La disidrosi o eczema disidrosico è una dermatite che colpisce prevalentemente le dita e il palmo delle mani e/o la pianta dei piedi.
È caratterizzata dalla comparsa di piccole vescicole piene di liquido ed è spesso associata ad un’intenso prurito.
L’ eczema disidrosico interessa il 5-20% della popolazione mondiale (3% di tutte le dermatiti) , colpisce la fascia di età dai 4 ai 75 anni con un picco tra i 20 ed i 40 anni, e insorge soprattutto nelle regioni con clima temperato, principalmente in estate e primavera.
E in mezzo a questi numeri ci sono io, donna di 41 anni residente in Italia, che ne soffro sin da bambina, sono sempre stata curata con poco efficaci creme a base cortisonica e onestamente il cortisone non vorrei usarlo proprio più.
Io & l’ eczema disidrosico
Come vi dicevo convivo con la disidrosi o eczema disidrosico fin da bambina.
Non so bene quanti anni avessi ma ricordo ancora che la mia primavera/estate erano accompagnate dalla comparsa di bollicine pruriginose sulla pianta e tra le dita dei piedi.
Allora l’eczema disidrosico compariva e se ne andava da solo senza bisogno di cure ma era evidentemente abbastanza fastidioso da segnare i miei ricordi.
Con l’adolescenza prima e l’età adulta poi il mio compagno di viaggio si è spostato dai piedi alle mani e lì sono iniziati i dolori. Gli episodi sono diventati più acuti: le rade bolle sono diventate gruppi ravvicinati che si trasformavano in un’unica vescicola grande fino ad 1 cm.
E’ stato allora che mi sono rivolta prima al medico di base e poi a vari dermatologi. Ma la risposta era sempre la stessa: la causa è ignota, usiamo una crema al cortisone.
“Ma usare la crema al cortisone mi fa squamare molto peggio del lasciar fare alla dermatite il suo naturale decorso” era il mio commento.
“Allora proviamo a cambiare crema al cortisone finché non troviamo quella giusta per te”.
Ed è così che sono arrivata ad oggi.
Cosa ho imparato sull’ eczema disidrosico in tutti questi anni
I medici non hanno ancora capito le cause dell’ eczema disidrosco
Il pediatra interpellato da mia mamma al tempo della mia infanzia aveva parlato di un potenziale “malfunzionamento” delle ghiandole sudoripare; si tratta di una teoria che negli anni successivi è stata definitivamente scartata e infatti non l’ho più sentita citare da nessuno.
Oggi l’ eczema disidrosico è fondamentalmente considerato come una patologia multifattoriale ovvero con più fattori predisponenti e scatenanti:
- Fattori predisponenti: Fattori genetici (la familiarità aumenta la probabilità di soffrirne ma non necessariamente perchè si ritiene che siano coinvolti diversi geni nella sua espressione), ittiosi, dermatite atopica, Dermatite allergica da contatto o irritativa da contatto, Atopia o familiarità per atopia, Ipersensibilità ai metalli (sono particolarmente suscettibili gli allergici a nichel e cobalto), Iperidrosi o ipersudorazione.
- Fattori scatenanti: Stress psico-fisico, Clima caldo (spesso gli episodi si manifestano in primavera/estate), Esposizione al nichel o al cobalto (contatto occasionale o cronico con oggetti contenenti questi metalli , o l’ingestione degli stessi tramite frutti di mare, asparagi, broccoli, carote, kiwi…), Esposizione ad alcune sostanze chimiche (cromo, parafenilendiammina, diamminodifenilmetano, benzoisotiazoloni, lauril solfato,siliconi, parabeni), malattie cutanee di origine micotica, Immunodeficienza (da HIV o per trattamento con farmaci immunosoppressori).
Pare che anche lavaggio eccessivamente frequente delle mani non sia affatto di aiuto.
L’ eczema disidrosico non è contagioso
Nonostante l’aspetto delle lesioni sia molto simile a quello delle malatitie infettive, l’ eczema disdrosico non è in alcun modo contagioso.
Il decorso dell’ eczema disidrosico
Nella forma più diffusa, gli episodi acuti di eczema disidrosico o disidrosi sono caratterizzati da 3 fasi che durano non meno di c2-3 settimane:
- Fase vescicolare: le vescicole compaiono ad ondate consecutive, su cute integra o che magari ha iniziato a seccarsi e tirare alcuni giorni prima.
- Fase crostosa: le vescicole si rompono, facendo fuoriuscire un liquido trasparente e si formano piccole croste o in generale ispessimenti cutanei; in questa fase bisogna stare attenti perché le infezioni batteriche sono dietro l’angolo.
- Fase desquamante: le croste e gli ispessimenti si staccano, lasciando esposta la sottile cute sottostante, spesso arrossata e fragile.
Se siete sfortunati come me nell’ultima fase in cui la pelle non è ancora del tutto guarita dall’episodio di disidrosi precedente, le bollicine tendono a ricomparire, innescando un secondo episodio.
La durata dell’ eczema disidrosico o disidrosi è estremamente variabile: in alcune persone compare una volta nella vita per 3-4 settimane, in altre diventa cronico.
Anche l’intensità dell’eczema disidrosico o disidrosi è molto variabile: per molte persone rimane un disturbo lieve, mentre per altre è così invasiva da rendere difficoltoso l’utilizzo di mani e/o piedi.
La terapia tradizionale in caso di eczema disidrosico o disidrosi
Spero che nessuno vi abbia illuso del contrario: la dura realtà è che non esiste una cura per guarire definitivamente dall’ eczema disidrosico. Tuttavia è possibile ricorrere a trattamenti che permettano di gestire nel miglior modo possibile la sua manifestazione acuta.
La terapia che mi è sempre stata proposta prevedeva creme o pomate cortisoniche da applicare sulla pelle malata. Negli anni ne ho provate diverse, tutte poco efficaci: su di me causano una profonda desquamazione, molto peggiore di quella caratteristica del normale decorso dell’eczema.
Per questo motivo, pur tenendo queste creme in casa, alla fine le uso solo quando il prurito diventa insopportabile o quando vedo che senza di loro l’eczema rischia di durare mesi.
So che in casi gravi possono essere prescritti anche antistaminici per bocca per frenare il prurito o antimicotici/antibiotici in caso di infezione batterica ma a me non è mai capitato.
La cura dell’ eczema disidrosico o disidrosi senza cortisone : questa sconosciuta

Purtroppo i dermatologi di oggi, di fronte a malattie infiammatorie della pelle a causa non nota come l’eczema disidrosico o disidrosi, tendono a prescrivere il cortisone.
Dalla mia esperienza ha però imparato che il cortisone induce una rapida azione sfiammante che magari porta anche ad una remissione della Disidrosi, peccato che si tratti di un risultato effimero: appena si sospende il cortisone si assiste all’effetto “Rebound” cioè la Disidrosi ritorna a volte in forma anche peggiore di quella di partenza mentre la pelle si squama a dismisura assumendo un aspetto di “pelle viva”.
Se si insiste con il cortisone si assiste al fenomeno della “Tachifilassi” : il cortisone diventa progressivamente inefficace a meno che non si aumentino le applicazioni. Il rischio finale è che la pelle ne diventi dipendente o che sviluppi resistenze batteriche senza peraltro aver risolto alla base l’eczema disidrosico o disidrosi.
Il mio eczema disidrosico ricorrente quest’anno ha ben pensato di farmi visita durante il periodo di lockdown e di essere particolarmente aggressivo.
Il lavaggio frequente delle mani, l’uso (seppur episodico) di soluzioni idroalcoliche e la comparsa della disidrosi hanno a partire da marzo letteralmente devastato le ultime due dita della mia mano destra. Non ricordo un altro episodio di eczema disidrosico altrettanto insopportabile.
Non potendo recarmi da un dermatologo ed essendo chiusa in casa ho pensato di documentarmi su internet alla ricerca di rimedi privi di cortisone.
Un bene perché ho così scoperto che alcuni dermatologi per curare la disidrosi non consigliano affatto il cortisone bensì l’applicazione di tre semplici principi: non irritare , ridurre e ammorbidire.
Come non irritare la pelle soggetta ad eczema disidrosico o disidrosi
Dal momento che la Disidrosi è una malattia infiammatoria della pelle, qualsiasi stress applichiamo alla pelle può tradursi in nuova infiammazione e nuova Disidrosi.
Purtroppo mani e piedi sono sottoposti a molti stress, alcuni inevitabili (camminare o usare le mani) e altri per lo meno limitabili: il contatto con detergenti/detersivi e il lavaggio/immersione in acqua.
I consigli per non irritare la pelle soggetta a eczema disidrosico o disidrosi sono:
- Indossare guanti in cotone, con sovrapposti guanti in nitrile, quando si fa uso di detersivi e prodotti detergenti per la casa.
- Nei periodi di remissione della disidrosi evitare l’uso di profumi e detergenti aggressivi, privilegiando prodotti delicati e studiati per pelli sensibili e intolleranti.
- Durante gli episodi acuti di eczema disidrosico sostituire il lavaggio con detergenti ed acqua con un lavaggio a secco con soluzione di Pergamanato di Potassio.
Le bolle tipiche dell’eczema disidrosico potrebbero essere causate anche da una reazione allergica dovuta al contatto con determinati metalli come nichel, cromo e cobalto. Purtroppo questi metalli si trovano in molti oggetti di uso quotidiano (tra cui gioielli e telefoni cellulari) quindi il consiglio di evitare l’esposizione a questi metalli pesanti, sebbene corretto, è di fatto di difficile applicazione.
I riducenti naturali efficaci per curare dermatite atopica ed eczema disidrosico o disidrosi
In dermatologia per “riducente naturale” si intende un composto presente in natura in grado di ridurre alcune dermatiti agendo contemporaneamente su due fronti:
- l’infiammazione.
- la crescita anomala della pelle causata dall’infiammazione.
I riducenti naturali più utilizzati sono:
- Catrame Minerale (Coal Tar) e Ittiolo Solfonato – azione antinfiammatoria, antipruriginosa e antiproliferativa.
- Acido Salicilico e Zolfo Colloidale – azione cheratolitica ovvero riducente degli ispessimenti cutanei.
E sono gli attivi che costituivano i capisaldi della terapia dermatologica prima che l’avvento dei moderni farmaci come cortisonici e antimotici li mandasse in disuso.
Ittiolo Solfonato
L’Ittiolo Solfonato è un principio attivo dalle proprietà antinfiammatorie, antimicrobiche e cicatrizzanti che viene ricavato dagli scisti oleosi cioè dai sedimenti marini (principalmente fitoplancton) rimasti inglobati nelle rocce circa 200 milioni di anni fa, nel periodo Mesozoico, quando il mare si ritirò.
Viene in particolare estratto dagli scisti ricchi in zolfo (13%) presenti in alcuni giacimenti del Tirolo e dello Jura francese.
Non essendo un catrame l’ittiolo solfonato è privo di Idrocarburi Aromatici Policiclici (PAH), gli ingredienti ritenuti pericolosi nei catrami e – a differenza del catrame – è solubile in acqua e non è fotosensibilizzante.
Catrame minerale o Coal Tar
Il Catrame Minerale (Coal Tar) è un composto denso e scuro prodotto dai gas della distillazione del carbone alle temperature di 900-1200°; fondamentalmente si tratta di una miscela di migliaia di composti organici tra cui Idrocarburi Aromatici Policiclici (PAH), fenoli e basi azotate.
Il catrame minerale ha un ottima azione riducente, antiflogistica e riparatrice ma la presenza di PAH fa sì che non sia ammesso dalla legge Europea mentre è ammesso dalla legge degli Stati Uniti e Canada.
A differenza dell’Ittiolo Solfonato è inoltre insolubile in acqua e fotosensibilizzante quindi i prodotti che lo contengono possono essere utilizzati solo in autunno-inverno.

Acido Salicilico e Zolfo Collodaile
L’acido salicilico e lo zolfo colloidale sono sostanze decappanti cioè che provocano il distacco degli strati cornei in eccesso che tendono a prodursi durante gli stati infiammatori della pelle.
Fino al secolo scorso l’unguento Solfo Salicilico era usato per trattare molte dermatiti.
Le concentrazioni dei due principi attivi erano stabilite dal dermatologo con una ricetta magistrale e veniva preparato direttamente dal farmacista mettendo Solfo Precipitato e Acido Salicilico in vaselina e lanolina.
Oggi all’unguento solfosalicilico viene preferito l’uso di una crema evanescente priva di vaselina: si evita l’effetto occlusivo che rendeva l’unguento sia poco tollerato dalla pelle che poco gradito dai pazienti (ungeva).
Come ammorbidire la pelle soggetta ad eczema disidrosico o disidrosi
Quando la pelle è affetta da disidrosi o eczema disidrosico le creme idratanti e le creme emollienti non risultano particolarmente efficaci; molto più indicati sono gli unguenti emollienti.
Utilizzati con prodotti cheratolitici hanno la funzione di ammorbidire – sebbene temporaneamente – lo strato corneo, di ridurre la perdita d’acqua e lo stress ossidativo.
Ma quali sono i prodotti senza cortisone efficaci per curare eczema disidrosico e disidrosi ?
Tutto molto bello direte voi, ma dal punto di vista pratico cosa mi conviene utilizzare?

Lo scopriremo adesso insieme tenendo in considerazione il fatto che il trattamento solitamente consigliato prevede l’applicazione di:
- Prodotti riducenti / decapanti la sera.
- Unguenti emollienti la mattina.

I prodotti detergenti delicati
Quando comincia la crisi di disidrosi il primo provvedimento da prendere è quello di sospendere i lavaggi tradizionali sostituendoli con leggi a “secco” con una soluzione di Permanganato di Potassio.
Questo antisettico in soluzione acquosa garantisce l’igiene quotidiana ed ha azione antipruriginosa (azione astringente).
Il Permanganato di Potassio, in formula chimica KMnO4, è venduto sotto forma di cristalli o in compresse da 250mg; in soluzione acquosa ha azione antisettica e antipruriginosa.
Quando la disidrosi entra nella fase di remissione, per non rendere la cute secca e non riaccendere la disidrosi stessa, è bene utilizzare per la detersione una Base Lavante. Cos’è una base lavante? Una crema da lavaggio che non produca schiuma ma deterga come un comune sapone lasciando la cute morbida.
I prodotti che vi consiglio in caso di disidrosi o eczema disidrosico sono i seguenti.
Base lavante eudermica Most

Base lavante eudermica Most è un detergente cremoso non schiumogeno con profumazione priva di allergeni indicato per lavaggi su pelle sensibile o in condizioni critiche.
La sua formulazione utilizza una bassa concentrazione di tensioattivi immersi in una crema ad azione emolliente garantendo quindi una detersione non schiumogena che evita l’asportazione dei fattori di protezione lipidici prodotti giornalmente dalla pelle, è a rapido risciacquo e non lascia tracce di tensioattivo sulla cute.
Questo è il prodotto consigliato dai dermatologi che consigliano cure contro la disidrosi prive di cortisone; è reperibile nelle farmacie, sul sito del produttore ed anche su Amazon. Prezzo 13,50€ per 200ml di prodotto.
Base detergente EOS

Base detergente Eos , si tratta di un detergente delicato privo di profumo e di sostanze irritanti, pensato specificamente per le pelli con squilibri, ipersensibilità e manifestazioni cutanee avverse.
E’ quindi particolarmente indicato in presenza di cute ipersensibile e reattiva, intolleranze/sensibilizzazioni a profumi e oli essenziali, pruriti, secchezza, affezioni desquamanti, atopia.
La sua formulazione è a base di cocamidopropyl betaine (un tensioattivo anfotero specifico per la detergenza di pelli sensibili e delicate), coco glucoside (un tensioattivo non ionico estremamente delicato sulla cute), glicerina (ottimo idratante che facilita il ripristino dell’integrità della barriera cutanea) e acido lattico. Il suo contenuto in Nichel è inferiore a 0,1 ppm.
Questo è il prodotto che ho scelto di utilizzare io, in alternativa a quello che ho visto consigliare dai dermatologi. Il motivo? Ha un elenco ingredienti ancora più green ed è completamente privo di profumazione, caratteristica che ritengo indicata quando la pelle si trova in condizioni critiche.
Io e mi ci trovo egregiamente e trovo che il suo prezzo di 9,40€ per 500ml di prodotto lo renda una buona scelta anche dal punto di vista economico.
![]() | ![]() € 9,40 |
Un’altra modalità di detergenza da me molto ben tollerata è quella dell’olio doccia e del sapone non sapone. Ve ne parlo negli articoli che vi ho appena citato, dove troverete anche tanti consigli per la scelta.
Le creme ad azione riducente naturale (per la sera)
La scelta della crema ad azione riducente naturale da applicare la sera dipende dalle caratteristiche del nostro episodio di disidrosi e/o dalla fase in cui l’episodio si trova:
- Nello stadio iniziale (fase vescicolare), in cui le bolle sono in fase di formazione e non sono ancora “scoppiate”, sono indicate creme a base di Ittiolo Solfonato che hanno un’ azione antinfiammatoria, riducente, antiprurito.
- Nelle successive fasi crostosa e desquamante, caratterizzate prima da ipercheratosi e poi dalla formazione di squame, sono indicate creme a base di Zolfo collodaile a Acido Salicilico in quanto favoriscono il distacco degli strati cornei in eccesso.
Vediamo insieme quali sono i prodotti che possiamo utilizzare in entrambi i casi.
Creme per la fase vescicolare

L’unica crema a base di ittiolo solfonato che ho trovato in commercio è Dermictiol Crema di Most.
Si tratta di una crema dalla formulazione priva di conservanti e profumi quindi indicata per essere tollerata dalla pelle sensibile e in condizioni di stress; l’assenza di vaselina ed acqua la rende non occludente e non “bagnante” e quindi adatta come antinfiammatorio in caso di dermatite atopica e psoriasi.
Grazie all’ittiolo solfonato Dermictiol svolge attività riducente, antiprurito, antimicrobica e proprio per quest’ultima caratteristica la formulazione non necessita di preservanti.
La si può acquistare in tutte le farmacie o online sia sul sito Most che su Amazon.
Creme per le fasi crostosa e desquamante – con zolfo e acido salicilico

Most propone anche una crema a base di zolfo colloidale e acido salicilico, la Crema 2S Most , indicata quando la disidrosi ha una componente squamosa e ipercheratosica.
Si tratta di una crema evanescente priva di vaselina, conservanti e profumi, caratteristiche che la rendono idonea all’applicazione su pelle sensibile e in situazione critica; ha attività antinfiammatoria, riducente, desquamante e tiene sotto controllo un eventuale crescita fungina.
Grazie a queste caratteristiche l’azienda la indica come adatta sia per trattare le micosi che le dermatiti come dermatite seborroica, psoriasi, disidrosi, acne e rosacea.
Lo zolfo utilizzato in questa crema è purificato e lavorato in polvere con diametro di 6 micron, una forma che lo rende particolarmente attivo.
L’associazione di zolfo (riducente e antifungino) e acido salicilico (desquamante, antifungino e antibatterico) amplifica le azioni di ognuno di essi cosicchè di ciascuno è possibile utilizzare concentrazioni relativamente basse ed ottimali.
Questa crema può essere acquistata in tutte le farmacie e online sia sul sito Most che su Amazon.

Altra crema a base di zolfo e acido salicilico è la Solfo Pasta di Fitocose.
Si tratta di una pasta indicata per sanitizzare la pelle e migliorarne l’aspetto quando l’eccessiva macerazione dello strato corneo delle pieghe cutanee e delle dita dei piedi crea problemi che si manifestano con prurito e arrossamento.
La sua formulazione è a base di zolfo colloidale, acido salicilico, estratto di aloe da agricoltura biologica e ossido di zinco.
![]() |
La si può acquistare sia sul sito del produttore che su Macrolibrarsi.
Creme per le fasi crostosa e desquamante – con acido salicilico e lavanda (esfolianti-antinfiammatorie-cicatrizzanti)
Un prodotto per la notte con cui mi sto trovando egregiamente è il Medi Balm DNA Derm World of Beauty: si tratta di un balsamo fito-cosmeceutico per il trattamento locale delle zone con ispessimenti e desquamazione.
Grazie all’elevata presenza di burro di karitè e cera d’api ammorbidisce visibilmente la pelle già dalla prima applicazione mentre nel frattempo l’acido salicilico svolge un’azione esfoliante mirata a ridurre gli ispessimenti e l’olio di lavanda svolge la sua azione antibatterica-antinfiammatoria e cicatrizzante.
E’ reperibile sul sito World of Beauty (link). Non fatevi spaventare dal prezzo: il barattolo da 250ml è enorme quindi vi durerà davvero molto inoltre utilizzando il codice GOINGNATURAL (previa registrazione scrivendo nel campo NOME ATTIVITA/COMPANY NAME goingnatural) potete ottenerlo con lo sconto del 20%.
E quando ne avrete provato l’efficacia penserete – come me – che sono stati soldi ben spesi.

Se le consistenze burrose non vi piacciono un’altro prodotto World of Beauty che credo possa essere valido (ma non ho ancora provato) è il Medi Emugel DNA Derm.
Si tratta di un emulsione in gel dalle funzionalità anti micotica, anti virale, idratante ed emolliente. Questo grazie all’alta concentrazione di Acido Salicilico e Lattico Naturale in puro complesso con estratti vegetali liposomiali ed oli essenziali purissimi che favoriscono il rafforzamento della difesa cellulare e la riduzione degli ispessimenti mentre l’altissima concentrazione di Lavanda Vera aiuta la naturale cicatrizzazione delle zone trattate.
E’ anche lui disponibile sul sito dell’azienda (link) con la stessa possibilità di sconto del 20% che vi ho descritto poco fa.
Le creme ad azione emolliente (per la mattina)
Anche nel caso della scelta della crema ad azione emolliente da applicare la mattina mi orienterei diversamente in funzione delle caratteristiche del nostro episodio di disidrosi e/o dalla fase in cui l’episodio si trova:
- Nello stadio iniziale e nella successiva fase prima essudante e poi desquamante, sono preferibili creme ad azione antinfiammatoria, barriera e riparante.
- Nella fase finale dell’episodio di disidrosi, quando le ipercheratosi lasciano spazio alla cute che inizia ad essere sana ma sottile arrossata e fragile, sono a mio parere indicate creme ad azione idratante ed ammorbidente.
Creme ad azione barriera e riparante

Tra le creme ad azione barriera e riparante abbiamo il PEG Unguento di Most.
Si tratta di un unguento sintetico a proprietà antiaderente, idrofila (asciugante), cicatrizzante e sfiammante. Particolarmente indicato come coadiuvante nel caso di ferite, ustioni e ulcere/decubiti, per la medicazione di interventi dermatologici e per sfiammare Dermatite Atopica e Disidrosi.
La sua formulazione contiene una miscela di PoliEtilenGlicoli (PEG) di grado farmaceutico, composti ad alta capacità di assorbimento di acqua ed essudati, addizionati ad Allantoina micronizzata, una sostanza naturale estratta principalmente dalla radice di Consolida (Symphytum officinale) della famiglia delle Borraginacee e utilizzata fin dall’antichità per le sue proprietà idratanti e ammorbidenti. Assenti dalla formulazione acqua, grassi animali e vegetali, conservanti e profumi per rendere l’unguento tollerato dalla pelle sensibile e in condizioni di stress.
Può essere acquistato in tutte le farmacie e online sia sul sito Most che su Amazon.
Creme ad azione idratante ed ammorbidente
Most propone anche creme ad azione idratante ed ammorbidente, in particolare:
- Unguento emolliente estremo, indicato in caso si secchezza estrema.
- Crema emolliente, indicata in caso di secchezza lieve.
La più indicata in caso di disidrosi o eczema disidrosico è Unguento emolliente estremo che ha una forte azione idratante e antipruriginosa.

La sua formulazione è costituita da una miscela di PoliGlicerine vegetali a lunga catena polimerica (che richiamano l’acqua nello strato corneo) combinata con una miscela di Poliisobutene e Eptil Undecilenato, anch’essi polimeri (che trattengono l’acqua all’interno dello strato corneo); questa scelta formulativa gli conferisce una buona azione emolliente senza causare occlusioni poiché la forma di lunga catena non può penetrare nei pori della pelle né essere assorbita dalla pelle.
E’ un unguento privo di vaselina, grassi animali e siliconi pertanto permette alla pelle di traspirare ed è inoltre privo di conservanti, profumi e acqua.
Anche lui può essere acquistato in tutte le farmacie o online sia sul sito Most che su Amazon.
Psogel Fitocose è il prodotto che sto utilizzando io.

Si tratta di un gel calmante e rinfrescante a base di estratto di Liquirizia indicato come coadiuvante cosmetico nella prevenzione degli stati congestizi della pelle. Lo trovo molto efficace nel lenire e calmare la pelle nelle zone affette da disidrosi e quindi arrossate e desquamate oltre che per tenere sotto controllo la sensazione di prurito.
![]() | Per pelli delicate e sensibili ![]() € 16,20 |
Altro prodotto che non ho acquistato ma che valuterò una volta terminato questo è la Pomata alla borragine Fitocose.

Si tratta di una pomata a base di olio di Borragine ed estratto di Liquirizia, caratterizzata da un’importante azione emolliente e lenitiva. Costituisce un utile aiuto cosmetico in tutti i casi in cui la pelle necessiti di essere riequilibrata: grazie alla presenza degli acidi grassi omega 6 (GLA) dell’olio di Borragine garantisce una riconosciuta azione calmante e lenitiva.
![]() | Per pelli irritate e arrossate ![]() € 13,00 |
Con questo direi di aver esaurito tutti i miei consigli per un approccio alla cura della disidrosi o eczema disidrosico senza cortisone.
A me personalmente hanno fatto svoltare alla vita quindi non posso che dirvi di provarli e poi magari farmi sapere nei commenti se sono stati efficaci anche per voi. 😉
Questo post contiene link affiliati. Se ti è stato utile e desideri contribuire al mantenimento di questo blog, puoi effettuare acquisti tramite il mio link. A te non costa nulla di più ed io ricevo una piccola commissione sulla tua spesa. |
Fonti
Anche io disidrosi alle mani. Fino a 3 anni fa circa nulla di nulla, mangiavo di tutto senza paura (anche molti pasti e serate fuori abbondando a volte di grassi, zuccheri, alcol..) potevo fare anche qualsiasi sporco lavoro a mani nude (terra, olio motore, ecc.…).
Poi circa 3 anni fa è iniziato il periodo di meno sport, meno attività fisica, più stress. Da lì è iniziata a periodi alterni una moderata disidrosi alle mani collegata anche al tipo di alimentazione (va e viene in base a cosa mangio!).
Per esperienza mia e di molti altri e grazie a varie letture ho capito che: la disidrosi inizia principalmente con una fase di STRESS o altre volte con una cura antibiotica, un periodo di malnutrizione, troppa sedentarietà, troppo glutine e latticini. Questi fattori causano infiammazione, alterazione della flora batterica che a sua volta causa permeabilità intestinale e malassorbimento/intolleranza. In questa situazione di PERMEABILITÀ è accertato che sostanze nocive e proteine non digerite dai batteri (non più efficienti come prima), vanno in circolo nel corpo con conseguente sfogo cutaneo e spesso con nessuno o pochi altri sintomi (intolleranze, dolori articolari, emicrania e altro..). Vanno sempre curati quindi prima intestino e stress. intestino con probiotici e cibi più naturali possibile, eliminando per un po’ gli alimenti più a rischio che sono già al limite della tollerabilità in un intestino sano e sommati allo stress mentale/intestinale causano questa disbiosi (glutine, latticini, dolci, alcool..), si potranno poi reintegrare pochi e pian piano in tempi tranquilli non stressanti e con flora batterica a posto…
Bisogna poi fare molta attenzione alla mente e ai pensieri. Cosa ci fa anche male, compromettendo il microbiota creando poi permeabilità, cosa ci fa assimilare male i cibi è lo stress, i pensieri negativi, l’ansia. Anche se pensiamo di stare bene, inconsciamente magari siamo turbati da qualcosa… Spesso se insieme all’alimentazione sana si risolve una situazione mentale, sociale, e si torna sereni e positivi, si fa sport e attività fisica costante, l’intestino e il microbiota si metterà a posto da se.
Aggiungo che i test per le intolleranze possono anche risultare negativi, ma ci può essere lo stesso una sensibilità ad alcuni cibi o sostanze (es. sensibilità al glutine non celiaca) che porterà gli sfoghi cutanei. Intolleranze e disidrosi sono guaribili curando la flora batterica e la permeabilità intestinale, due cose strettamente collegate.
Inoltre, per chi sostiene che pur eliminando glutine & c. la disidrosi non è passata, non arrendersi e continuare a cercare in questa direzione con l’aiuto di medici funzionali che si occupano di alimentazione, permeabilità, ecc.…
Sia il cibo che lo stress mentale giocano un ruolo ugualmente importante, forse ad oggi siamo al punto che fa più male il 90% del cibo comprato che lo stress. Se non riusciamo ad eliminare stress & c. almeno alimentandoci BENE e SANO. È una catena… c’è chi ha trovato la cura eliminando partendo dalla mente e chi partendo dal cibo…
Sto piangendo di gioia leggendo questo articolo. La mia disidrosi alle mani è peggiorata al punto da crearmi un vero e proprio disagio psicologico ingestibile: mi vergogno delle mie mani e ho perso la voglia di vedere altre persone; non esco in pubblico se non con i guanti, perché voglio evitare qualsiasi commento riguardo alla mia situazione. Ho fatto numerose visite da diversi dermatologi, ma non ho ottenuto ascolto e l’unica soluzione che mi è stata data è stata la prescrizione di cortisone, che come sappiamo rischia solo di peggiorare lo stato della pelle, anziché curarlo. Ho provato qualsiasi metodo e solo ora leggendo questo articolo mi rendo conto di cosa posso fare realmente per uscirne e se funzionerà te ne sarò estremamente grata.
Comincerò da domani a seguire i tuoi consigli. Che questa sia la volta buona!! Grazie infinite!!
Vorrei anche aggiungere, seguendo il commento precedente di Ste, che sono pienamente d’accordo sulle cause di manifestazione della disidrosi: nella mia esperienza posso dire che sono pienamente conscia del fatto che mi è sorta questa malattia alle mani a causa di uno stress emotivo, chiaramente peggiorato con la pandemia. Purtroppo però lavorare sulla propria psiche è un impegno che richiede molto tempo, per cui in questo caso non è sufficiente per attenuare il disturbo, ma serve affiancare una vera e propria skin care delle mani. Le due cose possono andare di pari passo: prendersi cura del corpo aiuta a prendersi cura della mente e viceversa.
Ciao, sono capitata a leggere questo articolo cercando soluzioni alternative per la mia disidrosi. Purtroppo con il cortisone risolvo solo temporaneamente: appena iniziato a diminuirlo, ricompaiono subito i sintomi. Al momento sto utilizzando la crema Cicalfate della Avène e un detergente mani delicato (Sonett) ma sono di nuovo in fase acuta. Cosa ne pensi di questi prodotti? Grazie
Soffro anche io episodicamente di disidrosi allle dita e palmo della mano destra , con la crema della Just che si chiama tea tree mi trovo benissimo
Rudi
Grazie Rudi di aver condiviso la tua esperienza. E’ un prodotto che non conoscevo ancora ma lo terrò in considerazione.
Soffro di disidrosi alle dita delle mani, principalmente la destra. Sto utilizzando le creme della Fitocose (zolfo e borragine) da circa due settimane e la situazione pare sotto controllo. Grazie per questo articolo che mi ha liberato dalla dipendenza da cortisone.
Ciao! innanzitutto ti faccio i miei complimenti per aver condiviso le tue conoscenze in merito alla questione, ho trovato tutto quello che hai scritto veramente interessante! purtroppo anche io da qualche anno soffro di disidrosi, ed ultimamente non mi fa di utilizzare più il cortisone. ho preso visione delle creme da te utilizzate e consigliate. vorrei acquistare le creme necessarie per il trattamento, dovrei acquistare tutte quelle da te indicate od alcune fra di loro si equivalgono?
grazie