sue radici in un terreno fatto di datacenter e miliardi di cavi ma la nostra quotidiana navigazione internet si basa su dispositivi fisici più o meno grandi (pc fissi, portatili, tablet e smartphone) e tutti questi per il loro funzionamento necessitano di essere alimentati con energia elettrica.
Navigazione internet casa e mobile continuamente in crescita
Il web è ormai una seconda realtà per tutti: navigare su internet ci permette di conoscere, socializzare, comprare, lavorare e per questo è una risorsa sempre più utilizzata. E non si tratta solo di una sensazione o del pensare comune ma di una realtà documentata anche da Istat:
Nel 2017 la quota di famiglie che accedono a Internet mediante banda larga con una preferenza per la connessione fissa (ADSL, Fibra ottica ecc.) sale al 69,5% dal 67,4% del 2016. […] Il 65,3% delle persone di 6 anni e più si è connesso alla Rete negli ultimi 12 mesi (63,2% nel 2016), mentre circa il 47,6% accede tutti i giorni. Nell’uso di Internet l’età è ancora il principale fattore discriminante: sono i giovani a utilizzarlo di più (oltre il 92% dei 15-24enni) ma la crescita è significativa anche tra i 55-59enni (da 62,7% a 68,2%). […] Il 44,6% degli utenti di Internet usa gli Smartphone mentre è fuori casa o lontano dal posto di lavoro. […] In un anno, gli internauti che acquistano online passano dal 50,5% al 53,0%; tra chi non ha fatto acquisti negli ultimi 3 mesi il 43,2% ha cercato informazioni su merci o servizi e/o venduto beni online.
E l’Italia non è nemmeno al top della classifica dell’uso della rete: altre statistiche dicono che un europeo su due è costantemente connesso ad internet.
Il proliferare delle tariffe internet casa e delle offerte di telefonia mobile
In ragione di questa tendenza, molti operatori di telefonia hanno ampliato le loro proposte adeguandole alle nuove esigenze degli utenti ed ora per accedere alla navigazione internet sia da casa che da mobile non c’è che l’imbarazzo della scelta anzi c’è talmente tanta scelta che trovare la migliore offerta internet casa o la miglior offerta mobile può diventare un’impresa piuttosto difficile se non ci si avvale di un qualche supporto.
Comodissimi a questo proposito gli strumenti di comparazione dei preventivi online offerti da Altroconsumo che, non essendo affiliato a nessun fornitore specifico, offre comparazioni super partis e affidabili come d’altra parte coerente con la sua mission di essere dalla parte dei consumatori.
Trovare la migliore offerta internet casa e/o la miglior offerta mobile è indubbiamente reso molto più semplice di prima da strumenti efficaci come questi ma non dobbiamo dimenticare che parlando di navigazione internet il problema che noi consumatori dovremmo porci non è solo quello della convenienza della nostra tariffa ma anche quello degli impatti ambientali della nostra permanenza su internet.
I numeri impressionanti dell’impatto ambientale della nostra navigazione internet
Rete Clima, tramite il portale co2web.it, rivela dei dati poco diffusi e dibattuti sui mass media generalisti: l’uso del web rappresenta il 2% delle emissioni di CO2 annuali dell’intero pianeta ovvero produce oltre 830.000 tonnellate di anidride carbonica; come se ciò non bastasse si stima che questa quota sia destinata a raddoppiare entro il 2020!
La prima fonte di inquinamento deriva sia dal consumo energetico delle infrastrutture degli operatori di telefonia che da quello dei dispositivi (pc, smartphone, tablet) da noi utilizzati per la navigazione internet; l’energia elettrica da loro utilizzata per funzionare ogni giorno viene ancora oggi in buona parte ottenuta mediante combustione di fonti energetiche fossili che producono una grossa quantità di emissioni inquinanti, rilasciando anidride carbonica (CO2) nell’atmosfera.
Tramite il portale co2web (fonte delle immagini sovrastanti) è possibile capire quanto la nostra connessione internet perennemente accesa, i video visti su Youtube o le mail inviate influenzino l’ecosistema a causa delle emissioni di CO2 equivalente che generano.
Un utente che invia 500 email (da 1Mb) al mese, a fine anno avrà generato 114 kg di CO2, chi guarda mensilmente 250 video su YouTube ne avrà emessi 43,2 kg e chi naviga per un totale di 125 ore/mese ne produrrà ben 108 (86,4 kili di CO2 rappresentano l’equivalente di un viaggio andata e ritorno in macchina da Milano a Bologna), davvero impressionante!
E’ quindi piuttosto evidente come, solo partendo dalle piccole azioni quotidiane che ognuno di noi privatamente fa, sarà possibile produrre un reale cambiamento e una concreta riduzione dei consumi energetici e dell’impatto ambientale della navigazione internet.
Cosa possiamo fare concretamente per ridurre l’impatto ambientale della nostra navigazione internet ?
Adottare nella navigazione internet dei comportamenti il meno possibile nocivi per l’ambiente è possibile, ecco alcuni suggerimenti:
- Non lasciare inutilmente accesi computer, router e/o periferiche non in uso: coì facendo, in un anno, si possono risparmiare diversi kg di emissioni di CO2.
- Scegliere dispositivi elettronici a basso consumo, ad esempio aiutandosi con la guida di Greenpeace Guide to greener electronics.
- Acquistare alimentatori a risparmio energetico per il computer portatile.
- Illuminare la postazione pc con lampade a risparmio energetico.
- Stampare meno documenti cartacei possibile e, se la stampa è proprio indispensabile, farla fronte/retro e in modalità “economica”.
- Usare gli strumenti messi a disposizione dal web per ridurre il tempo passato online, come quelli di comparazione Altroconsumo citati poco fa.
Queste le mie idee per un uso più sostenibile del web, voi ne avete altre?
[…] Navigare su internet da qualche anno a questa parte può avere un minore impatto ambientale e il merito è di Ecosia , il motore di ricerca antagonista di Google dal cuore spiccatamente green. […]