A volte ci illudiamo che non sia così ma la realtà è che la pubblicità e il marketing non risparmiano proprio nessuno, nemmeno i bimbi in fasce (e chi li accudisce): basti pensare alla miriade di prodotti per il bagnetto neonato e cambio pannolino in commercio!
E ahimè non è che ci si possa fidare ciecamente di quello che ci viene proposto solo perché si tratta di marchi famosi o acquistabili in farmacia : anche molti dei cosiddetti “prodotti specifici per l’infanzia ipoallergenici” sono a base di petrolati e siliconi…che male c’è?!
Lascio parlare qualcuno sicuramente più autorevole di me (Riccarda Serri) ma col cui pensiero mi trovo perfettamente in sintonia:
Questi ingredienti effettivamente non danno allergie (sulla breve distanza!) ma è dimostrato che i prodotti cosmetici utilizzati nei primi nove mesi di vita condizionano il comportamento della pelle per tutta la vita. Facciamo attenzione. Gli ingredienti apparentemente innocui, ma di derivazione petrolchimica, possono essere pericolosi nel loro accumulo quotidiano sulla cute oltre che, naturalmente, non biodegradabili nell’ambiente. E non è forse l’ambiente che stiamo lasciando in eredità ai nostri bambini? La salute e la bellezza della pelle passano anche dall’informazione e dal rispetto della natura.
Non bisogna infatti dimenticare che la pelle di un neonato o di un bambino è delicata perché fino alla pubertà non ha lo strato idrolipidico di quella degli adulti quindi tutte le sostanze con cui viene a contatto tramite detergenti o creme penetrano più facilmente e alcune potrebbero sensibilizzarla (lo sapevate che le ultime ricerche evidenziano che alcune allergie si sviluppano da 0 a 3 anni ma poi scoppiano in età adulta?!).
Ne consegue che, a scopo cautelativo, è sicuramente meglio sia ridurre il più possibile le sostanze che arrivano alla pelle dei bimbi che stare attenti a quali esse siano.
Bagnetto neonato: c’è davvero bisogno di così tanti cosmetici?
Facciamo un attimo mente locale…i bimbi non puzzano come gli adulti!
Certo, in alcune situazioni particolari (quando fanno cacca e pipì o rigurgitano) puzzano eccome ma non è la loro pelle a farlo, semplicemente perché non può: le ghiandole sudoripare “apocrine”, responsabili delle secrezioni cutanee più puzzolenti, iniziano infatti la loro attività solo a partire dalla pubertà!
E poi i neonati passano la maggior parte del tempo in culla o in braccio a mamma, papà e parenti…quanto potranno mai sporcarsi?! Iniziano a sporcarsi un po’ più seriamente quando crescendo passano più tempo per terra, al parco o a contatto con altri bambini…allora inizia la guerra a mani e viso imbrattati di moccio e merenda ma anche in quel caso cercare di “sterilizzarli” a fondo non ha molto senso sia perché due minuti dopo saranno nuovamente sporchi sia perché così facendo si impedisce al loro organismo di sviluppare i normali anticorpi. Cosa fare allora? Basta attenersi a poche e semplici regole di igiene ed utilizzare pochi prodotti scelti con attenzione: grazie a prodotti a base naturale (o comunque derivati da una “chimica amica”) è possibile curare la pelle dei nostri bimbi senza spendere una follia e al contempo salvaguardando sia la loro salute che l’ambiente!
Il primo bagnetto neonato…basta davvero pochissimo
Per il primo bagnetto (ma anche per quelli successivi) basta veramente poco : amido di mais (o amido di riso) e un cucchiaio di sale integrale da sciogliere nell’acqua!
L’amido (che deve essere puro, senza profumi o conservanti) deterge delicatamente mentre il sale ripristina i sali minerali persi durante l’immersione; se il bimbo soffre di dermatite meglio usare solo l’amido. Questo approccio va bene anche per i capelli ma se vi trovate in difficoltà perché il vostro piccolo è nato con una chioma leonina potete anche optare per uno shampoo per bebè di derivazione naturale e possibilmente senza profumo; va usato in minima quantità e diluito in acqua al momento del bagnetto (se conservato già diluito può andare incontro a deterioramento).
Dopo il bagnetto neonato, se la pelle è secca, si può massaggiare il bimbo con un olio, per idratarlo ; del semplice olio di mandorle dolci puro, da agricoltura biologica, può assolvere benissimo a questa funzione ma è un prodotto privo di conservanti quindi necessita di qualche attenzione per non farlo irrancidire: il consiglio è di conservarlo in frigorifero , possibilmente, in un contenitore scuro che lo protegga dalla luce, e di tenere fuori pronta all’uso soltanto una boccettina. Alternative altrettanto valide sono l’olio di girasole (unge meno, ha un odore meno forte e non irrancidisce), l’olio di riso o l’olio di vinaccioli (leggero, assorbibile e tollerabile).
I primi cambio pannolino
Anche per il cambio pannolino l’acqua può bastare e le salviettine umidificate possono essere evitate. Per togliere il grosso della pupù ci si può aiutare con un po’ di cotone imbevuto d’acqua, olio di oliva, di girasole, mandorla o riso oppure c’è chi suggerisce (ma io non ho provato) di sbriciolare l’amido di riso, prenderne un po’ con le mani e farne una specie di pappetta con l’acqua da usare a mò di sapone per lavare il sederino in modo delicato ed ecologico.
Bagnetto neonato: cosa fare quando il bimbo cresce
Man mano che il bimbo cresce il bagnetto si trasforma da semplice atto di pulizia a un momento divertente e piacevole ricordiamoci però che a divertire il nostro bimbo nell’acqua sono soprattutto i giochini colorati e galleggianti che ci mettiamo dentro, non tanto il profumo e la schiuma del detergente!
Se usare un detergente vero e proprio ci fa sentire più a nostro agio optiamo per prodotti naturali (magari anche certificati bio), delicati, semplici e con INCI corto…non è poi così difficile reperirli, pensate che, se non avete tempo di perdervi tra le pagine dei negozi specializzati, ne trovate un bel po’ anche su Amazon (QUI vi ho salvato una bella selezione) oppure potete andarvi ad orientare nella sezione del blog dove pubblico le recensioni di quelli che abbiamo provato noi. Esistono anche degli oli detergenti…
La mia scelta personale è di privilegiare prodotti con pochi allergeni quindi privi o con poco profumo…in fin dei conti il profumo non è indispensabile, se ne può fare assolutamente a meno, a maggior ragione quando si parla di neonati che trovano conforto negli odori naturali e sono invece confusi dai profumi! Tendo a limitare anche l’uso di prodotti con oli essenziali (sono molto potenti e attivi) o a utilizzare solo quelli con oli essenziali di comprovata sicurezza anche per l’uso nei bambini.
Il cambio pannolino del bimbo più grande
Col passaggio all’alimentazione solida le feci dei bimbi diventano più abbondanti ed acide…è stato a questo punto che io ho iniziato a lavare la mia bimba anche con un detergente e a dare a volte una “sgrossata” con le salviette prima di andare in bagno.
Per le salviette fortunatamente in commercio si riescono a trovare anche soluzioni ecologiche che non costano una fortuna , ne abbiamo parlato già qui, ma io comunque non le uso come sostituto dell’acqua bensì solo per dare una rapida ripulita dato che per motivi di spazio il fasciatoio non è in bagno.
Particolare attenzione va prestata nel delicato periodo della dentizione, quando le feci del bebè sono più acide e il sederino si screpola quindi più facilmente: in questo caso è bene limitare l’uso di detergenti e preferire sempre l’olio per reidratare la cute. Da notare che in ogni caso il detergente non andrebbe usato ad ogni cambio del pannolino ma solo quando necessario perché gli eccessivi lavaggi seccano e impoveriscono la pelle.
Noi abbiamo trovato utili in questi frangenti (non ad ogni cambio!) anche le paste all’ossido di zinco facendo attenzione però ai petrolati (petrolatum, paraffinum liquidum, paraffin e compagnia bella) che si trovano spesso in grande quantità in questi prodotti e nelle creme idratanti/lenitive: sono sostanze occlusive che non lasciano respirare la pelle (è come avvolgersi con una busta di plastica) e sono anche inquinanti.
Creme idratanti? Usate molto poco (prevalentemente quest’inverno) solo prodotti privi di profumo (o con profumo mooolto delicato), a base di oli o burri vegetali, con estratti lenitivi come la calendula, e senza petrolati.
Ma stiamo parlando solo del bagnetto neonato e dei prodotti per la sua igiene…non sono esagerate tutte queste attenzioni?! Nessuno di noi è morto per un po’ di olio j… !!
Lo so bene che alcuni di voi commenteranno così e concordo sicuramente sul fatto che nessun prodotto in commercio sia tossico o nocivo perché tutti gli ingredienti usati sono entro i parametri di legge. Ma è altrettanto vero che il formulatore non può tener conto di quanti cosmetici una persona arriva ad usare in un giorno e magari può capitare che, entrando più volte a contatto con un ingrediente problematico, si superi la soglia definita innocua per legge…ecco se posso evitare questo alla mia bambina non vedo perché non farlo.
È già talmente esposta a fonti di inquinamento ambientale che non c’erano (o non erano così diffuse) quando sono stata piccola io e sulle quali non ho controllo che non vedo proprio perché dovrei andare ad aggiungerci anche i cosmetici su cui invece, con un po’ di impegno, posso agire attivamente…voi cosa ne pensate?
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Photo Credit paperella (Morguefile), piedini (Morguefile), bimba vasca (Morguefile)
[…] per la detersione per poi passare all’uso esclusivo di cosmetici naturali e biologici (vedi Bagnetto neonato: cosa serve davvero). E durante lo svezzamento abbiamo cercato, per quanto possibile, di evitare il babyfood e […]