Cosmoprof 2019 è stato, come ogni anno, una bella e stancante esperienza alla scoperta di cosa di nuovo si muove nel panorama del mondo beauty.
Per il secondo anno consecutivo sono riuscita a dedicare a Cosmoprof due intere giornate e devo dire che non ne sono affatto pentita dal momento che i leitmotiv di Cosmoprof 2019 erano sostenibilità ed economia circolare.
Ed è proprio sul tema della sostenibilità applicata al mondo beauty che ho incentrato la mia visita a Cosmoprof 2019 quindi non stupitevi se in questo articolo mi vedrete dare attenzione a brand diversi dai soliti noti, di cui sicuramente avete già scoperto tutte le novità tramite le stories delle mie colleghe blogger più attive di me sui social.
Eventi e progetti speciali legati al tema della sostenibilità di Cosmoprof 2019
Molte delle iniziative firmate da Cosmoprof 2019 hanno avuto l’intento di sottolineare l’impegno nell’evoluzione verso una maggiore sostenibilità dell’intero evento.
Nel Centro Servizi, dal nuovo layout realizzato tramite una struttura in cartone proveniente da fonti sostenibili, era anche quest’anno ospitato Boutique ovvero il progetto charity che quest’anno raccoglieva fondi a sostegno de La forza e il sorriso, un progetto che aiuta le donne affette da cancro a rivedersi belle e a ritrovare autostima con laboratori di bellezza gratuiti in tutta Italia.
A dare evidenza della sempre crescente attenzione all’impatto ambientale dell’industria cosmetica e dell’imporsi al suo interno di nuovi diktat legati alla sostenibilità (come l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili, il limite allo spreco del prodotto, il riciclo ed il riutilizzo dei materiali derivanti dagli elementi di scarto) diversi appuntamenti dei Cosmotalks:
- 14 marzo: Sustainability Now & Next – Impact x Beauty, Ecological Natives: redefining sustainability for the future of our brands, from key trends to creative concepts.
- 15 Marzo: Designing the new desiderable style of sustainable beauty brands, environmental footprint: an opportunity for beauty companies.
- 16 Marzo: Sustanable sourcing in beauty: how beauty companies are creating positive impact, Green Cosmestics: a focus on distribution channels.
Bellissima anche l’iniziativa presentata nella Factory (pad. 19 del Cosmopack), un’installazione che riproduceva l’intero processo produttivo di un prodotto haircare di altissima qualità, sostenibile e in edizione limitata: NO.CO. (No Compromise) ovvero uno scalp oil concepito e realizzato senza compromessi – formula di derivazione naturale, water safe (limita l’utilizzo di acqua nella fase di risciacquo), packaging costituito da polimeri riciclati.
Rispondendo ad un questionario che raccoglieva un parere sulla potenziale etichetta da fornire a questa tipologia di prodotto era possibile riceverne un flacone in omaggio ed io ovviamente ho sfruttato questa occasione. 😀
Sempre all’interno del Cosmopack (pad.20) era inoltre presente l’installazione 20*2021 di WSGN pensata per esplorare il futuro della sostenibilità sia sul fronte del colore che dei materiali innovativi. Nelle previsioni S/S 2020 di WGSN infatti i trend chiave sono il focus su colori più sostenibili (prodotti con meno danni per l’ambiente e con un appeal non legato alle stagioni) e su nuovi modi di concepire i materiali (materiali biodegradabili, compostabili e rinnovabili o materiali naturali locali trasformati in nuove risorse per creare progetti artigianali e sostenibili).
Cosmoprime & Cosmoprof 2019 : ecco le aziende che presentavano progetti sostenibili
Cosmoprof 2019 non è stato solo eventi e progetti speciali ma anche ampie sezioni di padiglioni in cui non sono mancati espositori che del tema della sostenibilità hanno fatto la loro ragion d’essere.
A farla da padrone da questo punto di vista è stato Cosmoprime, l’area ad ingresso selettivo interamente dedicata alla profumeria e cosmesi di alta gamma che si distingue per ricerca, eccellenza e vocazione green, ques’anno situata nel padiglione 14.
Quattro le aree speciali di Cosmoprime che evidenziavano la forte connotazione innovativa e green di questo padiglione:
- Zoom on Emerging Prime, una sezione riservata alle giovani aziende che per la prima volta si affacciavano al business internazionale.
- Extraordinary Gallery, contenitore per le tendenze beauty e fashion più ricercate e innovative.
- Extraordinary Gallery – The Green Selection, spin-off dell’omonima area precedente ma con focus sulle aziende internazionali con spiccata filosofia green.
- Green Prime, l’area dedicata a brand masstige e prestige dalla forte vocazione green e dai prodotti eco sostenibili di alto livello.
Ma veniamo a noi e alle aziende che più mi hanno colpito dal punto di vista dell’approccio alla sostenibilità, in rigoroso ordine alfabetico.
Balade En Provance ad esempio è un brand originario di un piccolo paese della Provenza che propone una bella gamma di creme mani, saponi per rasatura da uomo e da donna, saponi mani e corpo e shampoo solidi non solo dalla produzione artigianale ma anche caratterizzati da un packaging eco-friendly: vasetti di vetro con tappo in metallo per le creme mani e cartone riciclabile e compostabile per i saponi.
Ben & Anna era presente in fiera con la sua bella gamma di deodoranti naturali, vegani e cruelty free privi di alluminio, parabeni e ftalati. Due le novità che ho scoperto in fiera: la loro evoluzione verso un packaging completamente plastic free (lo stick di plastica è stato sostituito da un tubicino di carta certificata FSC completamente biodegradabile e riciclabile) e l’imminente lancio di una gamma di prodotti zero waste per l’igiene orale (dentifricio in polvere e collutorio in vasetti di vetro con tappo in metallo!).
Chich Chiq è un brand polacco che non conoscevo che a Cosmoprof 2019 proponeva un’interessante linea composta da cosmetici di lusso ispirati dall’Ayurveda, in particolare delle maschere in polvere composte da ingredienti naturali, sicuri e sostenibili provenienti da tutto il mondo e prive di conservanti/stabilizzanti. Il loro packaging in bamboo non è solo esteticamente bellissimo ma anche completamente eco-friendly e sostenibile.
KT Home nel suo stand proponeva una bella serie di guantini/manopole per lo struccaggio senza acqua: Oh my glove! Si tratta di una tipologia di prodotto zero waste che di per sè non sarebbe nuova ma a differenziare quest’azienda dalla concorrenza è la tessitura della microfibra studiata in modo tale da non consentire il rilascio di micro-particelle di tessuto nell’ambiente e la scelta di lasciare i prodotti del loro naturale colore bianco, al fine di limitare l’impatto ambientale della loro produzione.
Les Petits Prodiges è un altro giovane brand francese dalla produzione artigianale e dal packaging eco-friendly. La sua gamma prodotti che si propone di essere “Green & Sexy” comprende dei balsami multiuso in una graziosa scatola di latta con tappo a vite e deodoranti naturali in tubo di cartone che sembrano analoghi a quelli proposti da Ben & Anna.
My White Secret, già presente al Cosmoprof 2018 con degli interessanti dentifrici sbiancanti naturali, quest’anno si presentava con un’interessante ampliamento di gamma che strizza l’occhio alla sostenibilità e allo zero waste: dentifricio in polvere in jar di vetro, filo interdentale in un piccolo contenitore di vetro e metallo e spazzolini da denti con manico in bamboo.
Paradoxx è un brand irlandese che propone una bella gamma di prodotti naturali per capelli che nasce con l’intento di essere in tutti i casi in cui sia possibile plastic-free (e ad oggi lo è per il 90% del proprio packaging: buona parte dei prodotti è contenuta in bottiglie di alluminio, solo il dispenser è in plastica). Curioso il fatto che tra gli ingredienti utilizzati, tutti approvvigionati in modo sostenibile e selezionati evitando sostanze pericolose per la salute e per l’ambiente, sia presente anche il whiskey irlandese. Paradoxx è membro di 1% for the Planet e quindi dona 1% delle proprie vendite annuali ad organizzazioni non profit che si occupano della tutela dell’ambiente.
Parfum du Vojage è un brand francese che propone una bella gamma di profumi naturali, privi di ftalati e parabeni, che nel formato viaggio sono contenuti in un contenitore di legno certificato PEFC e proveniente da foreste europee (Francia, Spagna e Belgio). E quando il flacone finisce può essere ricaricato!
Le aziende che presentavano progetti sostenibili del padiglione 21
Devo dire che il padiglione 21, tempio del settore bellezza green, per quanto riguarda l’approccio sostenibile alla cosmetica non aveva molto da offrire, se comparato a Cosmoprime. Ma vediamo assieme il dettaglio di quello che ho potuto vedere.
Nutryancor è una linea di cosmetici prodotta da Carone, storica azienda della valle Susa nota per aver introdotto in Italia il Sapone di Aleppo, con l’intento di recuperare gli scarti di frutta e verdura (carciofi, mirtilli, mele e carote) da agricoltura biologica della cooperativa “Il Frutto Permesso” e dell’azienda “Cereal Terra”. Gli scarti della produzione di conserve ricevono una seconda vita diventando farine ricche di nutrimenti che vengono inserite negli attuali 11 prodotti della linea Nutryancor: dai saponi alle creme, ai detergenti.
Martini spa, che quest’anno festeggia i suoi primi 50 anni di storia, esponeva in fiera la sua linea di spugne naturali ricavate dalle fibre vegetali di Konjac; tre le versioni di spugne disponibili: Natural per pelli delicate, Tè Verde per tutti i tipi di pelle e al carbone di bambù per pelli grasse ed impure. Interessante scoprire al loro stand che Martini ha brevettato un processo a basso impatto ambientale (XPAND) per arricchire le proprie spugne con aromi naturali e principi attivi naturali dalle proprietà cosmetiche.
The Humble Co. è una piccola azienda svedese che produce prodotti per l’igiene orale eco-friendly e socialmente responsabili approvati FDA, Vegan, Cruelty-free e biologici certificati. La loro gamma prodotti comprende dentifrici naturali, spazzolini in bamboo, cotton fioc, filo interdentale etc…
Alcune osservazioni su Cosmoprof 2019 in generale
Come accennato all’inizio di questo articolo sono ben felice di aver visitato Cosmoprof 2019 perchè si è come sempre rivelato occasione privilegiata per scoprire nuove aziende e tendenze.
Non riesco a negare però un po’ di amaro in bocca perchè, se da una parte ho sicuramente apprezzato l’aumentata presenza di aziende a vocazione naturale anche al di fuori del padiglione loro tipicamente dedicato (21), dall’altra non ho potuto evitare di notare che quello che era il tema portante di questa edizione – la sostenibilità nel campo beauty – era ahimè seriamente rappresentato da pochi espositori ed i pochi presenti erano quasi esclusivamente stranieri.
Un po’ triste e a mio parere poco coerente con il tema che Cosmoprof 2019 diceva di professare, la gestione degli accrediti per blogger: i criteri con cui le blogger venivano selezionate erano ignoti (e già questo non mi è piaciuto per niente perchè sintomo di poca trasparenza) e a me l’accredito come blogger è stato negato ma visto che tenevo particolarmente a poter visitare Cosmoprime perchè avevo visto che il cuore delle aziende innovative in tema sostenibilità stava proprio lì, ho inviato una mail all’ufficio stampa spiegando loro che non mi interessava entrare gratuitamente ma che avrei desiderato – data la coerenza con il mio blog dei settori espositivi lì presenti – poter entrare a Cosmoprime con un pass. E niente mi sono trovata di fronte ad un’inspiegabile muro di indifferenza che mi ha fatto capire che non gliene fregava proprio niente di dare priorità ai blog coerenti col tema della sostenibilità e nemmeno alla passione dimostrata da chi chiedeva di avere un pass per entrare in un padiglione pagando il biglietto di ingresso a prezzo pieno…che tristezza!
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